domenica 22 agosto 2010

Ciao amici,....peccato per le sigarette...per il resto, bentornato!!Meno male che qualcuno ha pensato a lei!!!!

Zeman, partenza lampo
Il suo Foggia vince 3-0
1349 giorni dopo l'esonero a Lecce (22 dicembre 2006) il tecnico boemo si riaffaccia sul panorama calcistico italiano con un ritorno al passato: i suoi giovani vincono 3-0 in Lega Pro sul campo della Cavese
Ascolta Mail Stampa 24 commenti OKNotizie badzu Condividi su MySpace! Facebook CAVA DE' TIRRENI (Salerno), 22 agosto 2010 – Il maestro fuma, i ragazzi si divertono. Nessuno ha voglia di perdere il vizio: il Boemo delle "bionde", la sua creatura di stupire. Rieccolo, Zdenek Zeman, atterrare nuovamente nel campionato italiano: 1349 giorni dopo l'esonero a Lecce (22 dicembre 2006), sul piano più basso del professionismo, per lanciare la Sfida. In Lega Pro, campionato di Prima Divisione girone B, a Cava dé Tirreni, contro la Cavese. Vince 3-0 all'esordio (reti di Romagnoli, Varga e Sau). Zemanlandia atto secondo è un lampo, una fuga lanciata con preavviso. Un'avventura iniziata tutta di corsa.


Zdenek Zeman, tecnico del Foggia. Ianuale FALSA PARTENZA — E pensare che il nuovo viaggio di Zemanlandia ha un motore che si blocca troppo in fretta. Il pullman del Foggia (acquistato nei primi anni Novanta) lascia la squadra in panne sabato pomeriggio durante il viaggio verso la prima tappa della nuova storia. C'è bisogno di chiamare il "muletto" dalla Puglia, per essere in serata nel ritiro di Cava dé Tirreni. Si arriva giusto in tempo per la finale di Supercoppa Inter-Roma: il Boemo è davanti alla tv con Peppino Pavone. Fuma il motore di questo Foggia, come domenica di buon mattina il Boemo accende la prima sigaretta (ha un ritmo di 2 pacchetti al giorno) sfogliando i giornali (non si perde nemmeno un articolo: ha uno staff incaricato della rassegna stampa). Dispensa tranquillità, tra la riunione tattica prima del pranzo, qualche sorriso e tante visite. La liturgia del ritorno è ormai scritta da un mese, e la domanda è un rituale da osservare con devozione: “Mister, tornerà Zemanlandia?”. Lui non si scompone, pillole di calma apparente, ma chi lo conosce bene, assicura: “Dentro è un mare in tempesta”. Parola di Pavone, colonna portante del nuovo progetto: il d.s. è ancora al suo fianco, nella hall dell'albergo, come nel pomeriggio allo stadio.

LA MEGLIO GIOVENTU' — Il nuovo Foggia è l'elogio della lungimiranza. Media età dell'organico: 23 anni; nell'undici di partenza: 7 su 11 sono in quota Under 21; 8 dei 18 in lista nati negli anni Novanta. Sono i numeri estratti 30 giorni dopo la staffetta in proprietà con l'ingresso di Casillo. Bello, sbarazzino, ancora da rodare, ma si rivedono i movimenti e gli schemi dell'86: le premesse sembrano esserci tutte per una nuova Zemanlandia. Tanta gioventù, poi, garantisce soldi freschi dalla Lega Pro (il conteggio è complicato, si basa sui minuti giocati e sull'età: in una stagione un club di Lega Pro può arrivare anche oltre il milione di euro). Un flash dal futuro questo nuovo Foggia, con un taccuino che si riempie di nomi sconosciuti: c'è il talento di Insigne, classe '91 (attaccante sinistro), l'intelligenza di Kone (nato nel '90) a centrocampo, la tecnica e la potenza del centravanti Sau (23 anni), i guizzi di Laribi (anche lui un '91) e l'interessante jolly difensivo Romagnoli (un '90). Una macedonia di gioventù costruita in 2 settimane di mercato e 15 giorni di ritiro (con due partite ufficiali di Coppa Italia). Con una confessione firmata dal d.s. Pavone: “Zeman è abituato a lavorare con 40 giorni di ritiro, stavolta è stato costretto a diminuire i carichi di allenamento”.

L'ULTIMO RIBELLE — Proprio lui. 24 estati più tardi il suo primo Foggia: Zeman è accolto dagli applausi, dai fiori, dalla standing ovation del pubblico di Cava dé Tirreni, che gli concede uno striscione: “Zeman ti rendiamo onore per esserti schierato contro il calcio dei potenti”. L'ultimo ribelle fuma e non si alza dalla panchina (tranne per qualche richiamo ai suoi giovanotti in campo). Icona di un calcio da romanzo. Da questo pomeriggio ha iniziato una nuova battaglia: dopo le bombe sulle farmacie, le picconate al Sistema, il fumo in faccia, adesso ha voglia di tornare a insegnare, a stupire, a divertire. L'ultimo ribelle è tornato.

Mario Pagliara

2 commenti:

Unknown ha detto...

Zeman è stato uno degli alfieri della lotta al doping in Italia.

A tale proposito, vorrei sottolineare come la famigerata SLA (Sclerosi laterale amiotrofica, detta anche Sindrome di Lou-Gehrig), presenta un'incidenza enormemente più elevata nei calciatori, rispetto alla popolazione generale.

Sotto il profilo scientifico ed epidemiologico si tratta dunque di un dato oltremodo significativo e non si può assolutamente parlare di casualità.

La scienza, pertanto, ha l'arduo compito di comprendere quali siano le cause o le concause di questa terribile patologia, che agiscono nella pratica del calcio.

Qualcuno ha sospettato i fertilizzanti in uso sui campi in erba, ma l'ipotesi allo stato attuale più accreditata punta l'indice contro l'uso eccessivo e indiscriminato di alcuni integratori, e in particolare gli aminoacidi a catena ramificata.

Si tratta di sostanze molto usate in campo sportivo, sulle quali si è discusso anche in occasione di inchieste di grande risonanza mediatica, una delle quali fu 'lanciata' proprio da Zeman qualche anno fa in una famosa intervista, e provocò una tempesta nel mondo del calcio e di tutto lo sport italiano.

Va dato atto a quest'uomo, perciò, di avere avuto il grande coraggio di sfidare l'establishment calcistico, e non è da escludere che la sua carriera abbia subito qualche intoppo pesante a causa di un coperchio che forse per qualcuno non si sarebbe dovuto sollevare.

Andrea Magro ha detto...

Ciao Antonio, lo considero un grande, ho sempre ammirato e rispettato gli uomini che hanno la forza e il coraggio delle proprie idee, a costo di andare contro il sistema, se questo non "vuole capire"!!!!Sono certo che un certo tipo di calcio ha fatto di tutto per distruggere questo uomo, ma ogni tanto si trovano anche uomini e dirigenti che non dimenticano!!!Auguro al Signor Zeman di riuscire a fare cio` che piu` lui ama...insegnare calcio!!!