giovedì 24 aprile 2014

25 aprile 2014


La diaspora della destra

di Ernesto Galli della Loggia

Penso che a cominciare da Silvio Berlusconi molti, a destra, si vadano chiedendo in queste settimane: «Ma perché non le abbiamo fatte noi le cose che sta facendo il governo Renzi?».
Una domanda quanto mai a proposito, anche se i dubbi sull’efficacia degli annunci di Renzi sono legittimi. Non si è mai vista, infatti, una maggioranza così ampia come quella che ha avuto la Destra, e tuttavia con risultati così miseri. L’eterogeneità di quella Destra, i problemi giudiziari e i conflitti d’interesse dello stesso Berlusconi, o il sordo contrasto dei «poteri forti» hanno certamente contato, ma non sono stati decisivi. Possono costituire un alibi, non una spiegazione.
Questa dunque va cercata altrove. Innanzitutto, io credo, in un ambito per così dire socio-antropologico: il fallimento della Destra al governo ha rispecchiato nella sostanza un limite della società italiana di destra. Un limite dei ceti che ad essa fanno tradizionalmente riferimento, vale a dire una certa borghesia piccola e media culturalmente antiprogressista, una certa classe tecnica e imprenditoriale, le quali non producono autentica vocazione alla politica, non producono personalità politiche. Troppo legata alle proprie occupazioni e professioni, troppo immersa nelle sue attività economiche e commerciali, troppo presa dal proprio privato, la società di destra non dà al Paese uomini o donne che uniscano in sé le due qualità necessarie al politico di rango: da un lato l’ambizione unita a un ideale pubblico e dall’altro, al fine di soddisfare tale ambizione, la capacità/volontà di affrontare i rischi e i fastidi innumerevoli della lotta politica.
Pesa non poco in tutto questo la minorità politica a cui la Destra è stata condannata nella storia repubblicana. Ma insieme pesa anche un forte limite culturale di questo insieme di gruppi sociali. I quali ancora oggi si tengono lontano dalla politica perché troppo spesso non riescono a comprenderne né il senso né il valore. Né quindi sono disposti a pagarne il prezzo per accedervi, a cominciare da quello di sottoporsi al giudizio degli elettori. Il solo vero modo che nel suo intimo il popolo di destra concepisce per impegnarsi con la politica è, nel caso migliore, la cooptazione: essere invitati da chi può, a sedere in Parlamento o ad assumere questo o quell’incarico. Insomma, la politica come riconoscimento di tipo sostanzialmente notabilare, come onorificenza sociale. Con l’ovvio risultato, naturalmente, che così poi non si conta nulla, e anche per ciò non si riesce a combinare nulla. Questo nel caso migliore, come dicevo. In quello peggiore invece la politica è vista solo alla stregua di un’utilità come tante altre: da usare e di cui approfittare per fini personali.
Tutto ciò si è visto bene prima con Forza Italia, poi con le sue reincarnazioni; e si vede tuttora anche con le formazioni di centro. Quasi sempre si direbbe che proprio il personale successo nel loro campo dei vari Monti, Brunetta, Montezemolo, Bombassei, Terzi, Dini, Tremonti, Martino, Urbani e tanti altri professori, manager o imprenditori tratti dalla società civile di destra, li abbia condannati sostanzialmente, sia pure dopo qualche sprazzo di luce, a un ruolo di comprimari o di volenterosi esecutori di disegni altrui. Restano così al centro della scena gli individui spinti da nessuna motivazione che non sia quella del puro interesse personale e, insieme a questi, i mediocri privi di vero coraggio e di iniziativa politica, senz’alcuna esperienza di leadership , senza idee e senza autentica visione (la falange delle varie Santelli, Comi, Biancofiore, e quindi i La Russa, i Capezzone, gli Schifani, i Toti, e via seguitando).
E poi naturalmente al centro della scena Berlusconi. Berlusconi ha rappresentato fino al parossismo il limite personal-professionale che caratterizza il popolo di destra nel suo rapporto con la politica e nel pensare la politica. Convinto che la cosa essenziale fosse solo agitare il pericolo di un nemico, e grazie a ciò vendere comunque un programma elettorale, Berlusconi non si è curato d’altro. Per lui il governare si è esaurito nel vincere. Ha mostrato di non aver alcun obiettivo vero e concreto per il Paese nel suo complesso, tanto meno la capacità di conseguirlo, considerando tra l’altro irrilevante, nella scelta dei propri collaboratori, la competenza, la capacità realizzatrice, l’onesta: insomma, qualunque cosa non fosse la fedeltà canina alla sua persona. Come capo del governo gli è mancata, negli affari del Paese, la tenacia, la passione del fare, che invece era stato capace di mettere negli affari propri.
È così che oggi capita che molti elettori di destra si accingano a votare per Renzi. E si chiedano un po’ sorpresi come mai. 

mercoledì 23 aprile 2014

24 aprile 2014

Ciao amici, sono le 5 del mattino a Tokyo la luce sta illuminando questa mattinata ; sono in attesa del bus che mi portera', assieme alle ragazze , all'aereoporto Narita per prendere il volo per Seoul. L'allenamento per adattarsi al fuso asiatico e andato bene, il mio ritorno nella meravigliosa Tokyo e' stato una emozione continua. Sono veramente felice di essere potuto ritornare in questa citta' bellissima, questa gente e la la loro cultura restera' sempre dentro di me.
Ciao

sabato 19 aprile 2014

20 aprile 2014

Ciao amici, un saluto da Tokyo. Siamo arrivati da poche ore nella meravigliosa citta' nipponica. Il tragitto dall'aereoporto Haneda al NTC, dove soggiorniamo, e' stato un tumulto di emozioni. Rivedere immagini che mi hanno riempito il cuore per tre anni e mezzo e' stata un' emozione fortissima. Appena sistemati i bagagli sono uscito per accompagnare le ragazze a comprare delle cose, e vi assicuro che mi sembra di vivere in uno stato di incoscenza, sono veramente emozionato. Tra poco andremo a fare una seduta atletica, per smaltire le fatiche del viaggio, poi questa sera passeggiata ad Akabane e ....sushi bar!!!!
Sayonara

venerdì 18 aprile 2014

18 aprile 2014

Gabriel  Garcia Marquez


Ho imparato così tanto da voi, Uomini…
Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Ho imparato che quando un neonato stringe per la prima volta il dito del padre nel suo piccolo pugno, l’ha catturato per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall’alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rimettersi in piedi. 
Da voi ho imparato così tante cose, ma in verità non saranno granchè utili, perchè quando mi metteranno in questa valigia, starò purtroppo per morire.
Dì sempre ciò che senti e fa’ ciò che pensi.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti, ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei, ti darei un bacio e ti chiamerei di nuovo per dartene altri.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che sento la tua voce, registrerei ogni tua parola per poterle ascoltare una e più volte ancora.
Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo, direi “ti amo” e non darei scioccamente per scontato che già lo sai.
Sempre c’è un domani e la vita ci dà un’altra possibilità per fare le cose bene, ma se mi sbagliassi e oggi fosse tutto ciò che ci rimane, mi piacerebbe dirti quanto ti amo, che mai ti dimenticherò.
Il domani non è assicurato per nessuno, giovane o vecchio. Oggi può essere l’ultima volta che vedi chi ami. Perciò non aspettare oltre, fallo oggi, perchè se il domani non arrivasse, sicuramente compiangeresti il giorno che non hai avuto tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio e che eri troppo occupato per regalare un ultimo desiderio.
Tieni chi ami vicino a te, digli quanto bisogno hai di loro, amali e trattali bene, trova il tempo per dirgli “mi spiace”, “perdonami”, “per favore”, “grazie” e tutte le parole d’amore che conosci.
Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti. Chiedi al Signore la forza e la saggezza per esprimerli. Dimostra ai tuoi amici e ai tuoi cari quanto sono importanti.




giovedì 17 aprile 2014

17 aprile 2014

Ciao amici, un saluto da Tauber, il Maestro Simone Cappelletto ha firmato oggi il contratto che lo leghera' per i prossimi anni alla Federazione tedesca di scherma , come tecnico del fioretto femminile. Sono molto felice per Simone, dal prossimo settembre iniziera' a lavorare con me per cercare di costruire il fioretto femminile tedesco del futuro.
Ciao

giovedì 10 aprile 2014

10 aprile 2014

Ciao amici, con la prova a squadre di oggi abbiamo concluso i nostri campionati del mondo giovani. Abbiamo perso nettamente dal Canada, offrendo una prestazione non buona. Purtroppo non siamo riusciti a mettere in pedana la  calma , non abbiamo cercato di sentire tempo, misura e sensibilita' nella mano, ma abbiamo espresso forza e poca lucidita' nelle cose giuste da fare. Su 45 stoccate subite , credo, che le ragazze canadesi ci abbiano toccato con almeno 35 contrattacchi.... Questo la dice tutta di come non siamo riusciti ad applicare le normali contromisure, anzi la cosa che piu' mi e' dispiaciuta , e' non aver visto la continuita' nel ripetere le due azioni con le quali toccavamo sempre e rendevano inoffensivo il contrattacco canadese. Dopo averle mosse un paio di volte, attacco lento...toccavamo!!! Dopo averle mosse un paio di volte.....inizio di attacco lento e controtempo...toccavamo!!!! Perche' non ripeterlo con calma....evidentemente queste senzazioni non scorrono ancora fluide dentro le ragazze tedesche. Questo e' il mio lavoro, devo continuare su questa strada, ci vorra' tempo, ma so che un giorno "sentiranno"!!!!
Ciao

lunedì 7 aprile 2014

7 aprile 2014

Ciao amici, un saluto da Plodvid. Con la gara under 20 di oggi, sono terminate le gare individuali del fioretto femminile. I risultati delle ragazze tedesche non sono positivi, ma sono abbastanza soddisfatto della performance di alcune ragazze. Nella gara under 17, Leonie Ebert e' arrivata nelle 16, tirando bene, migliorando nella diretta dopo un girone un po' opaco. Era al suo primo mondiale, credo che ci siano le possibilita' di fare un buon lavoro, e' una ragazza che ha delle qualita' , spero di aiutarla a dimostrarle. Per quanto riguarda la Werner e la Muller, il discorso si fa un po' piu' complesso, credo, dovranno provare a modificare il loro concetto schermistico, perche' altrimenti il futuro diventera' complesso. La gara under 20 ha visto Tamina Knauer fermarsi nelle 16, anche di lei sono soddisfatto mi ha fatto vedere buone cose; non sufficentemente riproposte nel match con la francese, ma le sensazioni sono corrette. E' chiaro che c'e' tantissimo da lavorare, ma mi auguro che dalla prossima stagione Tamina possa dedicarsi un  po' di  piu' alla scherma , riuscendo a ritagliarsi del tempo per avere almeno una media settimanale di allenamento decente. Lo stesso discorso vale per Leandra Behr, fermata nei 64 da una cinese, e' una ragazza che ha delle qualita', ma deve decidere se vuole provare ad allenarsi con un po' di piu' regolarita' per poter sentire un po' di piu' tempi e misure che le sarebbero piu' congeniali, rispetto alla velocita' esasperata!!! Mi dispiace per l'infortunio alla spalla di Valentina Moer....ma anche per lei vale il discorso, fatto alle due cadette, o rivede certi concetti o il futuro sara' molto difficile. Sono molto felice che Karin Moyawaki sia tra le prime quattro e abbia conquistato una medaglia nella gara under 20, lo sono  per lei, per la sua famiglia e per tutta la Federazione Giapponese.
Domani mattina andremo in palestra per una seduta di allenamento in previsione della gara a squadre.
Ciao