sabato 30 marzo 2013

31 marzo 2013

Ciao amici auguri a tutti voi di una buona Pasqua da Tokyo.

30 marzo 2013

Ciao Enzo, grazie.

giovedì 28 marzo 2013

29 marzo 2013

Ciao amici, un saluto dalla palestra di Tokyo, sono le 8.30 sto aspettando le 9, l'ora nella quale arriveranno le ragazze per iniziare l'allenamento.purtroppo, dopo il controllo medico,di ieri pomeriggio, ho comunicato alla Kano che non potra' partecipare ai mondiali cadetti; perdiamo una brava atleta e comunicare una cosa del genere e' sempre una cosa molto angosciante ....Sono certo che questa ragazza in futuro raccogliera' buone soddisfaazioni, ma ora posso stare solo accanto alle sue lacrime. Ciao

mercoledì 27 marzo 2013

28 marzo 2013

Complimenti alla FIDAL I MONDIALI DI MOSCA Atletica, l'omaggio dell'Italia a Mennea Ai Mondiali con le sue iniziali sulla tuta La squadra azzurra lo ricorderà l'agosto prossimo a Mosca, dove Pietro divenne campione olimpico Pietro Mennea Ci saranno le iniziali «PM», quelle del grande campione Pietro Mennea, sulle divise della squadra azzurra che dal 10 al 18 agosto parteciperà ai Mondiali di atletica, a Mosca. Un modo per ricordare il campione olimpico dei 200 metri, scomparso giovedì scorso, che proprio nella capitale russa, nell'estate del 1980, colse l'alloro a cinque cerchi, coronando una carriera già straordinaria. La decisione arriva dal Consiglio federale della Federazione di atletica leggera (Fidal) che, nella riunione di mercoledì ha approvato per acclamazione la proposta dei rappresentanti degli atleti Francesco Pignata e Alessandro Talotti. OMAGGIO - Un gesto, questo dell'apposizione della sigla sulle maglie, già compiuto nel recente passato (nell'edizione dei Mondiali di Berlino 2009) dalla squadra statunitense, in ricordo di Jesse Owens e delle sue quattro medaglie d'oro ai Giochi del 1936.

27 marzo 2013

Ciao amici, un saluto da Tokyo, l'allenamento pre mondiale cadette e giovani non e' iniziato sotto i migliori auspici, mi dispiace veramente ma certe cose faccio proprio fatica a sopportarle. Va bene( per modo di dire....) che le ragazze selezionate vadano ai mondiali a spese loro, va bene( ........) che l'allenamento se lo debbano pagare, e quindi tutte quelle che non andranno alla competizione iridata sono rimaste a casa, ma scoprire che la Kano che da tre settimane doveva essere al Jiss per recuperare dall'infortunio subito durante i campionati asiatici, e' stata lasciata a casa a curarsi da sola...mi sembra veramente troppo!!!!!.. Conclusione si e' presentata oggi, senza che nessuno in questi 25 giorni si fosse degnato di farle una telefonata ( nonostante io abbia chiesto sue notizie piu' volte alla Sugawara e ad Ando San), senza che nessuno scoprisse che faceva terapia solo 2 volte alla settimana,quindi gestendo male tutta la fase di riabilitazione e recupero. Non credo potra' partecipare ai mondiali.... Gia' non brilliamo per eccellenza tecnica, gia' il nostro gap con le altre nazioni e' enorme....ma cosi' vuol dire non rispettare ne le atlete, ne le famiglie che pagano, ne chi ci lavora. Ciao

lunedì 25 marzo 2013

25 marzo 2013

Ciao amici, ieri sera Yuki Mori e' venuta in camera a dirmi che smette, dopo le olimpiadi di Londra mi aveva detto che ci avrebbe voluto provare ancora un anno, nella speranza di migliorare. Ha lavorato tanto, come sempre, con grande impegno passione e amore per la scherma, le sue performance sono migliorate nel girone, si e' quasi sempre qualificata per il tabellone principale con tutte vittorie o poche sconfitte, ma il giorno seguente non e' mai riuscita a controllare il suo stato emotivo, il suo grande limite!!! Oramai tutto il gruppo con il quale abbiamo conquistato la qualificazione olompica non esiste piu', e' rimasta la Nishioka che continua ad avere enormi problemi fisici, anche in questa trasferta si e' infortunata e non abbiamo potuta curarla, ora vedremo al rientro a Tokyo di cosa si tratta. Yuki anche con te resteranno indelebili i ricordi di questi tre anni meravigliosi, grazie per tutto quello che mi hai dato, grazie per il tuo profondo rispetto e per la tua educazione. Ciao Yuki.

domenica 24 marzo 2013

25 marzo 2013

Il cervello è come i muscoli, durante lo sport può stancarsi. Lo studio dell'Università di Copenhagen. La serotonina agisce come deceleratore quando lo sforzo è eccessivo. Secondo i ricercatori la mappatura del meccanismo che innesca la 'fatica centrale' sarà utile nella lotta al doping e nello sviluppo di nuove terapie farmacologiche di VALERIA PINI cervello e sport, università di Copenhagen LA PAURA di molti atleti è quella di fermarsi prima di aver raggiunto un traguardo. Non riuscire ad andare avanti a pochi metri dalla fine del percorso di una maratona o di una gara ciclistica, perché non si hanno più le forze. E' l'incubo di tanti atleti che può dipendere non solo dal crollo fisico dell'organismo, ma da un meccanismo di freno generato dal cervello affaticato come i muscoli. A stabilirlo è una ricerca dell'università di Copenhagen pubblicata sulla rivista Pnas. Gli studiosi sono riusciti a identificare un interruttore biochimico che fa percepire uno sforzo fisico come una fatica insopportabile prima ancora che i muscoli cedano. "La nostra scoperta contribuisce a mettere in luce il paradosso che è stato a lungo oggetto di discussione - spiega Jean-François Perrier, autore dello studio - ovvero che il neurotrasmettitore serotonina viene rilasciato quando l'organismo è sotto sforzo ed aiuta lo sportivo ad andare avanti. Ora però abbiamo scoperto che un 'surplus' di questa sostanza è responsabile del meccanismo che si innesca quando il cervello comunica al corpo di fermarsi". Dunque, le funzioni della serotonina agiscono sia come un acceleratore ma anche come un freno quando la tensione sportiva diventa eccessiva. Secondo Perrier la mappatura del meccanismo che innesca la 'fatica centrale' sarà utile in futuro nella lotta al doping e nello sviluppo di nuovi medicinali. "E' fondamentale identificare quali sono i processi alla base di questo meccanismo così da individuare i casi in cui si verifica. E' uno studio utile anche per vedere anche quando l'atleta ricorre all'aiuto di sostanze proibite. Mentre l'indagine può aiutarci nelle malattie neuromuscolari che bloccano il movimento delle persone. Scoprire, infatti, come il cervello e la serotonina interagiscono nell'attiva della 'fatica centrale' può aiutarci a sviluppare nuove molecole. O a stabilire perché alcuni anti depressivi provocano una stanchezza fisica nei pazienti". Controllare 'l'interruttore della fatica' basato sul meccanismo della serotonina significa quindi avere un'arma in più per scoprire casi di doping. Ma gli esperti dell'università di Copenhagen sono sicuri di poter anche studiare una nuova generazione di farmaci capaci di controllare i neuroni del movimento, i motoneuroni, nelle persone con problemi a controllare i movimenti a causa, per esempio, di paralisi cerebrale o spasticità.

24 marzo 2013

Ciao amici, un saluto da Torino.Con la gara a squadre di oggi e' terminata la 3 giorni torinese di coppa del mondo. Nella gara individuale tutte le ragazze sono state eliminate durante il primo giorno di gara, solo,la Mori si e' classificata tra le prime 64 perdendo il primo match. Oggi nella gara a squadre ho schierato una squadra molto giovane; Miyawaki , secondo anno cadette, Yanaoka, primo anno giovani, Takahashi e Kuraci terzo anno giovani. Abbiamo perso da Germania, Austria e Usa, vincendo l'ultimo magch con il Messico. Sono soddisfatto della esperienza che hanno fatto le giovani fiorettiste giapponesi. Domani rientreremo a Tokyo, e da mercoledi lavoreremo fino al 3 di Aprile con le cadette e le under 20 che parteciperanno ai campionati del mondo di Porec in Croazia. Ciao

giovedì 21 marzo 2013

21 marzo 2013

"La fatica non e' mai sprecata, soffri, ma sogni!!!!" P. Mennea Addio grande uomo e grande campione

21 marzo 2013

Rinunciare alla propria' liberta' significa rinunciare alla propria qualita' dell'uomo, ai diritti dell'umanita', anzi ai propri doveri. Non vi e' nessun risarcimento possibile per chi rinuncia a tutto. Una tale rinuncia e' incompatibile con la natura dell'uomo. Togliere ogni liberta' alla sua volonta' e' togliere ogni moralita' alle sue azioni. Rousseau

mercoledì 20 marzo 2013

20 marzo 2013

Ciao Stefano, l'ultima volta che ti ho sentito, la tua voce, la tua forza, la tua serenita' mi avevano letteralmente sconvolto, mi avevi dato una lezione di vita. A me ,letteralmente pauroso nel sentirti,hai ricordato la gioia che tutti noi dovremmo provare nell'aprire gli occhi ogni mattina. Caro Stefano oggi hai lasciato i tuoi cari, e tutti coloro che ti hanno voluto bene, tutti coloro che ti hanno conosciuto ed apprezzato. Ho avuto l'immensa fortuna di conoscerti, di frequentarti di passare ore a discutere del nostro comune amore, mai dimentichero' i nostri consigli federali a discutere animatamente sulle nostre idee ma sempre accomunati dalla passione e dall'onesta' interiore. Mai dimentichero' le grandi gare con Te Vice Presidente, la tua straordinaria sensibilita' durante le Olimpiadi di Sidney, come sapevi stare accanto a noi tecnici, come sapevi stemperare tensioni e delusioni, come sapevi condividere gioie e successi. Sei stato sicuramente un padre e un marito meraviglioso, sei stato un uomo giusto, gentile, fermo nelle tue idee ma intelligente ed educato nell'ascoltare e rispettare quelle degli altri, mi hai fatto crescere come tecnico e come uomo, sono felice di averti conosciuto. Ti abbraccio Stefano

martedì 19 marzo 2013

19 marzo 2013

Ciao amici, un saluto da Torino, questo pomeriggio siamo arrivati nel capoluogo piemontese dopo aver lasciato Roma. La settimana romana e' stata piacevole sia dal punto di vista tecnico ,con l'allenamento ,sia dal punto di vista turistico per le ragazzine che per la prima volta hanno potuto ammirare le bellezze romane. Domani mattina ci alleneremo presso la Palestra della Marchese che da anni, gentilmente, ci ospita. Sono molto contento di far vivere alle cadette e alle under 20 questa esperienza in coppa del mondo. Ciao

sabato 16 marzo 2013

16 marzo 2013

GAZZETTA DELLO SPORT CALCIO ADEBAYOR È UN ALTRO CASO RAZZISTA. FRIEDEL: "DISGUSTATO" Milano, 15 marzo 2013 Nel ritorno degli ottavi di Europa League tra Inter eTottenham insulti rivolti all'attaccante degli Spurs. Il portiere degli inglesi: "È un fenomeno mondiale che coinvolge gente molto ignorante". Villas Boas: "I cori erano si sentivano benissimo". Wenger: "Problema ricorrente in Italia" Il duello tra Emmanuel Adebayor e Cristian Chivu. Se l'Inter dà una bella lezione al Tottenham quanto a spirito nell'affrontare l'impresa qualificazione, altrettanto non si può dire della curva nerazzura, o almeno di una parte di essa, incivile nei riguardi di Emmanuel Adebayor. Durante gli ottavi di ritorno a San Siro tra la squadra di Stramaccioni e quella di Villas Boas, sono partiti cori razzisti e ululati all'indirizzo dell'attaccante togolese. A più riprese, e in particolare al termine del primo tempo, Adebayor è stato offeso dal pubblico e il Tottenham si è indignato. "I cori si sentivano benissimo. E non è la prima volta", ha detto alla fine del match il tecnico degli Spurs André Villas Boas. "GENTE IGNORANTE" — Anche Brad Friedel, portiere degli inglesi, è interventuo dicendosi "disgustato" da un comportamento simile. "L'Uefa può continuare ad organizzare campagne e iniziative in merito, ma finché certi comportamenti non verranno insegnati nelle scuole in certi paesi non cambierà mai nulla - ha dichiarato al "Sun" - Mia moglie è delle Barbados, vivo il razzismo da vicino. È un fenomeno mondiale che coinvolge gente molto ignorante". SANZIONI INSUFFICIENTI — Il delegato FARE (Football Against Racism in Europe) ha riportato all'arbitro Bebek i cori contro Adebayor e per l'Inter dovrebbe scattare il deferimento Uefa e la successiva multa: "Ma non sono sanzioni sufficienti - denuncia Piara Powar, direttore esecutivo di FARE - Tutte le partite degli Spurs in Italia in questa stagione sono state classificate a rischio razzismo da noi. Credo che il calcio italiano stia attraverso una mini-crisi, forse perchè la società italiana solo ora si sta confrontando con la propria diversità". WENGER — Anche Arsene Wenger interviene su una questione che non può essere più trascurata in Italia: "Il razzismo sembra essere un problema ricorrente in Italia quando le squadre inglesi giocano lì e non è accettabile - denuncia il manager dell'Arsenal - Se penso a quando giocavo io, ad oggi abbiamo fatto grandi progressi ma c'è ancora del lavoro da fare e c'è sempre la possibilità di ricadute". I PRECEDENTI — Boateng e il Milan che abbandona il campo nell'amichevole di Busto Arsizio, le banane all'indirizzo di Balotelli nel derby, la Lazio costretta a giocare a porte chiuse in Europa League per i cori razzisti nella gara col Burussia Moenchengladbach, la finale di Coppa Italia Primavera tra Juventus-Napoli a ritmo di "Vesuvio lavali col fuoco". Sono questi solo alcuni degli episodi da non dimenticare in questa stagione, che dimostrano come una bella fetta di italiani non abbia ancora imparato che cosa significhi vivere Purtroppo cari amici in Italia il razzismo e' ancora molto lontano dall'essere sconfitto, ignoranza ed omerta' lo proteggono!!! Ogni caso dovrebbe essere denunciato con forza e punito in maniera esemplare!!!! Ciao

giovedì 14 marzo 2013

15 marzo 2013

Ciao amici un saluto da Roma, prosegue il ritiro nella citta' romana, tutte le under 17 e le under 20 sono finalmente arrivate; erano state bloccate un giorno a Francoforte per la neve. Sono molto contento che le piccole possano vivere questo allenamento e tirare con le ragazze dell ' Aereonautica , per loro si tratta di una ottima esperienza, cosi' come lo sara' la gara di coppa del mondo di Torino.questa mattina ripeteremo il programma di ieri, assalti al mattino e lezione al pomeriggio. Ciao

domenica 10 marzo 2013

10 marzo 2013

ciao amici, un saluto da Tauber. L'Italia ha vinto la gara a squadre davanti alla Russia, al terzo pposto la Francia che ha battuto gli USA per il terzo gradino del podio. Il Giappone ha chiuso al 6 posto. Le ragazze hanno dato tutto quello che hanno dentro, non posso rimproverare nulla a loro; hanno sempre lottato e si sono impegnate al massimo, i limiti tecnici sono tanti ed emergono in determinati match, ma con chi potevano vincere lo hanno fatto e io sono felice per loro. Nel tabellone delle 16 abbiamo battuto il Canada 23a22, nel tabellone delle 8 abbiamo perso dall'Italia 45a30, nei match dal 5 all'8 posto abbiamo battuto la Cina 33a32, per poi chiudere al 6 posto perdendo dalla Korea per 45a29. Domani mattina ci trasferiremo a Roma , dove arriveranno anche 6 ragazze tra cadette giovani. Oggi in Thailandia le under 20 hanno conquistato un buon argento, perdendo pero' nettamente dalla Cina, comunque complimenti. Ci alleneremo con le ragazze dell'Aereonautica per tutta le settimana, per preparare la gara di coppa del mondo di Torino. Sono molto felice che anche le piccoline potranno partecipare a questo allenamento e alla gara di coppa senior. Ciao

sabato 9 marzo 2013

10 marzo 2013

Ciao Tommy tanti tanti auguri, oggi compi 17 anni. Sei proprio un ometto oramai!!!! Ciao cucciolo un abbraccio grande grande. TVB.

9 marzo 2013

Ciao amici un saluto fa Tauber, da poco si e' conclusa la gara di coppa del mondo in terra tedesca; ha vinto la russa Deriglazova sull'italiana Di Francisca, per noi la gara e' terminata molto presto la Nishioka(unica superstite giapponese dopo il primo giorno di gara) ha perso nei 64 dall'inglese Troiano. Una pessima prova per tutte le ragazze giapponesi. Il primo giorno ha visto l'eliminazione nel girone della Kusano, mi dispiace molto ma i suoi limiti tecnici sono enormi, e non credo che lei, come tutto questo gruppo di senior possano migliorare.la Wada, la Oishi e la Mori hanno superato il girone ma poi hanno perso nei match di qualificazione . Anche per loro, credo valga il discorso fatto per la Kusano. Credetemi lo dico con la morte nel cuore, ma sento che quello che di discreto eravamo riusciti a raggiungere con Ikeata e Sugawara sia impossibile raggiungere con queste ragazze. Domani tireremo nella gara a squadre con il Canada, senza la Nishioka, che alla fine del primo giorno di gara ha accusato un dolore agli aduttori......siamo senza fisioterapista.....quindi non credo sia giusto rischiarla visto che io non sono in grado di curarla!!!! Qui ci sarebbe da aprire un discorso organizzativo, ma visto che non vorrei passasse il concetto che perdiamo perche' non abbiamo il fisioterapista e' meglio lasciar perdere, anche perche' non abbiamo la soluzione al problema. Mi dispiace molto per le ragazze giapponesi. Ciao

giovedì 7 marzo 2013

7 marzo 2013

Ciao amici, sono collegato via messaggi con Ando San dalla Thailandia, si sta svolgendo la finale delle under 20 ai campionati asiatici, in pedana la nippon Takahashi contro la cinese Fu. Siamo alla terza manche, 11a6 per la Takahashi, 11a7, 118a, 11a9, 12a9 ganbare, ganbare!!! 12a10, 12a11, 13a11, 13a12.......14a12 Forza Taka, forza!!! 14a13......15a13... Siiiiiiii , sono veramente felice, la prima medaglia d'oro in una competizione ufficiale del fioretto femminile da quando guido le ragazze giapponesi. Complimenti anche alla Kuraci per la bellissima medaglia di bronzo, sono veramente felici per voi, per tutti gli sforzi che fate!!!!!! Braveeeeeeeee!!!!!

lunedì 4 marzo 2013

4 marzo 2013

Ciao amici un saluto da Tauber, siamo arrivati da poco nel centro schermistico de paesino tedesco. Da domani ci alleneremo assieme a cinesi, koreane, canadesi in vista della prossima tappa di coppa del mondo individuale e a squadre. Ciao

4 marzo 2013

L’industria della paura di Marco Travaglio Le cazzate e le critiche Vedo che qualche imbecille continua a propalare la scemenza della grande rimonta di Berlusconi propiziata da me e da Santoro a Servizio Pubblico. Altri superimbecilli mi rinfacciano quanto avevo scritto domenica scorsa, giorno delle elezioni, anticipando l’esito del voto: “Lunedì, salvo clamorose sorprese, il Pd sarà il primo partito e avrà il diritto-dovere di formare il nuovo governo, o almeno di provarci. Il tutto anche grazie alla truffa del ‘voto utile’ contro la presunta rimonta di B., mai esistita se non nella propaganda di Bersani e di B…”. Bene, sono felice di confermare parola per parola la mia previsione, alla luce dei numeri che qualcuno preferisce ignorare, ma che fortunatamente parlano da soli e fanno tabula rasa delle fesserie autoconsolatorie del centrosinistra sul miracolo di Berlusconi, che naturalmente è pura fantasia (B. ha perso milioni di voti, semmai è il Pd che è franato nell’ultime settimane di non-campagna elettorale, e anche questo l’avevo previsto in tempo utile). Per chi volesse fare due conti, segnalo l’analisi di Ilvo Diamanti su la Repubblica di oggi. L’altro giorno ho risposto sul Fatto alle obiezioni critiche più serie in un articolo che riporto qui. Buona giornata a tutti. mt Ho trascorso qualche ora in rete a leggere i commenti ai nostri ultimi articoli. E, pur non avendo mai mitizzato il “popolo del web”, mi sono un po’ spaventato. Non per il caos creativo uscito dalle urne, che contiene pericoli ma anche grandi opportunità per chi vuole raccogliere la sfida di incanalare questa rabbia positiva verso un vero cambiamento. Ma per la paura di cambiare che vedo in molti lettori, compresi paradossalmente quelli che han votato per cambiare. C’è chi continua a ripetere la frottola della rimonta di B. e addirittura ad attribuirla alla famosa puntata di Servizio Pubblico, come se il centrodestra avesse preso il 29% dei voti perché B. ha spolverato una sedia. Fermo restando che nessun programma ha mai detto in faccia a B. tutto quel che gli abbiamo detto noi (rivedere la puntata, prego), la venuta di B. da Santoro non ha gli ha portato voti: l’unico balzo in avanti (2-3 punti) s’è registrato dopo la promessa di restituire l’Imu. Un mese prima del voto l’Unità pubblicò un sondaggio che dava il Pdl al 20% e i suoi alleati all’8, staccati di 10 punti da Pd-Sel. È la conferma che non è stato B. a recuperare, ma il centrosinistra a franare con la campagna elettorale più suicida della storia. Una campagna che abbiamo criticato subito, quando c’era ancora tempo per raddrizzarla, ovviamente inascoltati. Altri accusano il Fatto di aver sottratto al centrosinistra i 2 punti di Ingroia: ma sarebbe bastato accettare l’apparentamento con Rc per evitare il quasi-pareggio incamerando quei 2 punti preziosi (che sarebbero stati di più se il centrosinistra non avesse demonizzato Ingroia e Di Pietro, regalando altri voti a Grillo). Altri ancora ci attribuiscono il successo di Grillo, e verrebbe quasi da dire: magari un piccolo giornale fosse capace di tanto! In realtà M5S è una marea che monta spontaneamente e irresistibilmente da sei anni, e il nostro unico torto è stato di notarla e segnalarla a chi fingeva di non vederla o, peggio, non la vedeva proprio. Chi ci legge ogni giorno sa bene che abbiamo elogiato molti aspetti di M5S perché coincidono con le nostre idee, e ne abbiamo criticati altri che ci paiono assurdi e sbagliati. Tralascio le dietrologie canagliesche di chi insinua inesistenti rapporti societari fra Casaleggio e uno dei nostri azionisti, Chiarelettere. Il tutto per non ammettere che, come ai tempi degli inciuci del centrosinistra con B. e al momento della nascita del governo Monti, leggiamo la politica con occhi liberi e vediamo le cose un po’ prima di altri, con buona pace di chi tenta di iscriverci d’ufficio a questo o quel partito, non riuscendo a immaginare un’oasi di informazione indipendente da tutto e da tutti. Ma non dalla memoria della storia recente. Che, a volerla ricordare, ha molto da insegnarci. Il vuoto politico uscito dalle urne deve spaventare gli eterni gattopardi dei partiti, dei giornalisti e delle clientele aggreppiate e assistite. Ma non può spaventare le menti libere. È una sfida appassionante, l’ultima occasione per costringere la politica e quindi la società a rigenerarsi dalle fondamenta. Non grazie ai Vaffa di Grillo, che appartengono alla pars destruens. Ma grazie ai milioni di cittadini che hanno votato 5 Stelle e ai pochi che hanno scelto Rc, ma anche a molti elettori del Pd, di Sel e perfino a qualcuno che ha votato Monti, o il fu Giannino, o la Meloni. E che oggi, messi intorno a un tavolo, si ritroverebbero subito d’accordo su un programma di governo che tolga i soldi pubblici a partiti, giornali, imprese, opere inutili, banche, guerre, scuole e cliniche private, e faccia pagare la crisi ai ladri, agli evasori, ai corrotti, ai parassiti e ai mafiosi anziché agli onesti. Se non nascerà domani, questo governo arriverà magari fra qualche mese, dopo un altro passaggio elettorale. Ma solo se continueremo a chiederlo con parole e menti aperte al nuovo. Senza farci spaventare da chi, sulla paura, campa da una vita. Il Fatto Quotidiano, 3 Marzo 2013

domenica 3 marzo 2013

3 marzo 2013

Ciao amici un saluto da San Pietroburgo. Abbiamo finito la gara a squadre al 10 posto. Le ragazze hanno in parte tirato meglio, lasciandomi pero' l'amaro in bocca nell'ultimo match. Abbiamo perso 36a35 il primo match per entrare nelle 8 con l'Ungheria , facendo un buon match; poi abbiamo battuto con facilita il Kazakhstan 45a24 , e la Cina 45a31. Dopo averle viste tirare bene in tutti questi tre incontri, mi aspettavo chiudessero con una vittoria con il Canada, invece hanno tirato veramente male cancellando tutto quello di buono mi avevano fatto vedere prima!!!!Per la cronaca ha vinto l'Italia davanti a Russia, Francia e Korea. Sono invece molto soddisfatto delle notizie appena ricevute dalla Thailandia, le under 17 hai campionati asiatici oggi hanno conquistato un bel 2 e 3 posto. Congratulazioni a Kano e Asano. Buon compleanno dolce amore della mia vita. Ciao

sabato 2 marzo 2013

2 marzo 2013

Ciao amici, un saluto da San Pietroburgo. Tutte tre le ragazze giapponesi hanno perso il loro primo match nel tabellone delle 64. In tutti i tre assalti non c'e' stata possibilita' di avvicinarsi alla vittoria, in pedana tra le ragazze e le avversarie il gap tecnico, tattico e mentale e' ancora molto grande. Mi dispiace. Devo continuare a lavorare per cercare le soluzioni da proporre alle ragazze giapponesi. Domani mattina ci attende la gara a squadre, il primo match e' con l'ungheria, vedremo se le ragazze riusciranno a migliorare la loro performance. Dopo l'abbandono di Ikeata e Sugawara questa squadra senior sta facendo molta fatica, vedremo se ci saranno margini di miglioramento. Ciao

venerdì 1 marzo 2013

2 marzo 2013

Grillo e il papello di Marco Travaglio Nessuno riesce a entrare nella testa di Grillo. Forse nemmeno Grillo. Difficile capire se prevalga la soddisfazione o la preoccupazione. Soddisfazione nel vedere i politici che l’hanno sempre schifato strisciare ai suoi piedi e implorarlo di salvarli con la fiducia. Preoccupazione per una politica allo sbando che rischia di far pagare ai cittadini l’ennesimo scotto della propria incapacità. Eppure, dai messaggi che l’ex comico invia tramite il blog e le interviste alla stampa estera, una cosa si può dire: l’Antipolitico fa politica più o meglio dei professionisti della politica. Il gioco di questi ultimi è chiarissimo: non avendo capito nulla di quanto sta accadendo, s’illudono di padroneggiare ancora la situazione ingabbiando gl’ingenui “grillini” in un governo minoritario che prometta di fare tutto ciò che chiedono, ottenendone la fiducia e poi torni alle pratiche consociative di sempre, ricattandoli con la minaccia del voto anticipato che ricadrebbe sulle loro spalle, con annesse accuse di sfascismo e irresponsabilità lanciate da stampa e tv di regime. Una trappola che somiglia al vecchio trucco del cerino: l’ultimo si brucia le dita. Solo un campione di ingenuità suicida può pensare che un movimento rivoluzionario possa votare la fiducia a un governo altrui. E, con buona pace della stampa di regime, non esiste alcuna “rivolta del web” contro i No di Grillo. Il web è una zona franca dove scrivono tutti, anche i troll dei partiti camuffati da “base di 5 Stelle”. I partiti dell’ammucchiata Monti non vedono l’ora di rimettersi insieme per evitare le urne, cioè un altro balzo di Grillo. Ma hanno un problema: i loro elettori. Il Pd finge di dialogare con M5S, per poi allargare le braccia: “Purtroppo Grillo non vuole e ci costringe alla grande coalizione per eleggere il Presidente, tranquillizzare i mercati, lo spread e l’Europa”. D’Alema ha già avviato contatti con Letta, prigioniero di quella Bicamerale mentale che lo porta a una continua coazione a ripetere. Grillo sa che lì si andrà a parare e deve evitare di restare col cerino in mano: cioè di essere additato domani come il colpevole dell’inciucione o di nuove elezioni. Perciò ricorda ossessivamente il programma di M5S e sfida i partiti a farlo proprio. Ora, per smascherare il bluff, deve fare un passo in più: presentare un papello semplice, fattibile e al contempo rivoluzionario, in cambio dell’uscita dall’aula dei senatori “grillini” che consentirebbe la nascita “condizionata” del governo. Abolire i rimborsi elettorali. Dimezzare i parlamentari e i loro compensi. Legge elettorale maggioritaria con doppio turno francese. Anti-corruzione e anti-evasione con pene doppie e prescrizione bloccata al rinvio a giudizio, nuovi reati come autoriciclaggio, falso in bilancio, collusione mafiosa. Ineleggibilità per condannati, portatori di conflitti d’interessi e concessionari pubblici. Antitrust su tv e pubblicità. Cancellazione di Tav Torino-Lione, Terzo Valico, Ponte sullo Stretto e altre opere inutili, nonché dell’acquisto degli F-35. Ritiro delle truppe dall’Afghanistan. Divieto per ex eletti o iscritti a partiti di entrare nei Cda di banche e fondazioni. Via gli aiuti di Stato a banche, imprese e scuole private. Via le esenzioni fiscali a edifici ecclesiastici e bancari. Ilva e Mps nazionalizzati. Patrimoniale. Reddito di cittadinanza o sussidio di disoccupazione. Tetto alle pensioni d’oro. Abolizione immediata delle province e potatura di consulenze e poltrone delle società miste. Sgravi fiscali alle imprese che assumono giovani. Detraibilità delle spese di sussistenza. Wi-fi libero e gratis. Più fondi a scuola pubblica, università e ricerca. A questo punto possiamo anche svegliarci dal sogno, perché un programma del genere i partiti non se lo possono permettere: si condannerebbero al suicidio. Ma almeno sarebbero costretti ad ammetterlo e tutto sarebbe finalmente chiaro. Il Fatto Quotidiano, 1 Marzo 2013