domenica 27 gennaio 2013

28 gennaio 2013

Ciao amici, con la doppia seduta di sabato e domenica abbiamo finito il programma di lavoro in preparazione alla trasferta senior di Danzica e Budapest, le gare cadette e giovani di Pisa, Lyone e Budapest. A questa settimana di allenamento hanno partecipato 13 ragazze, di cui 3 Senior, la nostra nazionale assoluta ,dopo Londra, ha finito il suo ciclo, e come vi ho gia' scritto stiamo cercando di ripartire dal settore giovanile; pur tra mille difficolta' economiche e scolastiche. Alle prime due gare assolute parteciperemo con tre atlete ( due a spese loro)senior, senza fisioterapista( fino ad aprile) il fioretto femminile non ha budget, nonostante due ragaze siano entrate tra le prime 8 alle olimpiadi.Le under 20 e le under 17 ( quelle che riescono a pagarsi una parte della trasferta e riescono a saltare 2 settimane di scuola) parteciperanno alla gara junior di Lyone, a quella cadetta di Pisa. Una parte delle under 20 dopo Lyone ci raggiungeranno a Budapest per partecipare alla gara senior e poi tirare , sempre nella capitale magiara, alla gara under 20. Le cadette dopo Pisa verranno a Budapest per partecipare alla gara junior. Non abbiamo soldi......le ragzze si pagano praticamente tutto, e si dividono anche le spese per i Maestri che le seguono......cosi' e' proprio dura.....sorrido quando sento parlare di certi budget!!!!!! Se qualcuno ci vuole aiutare....sara' accolto a braccia aperte!!!! Ciao

sabato 26 gennaio 2013

26 gennaio 2013

Il Fatto Quotidiano Blog di Beppe Giulietti Russia, unitá nazionale anti-gay Per una volta nel Parlamento Russo, la Duma, si è registrata una maggioranza di tipo “sovietico”, nel metodo e nel merito. Una larghissima maggioranza, infatti, ha deciso di sopprimere i diritti di una minoranza e lo ha fatto esattamente ai danni di quella comunità omosessuale tanto invisa a Stalin e ai suoi compagni di sventura. La Duma ha deciso di vietare la propaganda “a favore della omosessualità”, inserendo nella definizione ogni tipo di manifestazione che potrebbe favorirne la diffusione, o meglio il contagio del morbo, come hanno meglio precisato in aula alcuni parlamentari. La definizione, ovviamente, include qualsiasi forma espressiva dal cinema al teatro, dall’informazione alla pubblica riunione; chiunque potrà denunciare qualsiasi forma di “propaganda della omosessualità”. Non si tratta di “affari loro”, perché il morbo della omofobia, questa si una malattia contagiosa, ha la capacità di diffondersi in modo velocissimo, esattamente come l’antisemitismo, non a caso nei campi di concentramento si ritrovarono accanto ebrei ed omosessuali. Quello che allarma ulteriormente è il quasi assoluto silenzio delle opposizioni, anzi il consenso esplicito di chi in quella norma ha risentito il fascino dell’integralismo politico e religioso, non a caso i sondaggi avrebbero confermato un largo sostegno popolare alle norme omofobiche. Del resto questo accade quando i diritti civili e di libertà e non solo un Russia, vengono considerati un bene non essenziale, anzi secondario rispetto al “pane e lavoro”, peccato che laddove si calpestino diritti e libertà non ci siano neppure le vivande nelle dispense. Chiunque ne abbia la possibilità dia spazio e amplifichi le proteste dei gay russi e delle loro associazioni, quello che sta accadendo in Russia potrebbe diventare merce di esportazione, anche in Italia, dove, come è noto, non mancano gli amici dello zar Putin, gli omofobi e i mazzieri delle leggi bavaglio.

martedì 22 gennaio 2013

22 gennaio 2012

Vittoria doppia, anzi tripla. E qualche volta vale la pena di gioire pubblicamente dei risultati ottenuti per campagne di libertà che si combattono con convinzione. La petizione per Corrado Guzzanti ha raccolto oltre 54mila firme. L’Associazione dei telespettatori cattolici (Aiart) ha ritirato la denuncia. Guzzanti ci ha scritto una splendida lettera (che puoi leggere sotto) per ringraziare te e quanti hanno promosso e firmato l’appello e per dire la sua sulla satira in un paese che dovrebbe essere “laico e democratico” ma troppo spesso appare come uno “stato teocratico”. Oltre al positivo esito finale della vicenda, la petizione su Change.org ha messo in evidenza che tanti cittadini non accettano né bavagli né censure e che quella per l’informazione libera (e la libera satira) è una battaglia irrinunciabile di democrazia. "Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso", scriveva un noto rivoluzionario, medico argentino. Ecco la lettera che ci ha inviato Corrado Guzzanti: “Un enorme grazie agli amici di Articolo21 e di Change.org, per aver promosso la petizione in mia difesa e a tutti quelli che l’hanno diffusa e firmata. Con l’occasione ringrazio anche molti giornalisti che hanno preso le mie parti scrivendo della querelle tragicomica di Padre Pizzarro. Ciò detto è probabile che abbiamo sopravvalutato tutti le minacce dell’Aiart, associazione che pretende di rappresentare i telespettatori cattolici, di cui né io, né voi, né i telespettatori cattolici avevamo mai sentito parlare. Vorrei innanzitutto precisare, anche se è stato già fatto altrove, che La7 non stava mandando in onda un mio nuovo programma, ma la ripresa televisiva di uno spettacolo teatrale del 2010, già replicato su Sky decine di volte, e anche in chiaro sul canale del digitale terrestre “Cielo”, pubblicato in DVD, presente da tempo su youtube etc. L’Aiart poteva legittimamente non esserne a conoscenza, o essere stato appena fondato e voler recuperare il tempo perduto, ma non lo era neanche del fatto che i reati di opinione, insieme al vilipendio ecc. sono stati fortemente ridimensionati nel nostro ordinamento. Gli attuali limiti della satira, si parli di politica o di religione, si riducono sostanzialmente alla calunnia o all’insulto personale, per i quali la legge, come è noto, prevede il diritto di querela. Dunque paradossalmente avrei più speranze io di sfidare l’Aiart in tribunale per le parole offensive che mi rivolge nei suoi comunicati, senonché l’ultimo di ieri, in cui si dice soddisfatta delle mie scuse, estorte per gioco in una gag de “Le Iene”, mi ha riempito il cuore di tenerezza. In merito all’offesa confesso di non capire esattamente cosa sia il “sentimento religioso” perché sfortunatamente non ne sono dotato. Ho sempre pensato che essere intimamente credenti non possa essere troppo diverso dall’essere intimamente liberali, o socialisti, o vegani. Si tratta di amare e riconoscersi in delle idee, in una visione della società e del mondo, e le idee non sono sacre e intoccabili solo perché noi crediamo così fortemente in esse; vivono nel dibattito pubblico, confrontandosi e dovendo convivere con idee diverse e a volte opposte. Spero di non offendere nessuno se affermo che l’esistenza di un creatore, l’inferno, il paradiso, l’immortalità dell’anima, il giorno del giudizio ecc. siano, fino a spettacolare prova contraria, soltanto delle idee, delle opinioni che si è liberissimi di sostenere purché non si tenti di imporle agli altri come un tabù inviolabile. Che il sentimento religioso non possa reclamare una superiore legittimità, perché supportato, mi dicono, da pervasiva e speciale intuizione, appare evidente dal fatto che le credenze religiose sono tante, più di quelle da cucina dell’Ikea, e producono purtroppo affermazioni contrastanti. Un buddista e un cattolico, egualmente persuasi della loro fede, saranno certi di saperla molto lunga sull’origine e il senso dell’uomo e dell’universo, ma almeno uno di loro, al momento del trapasso, avrà una sorpresa. Ciò dovrebbe suggerire che convinzione “sentimentale” profonda e verità siano sostanzialmente due cose diverse. Si obietterà, magari stavolta tra i denti, che l’unica fede valida sia la nostra (e raramente qualcuno insorge perché sia stata offeso il sentimento religioso di qualcun altro), eppure non tutti i credenti si offendono, alcuni addirittura ridono, e spero che L’Aiart non pensi che a persone di questo genere siano capitati in sorte una fede o un sentimento di serie B. Mi conforta che questa associazione limiti la sua vigilanza ai nostri canali generalisti; al confronto di ciò che osa la satira in Inghilterra, in Francia o negli Stati Uniti, il mio Padre Pizzarro fa la figura del tenero Giacomo della Settimana Enigmistica. Ma il nostro è un paese “laico e democratico” dove un presidente del consiglio che nessuno di noi ha eletto, come primo atto ufficiale va a porgere i suoi omaggi al Papa. E il motivo per cui io e i miei colleghi scriviamo e recitiamo cose come “Padre Pizzarro” è che l’Italia sembra spesso uno stato teocratico “di fatto”. Solo pochi anni fa un ministro dell’istruzione avanzava, con un certo successo, la proposta di abolire Darwin dall’insegnamento scolastico per rispetto ai creazionisti, che ancora ci devono spiegare (come diceva un noto comico americano) perché Dio prima di creare l’essere a sua immagine e somiglianza si sia gingillato per milioni di anni coi dinosauri. Dunque non mi stupisce troppo che una minoranza di ferventi religiosi, invece di limitarsi a cambiare canale, si senta in diritto di chiedere una punizione legale, e questo rende, e temo renderà ancora, iniziative come la vostra necessarie a difendere e ribadire civilmente la libertà di tutti. In molti anni di televisione non credo di essermi guadagnato la fama del provocatore seriale, a caccia di polemiche per ottenere attenzioni e notorietà, né quella di un comico particolarmente violento o volgare. Ho sempre fatto il mio lavoro seguendo il mio “sentimento satirico”, parlando di tutto e di tutti nel modo più libero che mi è stato e che mi sono concesso. So inoltre cosa significhi sentirsi indignati. Le affermazioni fatte da esponenti di quel mondo, o da politici che, più o meno sinceramente, parlano e decidono in sua difesa, delle nostre scelte in materia di sessualità, diritti, vita e morte, mi hanno offeso numerose volte e continuano ad offendere il mio sentimento laico. Per questo ogni tanto Padre Pizzarro parla ed altri oltre a lui e dopo di lui parlano e parleranno. Grazie ancora a tutti. Vi abbraccio.” Corrado Guzzanti

domenica 20 gennaio 2013

21 gennaio 2013

Ciao amici, un saluto da Francoforte,abbiamo passato la notte qui, visto che ci e' stato cancellato il volo per Tokyo. Il brutto tempo ha letteralmente paralizzato l'aereoporto tedeco cancellando la maggior parte dei voli. Tra poco andremo in aereoporto per vedere se oggi riusciamo a partire. Insomma un weekend non proprio positivo, la gara di Zagabria e' stata pessima. Tutte le ragazze sono state eliminate al primo assalto del tabellone delle 64, ad eccezione della Yoshimura che e' stata eliminata del girone. Siamo indietro, per tecnica, tattica, esperienza per lettura del match. Anche durante i match dei gironi abbiamo regalato stoccate che poi hanno pesato sull'esito degli incontri. Lo so ci vorra' tempo, dovro' permettere a queste ragazze di comprendere il ritmo e la velocita' mentale che ci vuole per leggere i match a questi livelli.quando rientreremo a Tokyo riprenderemo il nostro percorso di "rincorsa", siamo indietro, cosi come lo eravamo per il progetto olimpico. Le cadettine che bene avevano fatto nella loro categoria dovranno abituarsi ed apprendere velocemente che la pedana e' un territorio feroce, dove nessuno ti regala niente, dove devi imparare a mettere le proprie qualita' senza paura per le avversarie, insomma creature dobbiamo lavorare tanto e tirare fuori gli artigli!!! Ciao

venerdì 18 gennaio 2013

18 gennaio 2013

Ciao Gigi, la sciabola italiana, domani fara' il suo esordio in coppa del mondo a Plodvid, e tu per la prima volta dopo tanti anni non ci sarai. Ti voglio mandare un affettuso saluto, voglio ricordare il tuo immenso contributo dato alla sciabola italiana. Ho avuto l' immenso piacere di conoscerti, e la straordinaria fortuna di lavorare con te, ho conosciuto quanto grande e' il tuo cuore, quanto grande sia la tua intelligenza ed educazione, come tutti i grandi campioni sei una persona particolare, ma la tua generosita' d'animo e la tua onesta' intellettale hanno fatto di te un grande atleta e un uomo straordinario. Hai gestito la tua carriera in maniera particolare, e forse avresti potuto raccogliere anche di piu' ...ma tu eri fatto cosi'!!!! Ora, da persona intelligente hai iniziato il tuo percorso da tecnico, con i bambini, e ti stai nutrendo dell'immenso amore che loro ti daranno. Sono piccoli schermidori molto fortunati perche' di fronte avranno un Maestro che non gli insegnera' solo la sciabola, ma gli insegnera' ad amare la scherma. Grazie per tutto quello che hai dato alla scherma mondiale e italiana, sono certo che il tuo cammino da tecnico sara' ricco e felice, ti auguro il meglio e ti abbraccio con profondo affetto. Ciao

martedì 15 gennaio 2013

16 gennaio 2013

Ciao amici, un saluto dal Narita Airport, siamo in partenza, per Zagabria, la tappa croata di coppa del mondo under 20. Purtroppo, partiamo a ranghi ridotti, alcune cadette non sono potute partire, scuola e budget restano un problema enorme per il nostro percorso. Mi dispiace, perche' molte ragazze non riescono a dare continuita' al processo di apprendimento e a sviluppare l'importantissima esperienza internazionale. Ciao

lunedì 14 gennaio 2013

14 gennaio 2013

Ciao Cin, quando ho ricevuto il messaggio di Francesco che mi avvisava che ci hai lasciati, mi si è gelato il cuore. Sono caduto in un silenzio totale, in un dolore forte. Zio Cin, lo so che hai finito di soffrire, che gli ultimi anni sono stati per te un calvario incredibile, ma non averti potuto salutare, non poterti accarezzare un'ultima volta, mi fa stare malissimo. A te sono legati ricordi meravigliosi, sei stato uno zio speciale per me.Anche se la vita mi ha portato lontano da te, spesso andavo a ripescare quei bellissimi momenti passati assieme, non li ho mai dimenticati, mai li dimenticherò. Purtroppo quando se ne vanno pezzi importanti della mia vita non ci sono mai, non posso che chiederti perdono. Zia Bertina, Serena, Francesca, Gloria, vi abbraccio. Cin quando ascolterò Barry White, pensero' a te e so che un triste, dolce sorriso amaro percorrerà il mio cuore. Ciao Cin
Oggi, qui a Tokyo, ha nevicato tutto il giorno; ho fatto questa foto e' per te Zio.

giovedì 10 gennaio 2013

10 gennaio 2013

Il Fatto Quotidiano Blog di Stefano Corradino Nessuno tocchi Corrado Guzzanti. Firmiamo la petizione di Stefano Corradino “Dio po esiste, non esiste, staccene quattro, sedici, più du donne, du negri, du giapponesi, co a barba senza barba…” “L’universo è a undici dimensioni, infiniti universi paralleli, ce stanno l’equazioni, ma de che stamo a parlà, ancora delle apparizioni alle pastorelle?” Padre Pizarro, teologo senz’anima e monsignore dall’aspetto trasandato, nonché padre – non solo spirituale – (“c’ha ragione mi fijo: stamo ar medioevo”) è uno dei personaggi più originali di Corrado Guzzanti. Comparso dieci anni fa su Rai3 nel programma “Il Caso Scafroglia” il prete bizzarro e cinico è tornato in onda venerdì scorsa, questa volta su La7 con le sue battute al vetriolo, senza peli sulla lingua, su temi eticamente sensibili, con frecciate ai vertici ecclesiastici e qualche ironia sulle sacre scritture e sul papa. “Scherza coi fanti ma lascia stare i santi” recita una vecchia massima popolare che per alcuni è solo un proverbio ma per altri è un precetto inviolabile: la religione, per il suo legame con ciò che è ritenuto sacro, sembra godere di una sorta di speciale immunità dalla critica e dalla satira. Sarà per questa ragione che i telespettatori cattolici (Aiart) hanno denunciato Guzzanti – e hanno chiesto la sospensione della trasmissione – per “aver offeso con battute da caserma il sentimento religioso degli italiani, vomitando insulti e falsità per oltre un’ora di spettacolo”. Ci permettiamo di ricordare ai querelanti che la satira sin dall’Antica Grecia ha avuto fra i suoi bersagli preferiti proprio la religione. Per questo lanciamo una petizione attraverso il sito change.org per chiedere che venga ritirata la denuncia nei confronti di Guzzanti, che tra l’altro è uno dei migliori attori comici italiani, e cessino simili forme di bavaglio e censura alla libertà di espressione. P.S. Consigliamo infine agli “inquisitori” della satira di tornare a rileggere quelle pagine in cui Erasmo da Rotterdam scriveva così: “È probabile, infatti, che non mancheranno voci rissose di calunniatori ad accusare i miei scherzi, ora di una futilità sconveniente per un teologo, ora di un tono troppo pungente per la mansuetudine cristiana”.

mercoledì 9 gennaio 2013

9 gennaio 2013

Ciao amici un saluto dall'allenamento under 17, under 20. Questa mattina gambe scherma, nel pomeriggio torneo di pallavolo; domani riprenderemo il menù schermistico con doppia seduta di assalti a 5 stoccate. Ciao

martedì 8 gennaio 2013

lunedì 7 gennaio 2013

7 gennaio 2013

Ciao amici, grazie a Fiorella Mannoia che ha l'educazione e la cultura per scrivere questo pensiero. Il Fatto Quotidiano Blog di Fiorella Mannoia La mia rivoluzione Che cosa evoca oggi la parola rivoluzione? Che cos’è oggi rivoluzionario? Viviamo in una sorta di mondo alla rovescia, dove l’illecito è diventato normale, dove i politici fanno spettacolo e gli attori, i cantanti, i comici, si occupano della politica. Dove viene scambiato il diritto per il favore. Dove la cultura è giudicata superflua e dispendiosa, praticamente inutile. Dove chi dovrebbe dare il buon esempio si vanta delle sue malefatte e giudica stupido chi si ostina a credere nella legalità, e lo discredita, lo calunnia, lo annienta. E la parola rivoluzione assume un significato più profondo, che riguarda anche il comportamento di ognuno di noi. Provo a fare un elenco di quello che per me oggi è rivoluzionario: Rivoluzionario è il coraggio, rivoluzionaria è la sobrietà, l’educazione, la cultura, l’arte, rivoluzionario è il diritto alla scuola, al lavoro, alla salute, rivoluzionario è l’accesso alla conoscenza, rivoluzionario è il rifiuto della volgarità, anche quella dilagante dell’ostentazione del lusso, rivoluzionario è il rifiuto della violenza, anche quella verbale, rivoluzionario è dire a chi cerca di corromperti: “No, grazie”. Rivoluzionario è insegnare ai propri figli il rispetto di tutte le diversità, l’accoglienza, la compassione, la fratellanza, la capacità e la volontà di provare a condividere il dolore degli altri, rivoluzionario è combattere il pregiudizio, rivoluzionaria è la ricerca della bellezza, rivoluzionario è spegnere la televisione e dedicarsi ai propri cari, coltivare delle passioni, continuare a giocare, rivoluzionario è il sorriso, la gentilezza, l’umiltà, il saper ridere anche di noi stessi e delle nostre miserie, rivoluzionaria è la semplicità, il godere di un buon cibo, di un buon vino, rivoluzionario è divertirsi ballando fino alle quattro del mattino senza bisogno di additivi chimici, rivoluzionario è guardarsi allo specchio senza vergognarsi di ciò che vediamo riflesso, rivoluzionario è non sentirsi al centro dell’universo e guardare altro oltre noi stessi, rivoluzionario è fare bene il proprio lavoro qualsiasi esso sia, rivoluzionaria è l’onestà, anche e soprattutto quella intellettuale, rivoluzionaria è l’etica, rivoluzionario è il coraggio delle proprie idee, rivoluzionario è chiedersi sempre che cosa si nasconda dietro le notizie dell’informazione ufficiale, non smettere mai di cercare, ragionare con la propria testa e porsi sempre delle domande, rivoluzionario è l’approfondimento contro la superficialità, rivoluzionario è il giornalismo della “seconda domanda”, rivoluzionario è non piegare la testa di fronte ai potenti, chiunque essi siano. Rivoluzionario è schierarsi sempre dalla parte degli ultimi, chiunque essi siano. Rivoluzionaria è la curiosità, la libertà di pensiero, rivoluzionaria è la coerenza, la gratitudine, la capacità di chiedere scusa, rivoluzionaria è la dignità, il rispetto, il perdono, rivoluzionaria è l’indignazione per l’ingiustizia ovunque si verifichi e avere il coraggio di gridarla, rivoluzionario è combattere l’avidità che è il più pericoloso dei mali, rivoluzionario è dare un senso alla propria vita rivendicando il diritto alla felicità ma avendo la consapevolezza che questo non passa solo attraverso il denaro. Rivoluzionario è fare ognuno il proprio dovere di cittadino ricercando sempre la verità, che è la più grande delle rivoluzioni.

domenica 6 gennaio 2013

6 gennaio 2013

Ciao amici,, ecco una foto dell'ingresso di casa mia a Tokyo....Mandi

venerdì 4 gennaio 2013

4 gennaio 2013

Ciao amici, un saluto da Tokyo, il rientro non e' mai semplice il distacco dalla famiglia e dagli affetti e' sempre difficile e doloroso. Questa mattina ho fatto lezione alla Oishi e questo pomeriggio la faro' alla Yanaoka. Domani mattina verranno al Jiss per una lezione, Nishioka, Mori e Miyawaki. Da lunedi mattina inizieremo il colleggiale under 20 e under 17. Ben 25 ragazze verranno ad allenarsi per una settimana; sono molto contento perche' questa e' una delle rare volte che potro' lavorare con cosi' tante ragazze. I nostri problemi di budget continuano e credo che sara' un problema che ci accompagnera' durante tutto il nostro percorso. Solo se Tokyo vincera' la corsa olimpica le cose potrebbero cambiare.
Ma questa e' la situazione e cosi' dobbiamo lavorare.
Ciao amici.

giovedì 3 gennaio 2013

3 gennaio 2013

Ciao amici, un augurio di buon 2013 a tutti voi. Oggi parto per Tokyo, il giorno della partenza, del distacco da mia moglie e dalla mia famiglia , e' sempre un giorno triste e difficile. Domani in mattinata atterrero' al Narita Airport di Tokyo. Sabato e Domenica, ho gia' programmato un po' di lezioni...per riprendere il lavoro e poi da lunedi, per tutta la settimana, avremo un ritiro under 17 e under 20.
Si ricomincia. Un abbraccio a tutti.
Ciao