martedì 10 settembre 2013

10 settembre 2013

LA  PAROLA DA SALVARE  
Rubrica a cura di Michele Afferrante
Da il Fatto Quotidiano


Di VITTORIO ANDREOLI

SAGGEZZA


Forse e' troppo tardi. Temo si sia gia' spenta. La saggezza e' morta e il tempo presente ne ha un bisogno estremo. Il bisogno dei morti, quando oramai i vivi seminano soltanto morte. Benedetto Croce ci ricorda che se scompare una parola non resta piu' nulla del pensiero che conteneva. E non ne rimane nemmeno il ricordo, come uno di quei cimiteri d'Irlanda in cui le tombe non portano nemmeno piu' il nome di chi vi e' interrato.
Senza la saggezza l'umanita' e' vuota , sente che manca sempre qualcosa, ma non Sto arrivando! Cosa. E' la saggezza che non c'e' piu'.
La saggezza si chiede quale e' il senso dell'uomo nel mondo e soltanto dopo fa progetti e si mette a correre.
La saggezza un tempo si coniugava soprattutto con i becchi. E i vecchi oggi sono morti, uccisi dalle belle maniere.
Si puo' ammazzare il corpo e allora di un uomo scompare tutto. Ma si puo' uccidere la personalita' e cosi' si incontrano corpi che se la portano in giro defunta.. Si puo' uccidere anche la dimensione sociale dell'uomo, il suo significato nel mondo, il suo senso dentro la comunita'. E rimane un inutile, un Nessuno, uno che sembra esserci ma e' come non ci fosse.
Io sono vecchio, un nessuno che sogna la saggezza.
La saggezza non e' intelligenza, non e' bellezza, non e' successo......la saggezza e' il senso dell'uomo che si esprime soltanto insieme agli altri e dunque ha la dimensione del Noi di quel Noi che e' morto.
La saggezza non ha un prezzo, non e' quotata alla Borsa di Wall Street. La saggezza e' silenzio, e' gioia e si puo' piangere di gioia.
La saggezza e' sapere che l'Io senza il Noi delira e diventa carne da manicomio. La saggezza non e' potere: faccio perche' posso, ma semmai e' un muoversi lentamente per fare qualcosa che serva a tutti. La saggezza non urla, e' meditazione. Si basa sulla fragilita' dell'uomo, che e' una sua caratteristica strutturale, esistenziale. Il potere e' la forza che sottomette, la fragilita' e' il bisogno dell'altro, senza e' come trovarsi in un deserto dove si esperiscono soltanto illusioni.
L'amore nasce dalla fragilita', dal senso del proprio limite. Ma l'amore e' diventato mercato: si compra e si vende.
Domina la stupidita', il credere di essere dei mentre si e'  soltanto mistero, di essere grandi e si e' attaccati ad un "filo di ragno". Dominano la furbizia, l'inganno di chi crede di imbrogliare l'altro e sta truffando se stesso, l'invidia di chi corre per aver cio' che un altro possiede e si dimentica quanto ha.
La saggezza non e' la hiustizia dei tribunali, non e' la verita' che puzza di sopraffazione, e' la ricerca continua di senso, di pace, di serenita'.
Non e' saggio condannare ma perdonare.
La saggezza si esprime dentro un sorriso. E' usare le mani per una carezza, non per strangolare.
Ho voglia di saggezza, ma forse non c'e' piu', se l'avete vista da qualche parte, ditemi dove, e a passi lenti e stanco, la raggiungero'.
Ho bisogno di guardarla in viso per poter almeno sperare.

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