domenica 4 dicembre 2011

4 dicembre 2011

Ciao amici, per festeggiare il successo dell'Udinese a Milano e il primo posto in classifica ho voluto postare questo bellissimo articolo firmato dalla redazione di Udinese blog.Un articolo che condivido in pieno e che, secondo me, centra in pieno il momento della squadra e della società.

FUARCE UDIN


UDINESE - Il grande passo



Scritto da redazione
Domenica 04 Dicembre 2011 05:46


S caramanticamente la squadra, la società e, soprattutto Guidolin, parlano di -13 alla salvezza. Lo facciano pure se credono che porti bene. Ma è ora di non potersi più nascondere. L'Udinese si appresta a dare la tesi, come abbiamo già scritto, e proprio per questo vorremmo ricordare qui le parole di un grande uomo che con la forza delle idee ha cambiato il mondo.

La prima storia parla di "unire i puntini".
Non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere fiducia che, nel futuro, i puntini che ora vi paiono senza senso possano in qualche modo unirsi nel futuro. Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il vostro karma, la vostra vita, il vostro destino, chiamatelo come volete...
Il lavoro occuperà una parte rilevante della vita, e l'unico modo per esserne davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l'unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che si fa. Non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l'avrete davanti. E, come le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Non accontentatevi.
Il tempo è limitato, perciò non sprecatelo. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.
Steward e il suo team pubblicarono diversi numeri di The whole Earth catalog, e quando concluse il suo tempo, fecero uscire il numero finale. Era la metà degli anni Settanta e nella quarta di copertina del numero finale c'era una fotografia di una strada di campagna nel primo mattino, del tipo che potete trovare facendo autostop se siete dei tipi così avventurosi. Sotto, le seguenti parole: "Siate affamati. Siate folli". (S. Jobs)





Chiediamo scusa se un discorso così bello, intenso e importante lo adattiamo all'Udinese: ma è come se questa squadra sia davvero alla stretta finale di un decennio passato all'università. Il 30 e lode con cui ha passato lo scoglio Inter è la dimostrazione che si può fare qualcosa di grane. Ma bisogna iniziare a "pensare differente". Non crediamo che i dogmi che ci hanno insegnato siano eterni. L'Inter ha dimostrato che non è il blasone a fare il risultato, ma altre doti, quelle che ha mostrato l'Udinese,

La fame di ricivincita di Floro Flores, la classe di Danilo, sconosciuto ai più fino a oggi, la forza di Basta e Isla e la loro voglia di sacrificarsi. Questa classe può fare il grande passo: ma deve volerlo. Allora rilanciamo la sfida: perché non scrivere -50 sulla lavagna? 74 punti finali non sappiamo se potranno regalare qualcosa di grande, ma sicuramente saranno un qualcosa che ricorderemo lo stesso. Non vorremmo che la squadra, dopo quanto accaduto in estate, non voglia illudere per non illudersi. Crediamo, invece, che proprio quel dirsi tutto in faccia abbia scatenato qualcosa nello spogliatoio che si sta traducendo in quel che stiamo vedendo. Il grande passo però deve essere fatto nella testa: pensare in grande, essere affamati, folli, con la voglia di unire tutti i puntini da qui alla fine con la curiosità di capire che forma prenderanno.

Noi non ci attendiamo nulla: a Udine, come già detto non è di casa la delusione, non lo è masi stato nemmeno quando la squadra è andata in B. Ci si è rimboccati le maniche e via con nuovi sogni. Solo che allora il massimo della vita era espugnare Licata, oggi abbiamo la possibilità di creare qualcosa di unico: un calcio fatto di risparmi e di investimenti oculati, di un gioco talmemnte semplice che nessuno lo capisce, di un gruppo di amici prima che una squadra, quando solo 3 anni fa gli stranieri sembravano un gruppo a sè. Abbiamo sbagliato nel giudizio estivo: non avremmo scommesso un euro su questa squadra oltre a una salvezza tranquilla. Siamo contenti, come già deto, di essere stati smentiti, ma siccome sognare non è reato ora vogliamo credere. Perché la rivincita su chi pensa ancora che Udine sia quella città vicno a Venezia, perché chi la vede solo come un porto di mare, perché chi pensa che debba vincere solo chi è titolato (sui giornali) deve ricredersi.

All'Udinese il compito di crederci, di creare un sogno unico. E se non si sogna assieme l'impresa già titanica appare davvero difficilissima. Nessuna delusione: vada come vada, già siamo orgogliosi di quello che c'è. Però unirsi per credere nel grande passo è l'unico modo per tentare davvero di farlo.

A Milano si è vinto, ma si è dimostrato che la grande da battere è la squadra di Guidolin. Via i discorsi di "trasfertite", via tutto: la forza di questa squadra è saper smentire subito chi alza la voce per una critica, che ricordiamo è fatta, almeno da queste parti, per amore viscerale non per distruggere qualcosa. Brontoloni sì, ma anche speranzosi di vedere finalmente zittire le opinioni altrui con la forza della nostra voce. Fuarce Udin, Fuarce Friul: è la nostra terra, a nostra imagine e somiglianza. Alla squadra l'onore di scrivere una delle pagine più belle, dopo tante sofferenze nei secoli.


All'Udinese il compito di crederci, di rendere un sogno unico. Perché se non si sogna assieme l'impresa già titanica appare davvero difficilissima. Nessuna delusione: vada come vada, già siamo orgogliosi di quello che c'è..



©
Mandi

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