giovedì 22 aprile 2010

21 aprile 2010

Ciao amici, ho appena finito una riunione con i dirigenti della Federazione Giapponese, abbiamo ripreso il discorso del primo pomeriggio riguardo alle "filosofie" di come strutturare una squadra durante gli allenamenti e le trasferte.Ho potuto raccontare loro quelle che sono state le mie esperienze lavorative con la scherma italiana, e di come grazie alla cura dei dettagli per ben 15 anni siamo riusciti a creare un percorso importante.I due esempi principali sono stati l'organizzazione di un ritiro collegiale e le trasferte di coppa del mondo.Per quanto riguarda i ritiri ho spiegato loro che tutte le caselle che servivano ad ottimizzare al massimo il valore dei singoli professionisti venivano occupate.Quindi chiaramente i Maestri, gli atleti, i preparatori fisici(se il colleggiale prevedeva carichi di lavoro fisici)il medico( figura importante che doveva gestire tutte le decisioni cliniche e coordinare i fisioterapisti), i fisioterapisti(almeno 2 se nello stesso collegiale lavoravano maschi e femmine, 3 quando lavoravamo assieme alle sciabole), lo psicologo ( che nel mio settore ha lavorato sia in direzione di molti atleti sia con molti maestri) e il tecnico delle armi.Insomma una squadra vera, fatta da uomini che con le loro specifiche professionalità coprivano le esigenze dell'allenamento.Per quanto riguarda le trasferte , ho spiegato ai dirigenti ,che anche noi dovevamo relazionarci con problemi di budget(...sicuramente diverso da quello nipponico) ma il concetto era lo stesso..cercare di coprire tutte le esigenze.Purtroppo non avevamo i soldi di grandi sport professionistici e quindi quasi sempre nelle gare in europa facevamo a meno del medico(discorso sicuramente non corretto...ma non avendo tutti i soldi ho sempre detto ...se il problema è grave lo porto in ospedale e cerco di salvarmi....)mentre il fisioterapista era presente a tutte le gare , per eventualmente risolvere quei problemi non gravi dal punto di vista clinico ma che possono determinare la performance dell'atleta in gara.Invece per quanto riguarda le trasferte in Asia o in America il medico era sempre presente.ad alcune gare, in momenti delicati e per dare la massima sicurezza agli atleti avevo portato anche il tecnico delle armi.Per quanto riguarda i Maestri sempre con un numero che ci permettesse di coprire le atlete in gara nel modo migliore.Quasi sempre due, spesso tre Maestri...addirittura in alcune gare europee 4 maestri!!Per fare tutto questo è fondamentale trovare le risorse o gestire al meglio quello che si ha!!Questo è stata la gestione in italia, ora piano piano stiamo cercando di trovare le risorse per riuscire a "professionalizzare" anche la federazione giapponese.Qui il lavoro da fare è enorme, perchè mancano molte risorse economiche, ma mancano anche professionalità in esclusiva alla scherma.Di maestri a disposizione della nazionale ce ne sono pochissimi e quasi tutti hanno altri lavori, i medici e i fisioterapisti sono inquadrati nella struttura del jiss e quindi difficilmente li puoi portare fuori con te....quindi tanti piccoli problemini che però abbiamo ,tutti assieme, la voglia di cercare di risolvere.Ci vorrà tempo, pazienza....e risorse.Ma c'è grande volontà!!
Konbanua amici miei

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