domenica 28 novembre 2010

29 novembre 2010

Ciao amici,
le parole..... quante volte ho detto che, secondo me, le parole sono il senso della vita; quante volte ho detto che credo nelle parole, nel loro significato.Credo nel suono che una persona emette quando usa le parole!! Spesso questo mi ha "regalato" dei problemi perche` ho incontrato persone che fingevano di "suonare la melodia" del senso delle parole, per ingannare o per secondi fini; persone "sfortunate" che non sanno o non vogliono sapere la bellezza di saper usare nella maniera piu` semplice le parole!!Ma io sono una persona fortunata, e nella mia vita ho incontrato tante persone "vere" che conoscono la bellezza di quel "suono"; sabato sera ho vissuto una delle emozioni piu` forti della mia vita umana e professionale.Ho avuto l`incontro ufficiale con i vertici federali giapponesi, Harinishi San, Saita San e Kawaguchi San(alla presenza di Adriana per la traduzione)per discutere ed analizzare il lavoro fatto in questa mia prima stagione e valutare le condizioni della proseguzione del contratto.
Sono arrivato a questa riunione, devo ammetterlo, con molti dubbi e con il "dolore " della lontananza della mia famiglia da una parte e dall`altra la gioia per il legame con le ragazze, con lo staff e con tutto l`ambiente federale....insomma una parte di me era felice per il lavoro, l`altra in sofferenza per la lontananza dalla famiglia!!
Ho spiegato tutto questo alla federazione giapponese, ho spiegato loro che avevo ricevuto delle offerte di lavoro da altre nazioni, tutte piu` strutturate e forti della nostra, ed una di queste molto vicina a casa.Ho detto loro che non era mia intenzione comportarmi male con loro, che non volevo tradirli ed abbandonarli dopo un anno di lavoro e che non cercavo piu` soldi o medaglie piu` probabili, ma che se fossi andato via lo avrei fatto solamente per avvicinarmi a casa.
Mi hanno lasciato parlare, mi hanno ascoltato con grande attenzione...mi hanno rispettato come uomo dicendomi che capiscono e che non vogliono e non possono tenermi malvolentieri ma mi hanno detto che sono felici del mio lavoro, sono felici delle medaglie che abbiamo conquistato nelle competizioni asiatiche e si rendono conto che per arrivare a conquistarle nel panorama mondiale ci vorranno anni e probabilmente altre generazioni d`atlete.Mi hanno detto che hanno un sogno, quello di poter portare la squadra di fioretto femminile alle olimpiadi!!! Per loro la qualificazione e la partecipazione sarebbe un grande traguardo e un sogno....mi hanno detto che se me ne vado questo sogno si spegnera` in loro, nelle ragazze e nei maestri!!!!!Posso cancellare io un sogno???Io, che credo che la vita sia vivere e lottare per un sogno, per una emozione???!!!!!Mi hanno detto tutto questo con profondo trasporto e mi hanno toccato "dentro"...hanno adoperato le parole giuste, ho sentito il "suono".
Restero` in giappone per provare a vivere con le ragazze, con i maestri e con i dirigenti la possibilita` di regalarci questo sogno...riuscire a portare la squadra a Londra; sara` difficile molto difficile...ma ci proveremo uniti, consapevoli della nostra "forza"...il senso delle parole!!!
Tutto questo non sarebbe stato possibile se io non avessi avuto la piu` grande fortuna della mia vita...Giusy, mia moglie, che ancora una volta ha capito e accompagnato questa decisione.
Le parole...le parole...leggete il "Libraio di Selinunte" di Roberto Vecchioni, regalatelo ai bambini,ai vostri amici, alle persone a voi care questa fiaba cosi` semplice cosi` bella contiene il segreto e il valore delle parole.
Ciao e Mandi

7 commenti:

Paolo Cuccu ha detto...

La sfida è di quelle affascinanti, ma a cui un Maestro di scherma dovrebbe essere pronto: insegnare scherma.
Da quello che ho capito in questi mesi, dai pensieri pubblicati, in Giappone non cercavano un "abile stratega", il "Napoleone delle pendane" che mettesse giù la squadre come semplici nomi, un album di figurine da completare nel giusto ordine.
In Giappone cercava uno che la scherma, avesse prima di tutto, voglia di insegnarla.
Quindi non solo carisma, ma anche sudore e fatica.
Per un Maestro che da CT ha vinto sempre tutto, o quasi, deve essere stato un momento di transizione piuttosto traumatico.
Lontano da casa, dalla famiglia, dagli affetti, ma anche (schermisticamente parlando) da quella grande risorsa di spadaccini eccellenti che è l'Italia, dove tutto viene costruito dalle società e dai Maestri delle società, e dove alla federazione basta scegliere l'uomo giusto che sappia "cogliere il fiore" al momento giusto.
Se poi il fiore non è del tutto sbocciato, le grandi risorse italiane consentono di avere un bel mazzo da cui scegliere ancora.
Il vero lavoro comincerà adesso, perchè è adesso che accettando la sfida di Londra 2012 il Maestro di scherma Andrea Magro ha realmente deciso di mettersi in gioco.
Adesso molti lo giudicheranno, diranno se ha fatto bene o male, ma soprattutto tra circa un anno diranno quanto veramente di suo c'è stato nei tanti trionfi del fioretto nostrano.
Io penso che abbia le carte in regola per uscire vincitore da aquesta sfida.
Non so se il Giappone femminile seguirà quello maschile a Londra, probabilmente no ci riuscirà. Ma sicuramente sarà il momento più alto della loro storia tecnica, e sicuramente sarà da questo nucleo che nascerà la squadra che non solo centrerà la qualificazione ne 2016, ma lo farà da protagonista.
Adesso, più che mai, buona fortuna Maestro!

Andrea Magro ha detto...

Ciao Paolo, nessun trauma,anzi la gioia di aver trovato il giusto mix di responsabilita`; sono il C.T ma faccio anche lezione alla maggior parte delle atlete, non trascuro certo la crescita dei maestri e proprio per questo ho voluto uno staff con due maestri che in questa stagione diventeranno tre con l`inserimento della Sugawara. Saremo in quattro,perche` da questa stagione seguiro` anche la costruzione del nuovo progetto che riguarda le cadette e le junior.Con questo sistema di lavoro ho ritrovato la gioia e la passione per il lavoro quotidiano con maschera e piastrone che purtroppo in italia potevo fare solo con qualche atleta in nazionale e non nel club che avevo lasciato per una mia visione di serieta` professionale.Dei giudizi delle persone non ho timore, anzi mi permetteranno di valutare cose che a me potrebbero sfuggire...per quanto riguarda il mio lavoro in italia.....non credo che ci sia relazione o valutazione per quello che faro` qua`!! Cio` che ho fatto in Italia (assieme a tutte le componenti della nazionale)con la mia visione dello sport e della gestione di una nazionale e` scritto; c`e` chi l`ha valutato in maniera positiva, chi non ne era del tutto soddisfatto....il tempo...il tempo e la grande forza che i singoli individui hanno nel dire a se stessi la verita` potra` dire qualcosa.Ma questo, cosa cambia in fondo, io sono felice di tutto quello che ho fatto, delle immense gioie che ho vissuto e delle delusione che mi hanno"formato" come uomo ...ho vissuto in nazionale 15 anni facendo un lavoro straordinario accanto a grandi maestri e a straordinari atleti, ora sono qui in un mondo diverso a vivere il mio terzo ciclo di lavoro,non sono qui per mettermi in gioco perche` non credo di dover "giocare" con nessuno, sono venuto qui per il mio grande amore per la scherma e perche` ho trovato una federazione che mi ha dato la possibilita` di fare il mio lavoro in un modo diverso dai precedenti. Dopo Udine e l`ASU dove ho iniziato il mio lavoro da Maestro, dopo aver fatto il C.T. per la Federazione Italiana nel fioretto femminile, nel fioretto maschile e nelle sciabole ora faccio il C.T con mansione diverse dall`italia...insomma tutto assolutamente bello!!!
Ciao

Andrea Magro ha detto...

Ciao Paolo, scusa la dimenticanza, grazie di cuore per gli auguri epr il mio lavoro e per la tua fiducia.
Grazie

Unknown ha detto...

Buon lavoro Andrea !!
良い仕事をして、Andrea !!

Andrea Magro ha detto...

Ciao Sergio, grazie!!!

Paolo ha detto...

In bocca al lupo Andrea, sono sicuro che questa tua decisione ti ripagherà di tutti i sacrifici.

Mandi,

Paolo

Andrea Magro ha detto...

Crepi il lupo Paolo!!!Grazie.