domenica 29 aprile 2012
29 aprile 2012
Ciao amici, un saluto da Marsiglia, delle quattro ragazze rimaste in gara oggi la Mori ha perso nettamente dalla Mohamed, la Matsuky ha perso alla priorità con la Salvatori, la Sugawara ha vinto il primo match contro l'italiana Volpi e poi , nelle 32, ha perso dalla Koreana Nam facendo un buon match; la Nishioka ha vinto con una francese e poi nelle 32 ha perso 15a1 dalla cinese Chen......cara Shio devi imparare a capire da sola cosa succede in pedana, altrimenti non crescerai mai!!!!voltiamo pagina e andiamo avanti, domani partiamo per Shanghai.
Ciao
sabato 28 aprile 2012
28 aprile 2012
Ciao amici un saluto da Marsiglia...mamma mia che disastro!!!Un primo giorno di gara inguardabile!!! Sapevo che poteva essere difficile, che alcune ragazze venivano dall'impegno dei campionati asiatici, che il doppio impegno riavvicinato avrebbe portato fatica, il fuso, il trasferimento a shanghai lunedi, tutte cose nuove per queste ragazze ne avevamo parlato prima di prendere questa decisione, avevo chiesto loro se pensavano di reggere , se volevano provare ad alzare la soglia dell'attenzione anche contro la fatica!!! Speravo potessero reggere questo tipo di impegno....ho sbagliato!!!.Yoshizawa e Hirata inguardabili, uscite nel girone senza neanche rendersi conto di quello che succedeva durante i match. la Oishi merita un discorso a parte ha 19 anni, non veniva da nessun impegno dovrebbe mordere pedana ed avversarie, dovrebbe liberare la voglia di scherma, e sfruttare la possibilità che le do.....zero assoluto 6 sconfitte senza muoversi e senza provare a fare qualcosa....cara Kamna che senso ha???!!
Sugawara, Nishioka, Mori e Matsuki domani tireranno nel tabellone delle 64 contro atlete importanti avendo fatto un girone non buono....vedremo!!??
Ciao
giovedì 26 aprile 2012
27 aprile
Ciao amici, un saluto da Marsiglia, siamo arrivati ieri sera in albergo accolti da una bellissima giornata ventosa tipica di questa bella città francese. Il volo Osaka, Amsterdam, Marsiglia è stato lungo ma rilassante grazie alla qualità dei servizi KLM. Sono le 6e30 e il fuso si è fatto sentire svegliandomi, tra un pò scenderò a colazione; alle 10 ho dato appuntamento alle ragazze per portarle a fare una bella passeggiata, se il tempo resterà bello il Porto vecchio sarà una bella meta. Questo pomeriggio andremo a fare il controllo delle armi e domani mattina si ricomincia...un'altra sfida da affrontare , un'altra chanche per la nostra crescita.
Ciao
mercoledì 25 aprile 2012
25 aprile 2012
Ciao amici, un saluto da Wakayama; oggi gara a squadre. 1 Korea 2 Giappone 3 China. Sono contento della prova delle ragazze nipponiche, dopo aver vinto il primo match contro l'Australia in semifinale abbiamo avuto il "classico" con la Cina, e anche questa volta abbiamo avuto la meglio. Loro senza la Chen, noi senza la Ikeata. Sono soddisfatto della prova di tutte le ragazze ma la performance della Hirata è stata buona perchè continua in tutti i tre match. Anche della finale con la Korea sono soddisfatto nonostante la sconfitta, perchè, rispetto alle altre volte, abbiamo tirato meglio e con più convinzione. Siamo rimasti in gara per 5 manche, stando anche in vantaggio di un paio di botte, poi la maggior classe ed abitudine a questi match ha fatto la differenza e le koreane si sono aggiudicate meritatatmente l'oro.
Un bell'argento, una crescita tecnica e di performance. Sono felice.
Domani partenza per Marsiglia.
Ciao
martedì 24 aprile 2012
domenica 22 aprile 2012
22 aprile 2012
Ciao amici, un saluto da Wakayama. Per noi è già finita la gara individuale dei Campionati Asiatici. Non è stata una bella giornata, le ragazze dopo aver superato senza problemi il girone e l'assalto delle 32 non hanno tirato bene e sono state escluse dal lotto delle concorrenti che lotteranno per dividersi le medaglie. La Hirata ha perso nelle 16 dalla Nam, la Ikeata dalla cinese Liu. la Yoshizawa ha perso nelle 8 dalla cinese Chen e la Sugawara, sempre nelle 8, dalla koreana Jung. Tutte le ragazze non hanno offerto una buona prova; di questo mi dispiace. la Ikeata ha avuto il riacutizzarsi di un dolore al polso e quindi preferisco fermarla sia per la gara a squadre sia per la prova di Marsiglia, sperando di recuperarla per Shanghai.
Ciao
giovedì 19 aprile 2012
20 aprile 2012
Ciao amici, un saluto dalla piovosa Wakayama, vi voglio postare questa prefazione tratta dal libro IL GUSCIO VUOTO di Giuseppe D'Avanzo.
Giuseppe D'Avanzo, fra i più lucidi e coraggiosi giornalisti italiani, ha individuato con molto anticipo i meccanismi utilizzati dal potere per portare alla deriva la nostra democrazia: la trasformazione del linguaggio politico in slogan pubblicitario.
Lo stravolgimento della Costituzione, la sospensione dello stato di diritto, come accaduto a Genova nel 2001, e l'eccezione che diventa regola, come a Napoli, in costante emergenza.
Ancor di più: D'Avanzo ha colto quella specificità tutta italiana che glorifica l'ingegno talentuoso e non il metodo, la furbizia e non la lealtà, l'inventiva e mai la preparazione, il miracolo e mai l'organizzazione, l'individualità e mai il collettivo.........
Ciao
Giuseppe D'Avanzo, fra i più lucidi e coraggiosi giornalisti italiani, ha individuato con molto anticipo i meccanismi utilizzati dal potere per portare alla deriva la nostra democrazia: la trasformazione del linguaggio politico in slogan pubblicitario.
Lo stravolgimento della Costituzione, la sospensione dello stato di diritto, come accaduto a Genova nel 2001, e l'eccezione che diventa regola, come a Napoli, in costante emergenza.
Ancor di più: D'Avanzo ha colto quella specificità tutta italiana che glorifica l'ingegno talentuoso e non il metodo, la furbizia e non la lealtà, l'inventiva e mai la preparazione, il miracolo e mai l'organizzazione, l'individualità e mai il collettivo.........
Ciao
mercoledì 18 aprile 2012
19 aprile 2012
Ciao amici, un saluto da Wakayama. Questa mattina andiamo a fare una leggera seduta di allenamento e a visionare l'impianto . Domani inizieranno le gare della qualificazione olimpica per la zona asiatica, parteciperanno tutti quegli atleti che non sono riusciti a qualificarsi con la coppa del mondo. Nelle specialità dove è prevista la gara a squadre (fioretto femminile e maschile, sciabola maschile e spada femminile)si potrà qualificare solo il primo della gara mentre per la sciabola femminile e la spada maschile accederanno ai giochi olimpici i primi 3 di questa gara. I campionati asiatici inizieranno il 22.
Ciao
Ciao
martedì 17 aprile 2012
18 aprile 2012
Ciao amici, un saluto dal Jiss. Questa mattina una leggera seduta in piscina, pranzo al ristorante del centro e trasferimento all'Haneda Airport; dove, assieme ad Emura San, Ikeata, Sugawara, Yoshizawa e Hirata, partiremo per Wakayama sede dei Campionati Asiatici 2012. Il resto delle ragazze resteranno a Tokyo con Seino San per rifinire il lavoro in vista della trasferta di Marsiglia.
Ciao
Ciao
lunedì 16 aprile 2012
16 aprile 2012
Ciao amici, proseguono le giornate di allenamento assieme alla nazionale australiana guidata dal Maestro Signorello; è un vero piacere lavorare con Antonio, poterci scambiare le esperienze che stiamo vivendo e vedere con quale grande professionalità, competenza e passione sta lavorando per la costruzione culturale della squadra australiana.
Ciao
Ciao
domenica 15 aprile 2012
15 aprile 2012
La morte di Piermario Morosini mi ha raggelato il sangue, è da questa mattina che provo un dolore particolare. Le immagini sono veramente drammatiche, la storia personale di questo ragazzo è difficile, una di quelle che ti fa domandare ....perchè? perchè lui?...quelle domande che forse non ha senso fare e al quale non c'è risposta, ma che ti vengono da dentro!! Ho visto filmati, ho letto articoli, ho ascoltato opinioni....credo che per una volta questa morte, così forte, dovrebbe portarci nelle commemorazioni a non applaudire(come si fa in questi anni....senza senso per me )ma ad un lungo prolungato e profondo silenzio!!! Forse solo il silenzio ci potrà far riflettere su questa morte, su tutte le tragedie che ogni giorno strappano donne , uomini, bambini alla loro vita...dovrebbe farci pensare di più su cosa sono i secondi della vita che scorrono assieme a noi, spesso non riusciamo a fermarli, non siamo neanche in grado di capire quello che stiamo facendo, come stiamo vivendo, quando finisce una giornata non sappiamo percepire cosa ci resta!!! Questa tragedia andrebbe onorata nel silenzio, niente applausi solo il silenzio totale ci permetterebbe di ascoltare i nostri respire le nostre anime. Caro ragazzo sei volato via così.....non so cosa dirti so solo che oggi è un giorno di silenzio.
Ciao
Ciao
venerdì 13 aprile 2012
13 aprile 2012
Ciao amici, un saluto da Tokyo. Da ieri abbiamo ripreso gli allenamenti schermistici. Sia nella doppia seduta di ieri che in quella do oggi abbiamo sviluppato il lavoro su assalti schermistici. Ieri doppio girone a 5 stoccate, questa mattina 4 assalti controllati a 15 stoccate, mentre questo pomeriggio abbiamo creato situazioni di rimonta o di gestione del vantaggio. Assalti a 5 stoccate con le atlete che dovevano vincere partendo da un 3a0 a favore o cercare di rimontare partendo da uno svantaggio di 3a0. Ho osservato un buon lavoro, la giusta attenzione in un clima tranquillo e di serenita'per la qualificazione raggiunta.
Domani mattina lezione, poi dal 15 ci alleneremo con le ragazze australiane del maestro Signorello fino al 18 giorno nel quale ci trasferiremo a Wakayama sede dei Campionati Asiatici del 2012.
Ciao
Domani mattina lezione, poi dal 15 ci alleneremo con le ragazze australiane del maestro Signorello fino al 18 giorno nel quale ci trasferiremo a Wakayama sede dei Campionati Asiatici del 2012.
Ciao
mercoledì 11 aprile 2012
11 aprile 2012
Se non ci fosse da piangere lacrime amare...ci sarebbe da morir dal ridere ma ....sarebbe meglio prendere i forconi!!!!!!!!!!!!!
martedì 10 aprile 2012
lunedì 9 aprile 2012
9 aprile 2012
Ciao amici, un saluto da Tokyo, le ragazze hanno finito il loro ciclo di preparazione fisica e si godono un pò di giorni liberi; giovedi riprendiamo con la scherma fino al 18 , giorno di partenza per Wakayama, sede dei campionati asiatici. Dal 15 verrà ad allenarsi con noi l'Australia, guidata dal maestro Signorello, sono felice di rivedere Ninni.
domenica 8 aprile 2012
sabato 7 aprile 2012
7 aprile 2012
Ciao amici, un saluto da Tokyo, sono soddisfatto della prova delle ragazze nella gara a squadre, hanno vinto il primo incontro contro il Brasile 45a25 poi per entrare tra le prime 8 hanno superato la Cina 39a34. Una volta entrate tra la prime 8 sono state superate dalla Polonia 45a 22 chiudendo all'8 posto. L'italia ha conquistato la medaglia d'oro, Usa, Russia, Polonia,Korea, Francia, Germania completano la Top 8.
Ciao
Ciao
mercoledì 4 aprile 2012
4 aprile 2012
Tratto da Udineseblog
L'OPINIONE - Udine città aperta di Monica Valendino
Udine è strana: brontolona e appassionata, poco presente, quasi dimessa, eppure i discorsi di tutti vertono sull'Udinese. Udine apre le sue porte a tutti: è capace di dare fiducia piena anche ai misconosciuti, ma nel frattempo è capace di prendere di mira qualcuno e di non mollarlo più finché non se ne va (e anche dopo).
I friulani sono così: qualcuno ci considera montanari, in maniera un po' offensiva, noi ci consideriamo arcigni e come il granito, ma anche allegri come il Tagliamento che nasce dal Volaja.
Pochi riescono a capirci davvero: non di certo il club e i suoi protagonisti, "forestieri" che amano la tranquillità di questa città, ma non ne riescono a carpire le sfumature. E soprattutto non mettono radici. Qualche tifoso vorrebbe fare come gli struzzi, mettere la testa sotto la sabbia e sperare che tutti i bianconeri sono affezionati al simbolo che hanno davanti piuttosto che al nome che hanno dietro. Una pia illusione. Possiamo raccontare con certezza la frase di un calciatore che ad Arta, l'anno scorso, dopo un complimento (questo sarà il tuo anno) ha risposto un po' stizzito "non credo di rimanere". Piccole storie che "dal di dentro" appaiono decisamente più tristi. A volte mi chiedo se rimanere tifosi, Peter Pan del calcio, fosse stato meglio. La risposta è che comunque si cresce e si deve guardare le cose per come sono.
Il tempo delle bandiere è finito quando è cominciato il business che a Udine è il vero fiore all'occhiello del club. Società modello si dice. Anche ieri Guidolin l'ha ribadito: "Ovunque andiamo ci fanno i complimenti. Abbiamo le squadre metropolitane che ci sono a ridosso, ma se dovesse essere Europa, quella importantissima per il terzo posto, oppure l’Europa League, io farò una festa megagalattica. Magari la farò solo io visto che ci si abitua ai successi e non ci si rende conto di tante cose"
Udine città aperta non si fa forse capire. Non bastano striscioni e qualche bicchiere di vino per far comprendere al tecnico che qui nessuno chiede la Luna: che se preferisce ballare das solo, bé avrà i suoi motivi, noi balleremo comunque assieme. Perché il bene alla squadra non c'entra con le critiche. "Se qualcuno a inizio stagione avesse detto che l’Udinese a otto partite dalla fine si sarebbe trovata a giocare per il terzo posto non so quanti ci avrebbero creduto, e io di questo lavoro sono orgoglioso". Noi per primi non avremmo scommesso su questa classifica, ma ora che siamo lì il pensiero va a chi ci ha insegnato, da friulani, a non lamentarci per ogni cosa e a guardare avanti. Zac e Zico, sempre loro esempio indissolubile di questo club, hanno tracciato la strada: "sempre guardare davanti, mai indietro, sempre porsi il massimo obiettivo, perché il blasone di una quadra non lo fa il suo passato, ma il suo presente". E il presente bianconero dice che siamo ancora lì a poter lottare.
Infastidisce il nervosismo che traspare dal tecnico, perché di rimando viene inevitabilmente rigettato su squadra e ambiente. Dire che non si riferisce ai tifosi quando dice che l'ambiente è abituato bene non significa nulla. La stampa ha il diritto di criticare, i tifosi hanno un cervello per pensare da soli se uno scrive una cazzata. Ai tempi di internet non rimbalza nulla, anzi è la gente il primo termometro della situazione. E in questo momento segna febbre.
Udine città aperta non ama troppe parole da sermone più che da conferenza stampa: "Sono sempre in discussione e quando le cose non vanno bene è giusto che la responsabilità principale sia mia, ma non ho grosse recriminazioni da farmi". Il dubbio è che o si manchi di umiltà o che ci sia una frecciata nemmeno troppo velata alla società, visto che Guidolin, siamo tutti d'accordo, più di quello che sta facendo non può fare con la rosa misera che il club gli ha messo a disposizione. Vecchio problema, ("Certi pensieri li tengo per me") sosteneva ad Arta. Oggi fa lo stesso, cercando di impugnare alibi che rischiano di diventare seducenti per i calciatori.
Guidolin ha però qualche colpa, lo dovrebbe ammettere: non aver mai provato alternative vere a un modulo che sta facendo acqua da tutte le parti nel ritorno è sintomo di ostinazione portata all'estremo. I giornalisti saranno pure ignoranti, i tifosi che dicono lo stesso anche? Udine città aperta è anche dialogo. Magari aspro, ma genuino. Non accettarlo, pensando di essere sotto tiro rende tutto più complicato.
Guidolin è l'Udinese: deve solo fare chiarezza con sé stesso e con la sua città prima di tutto. Cancellare definitivamente i sospetti che lo vedono sognare l'estero prima del previsto, perché qui la società non gli darà mai la possibilità di fare più di quanto sta facendo.
Non grandi cose, per carità: ma il calcio a Udine, come a Palermo è sogno: non si può sempre aspettare la pioggia perché si finisce col guardare una partita senza passione, senza il pensare che, chissà, prima o poi torno a fare il bagno in Piazza Primo Maggio.
Udine città aperta a tutto: ha sempre applaudito anche nelle sconfitte se i bianconeri hanno dato tutto. Applaudirà anche se quest'anno il calo diverrà crollo. Non si preoccupi Guidolin. "’Capisco che qui si fa fatica a capire la dimensione e il senso della realtà. Io guardo in faccia la realtà, noi siamo abituati bene". No la realtà la guardiamo tutti i giorni: ed è fatta di sacrifici, di soldi che non bastano, di licenziamenti, di crisi, quella vera non quella che l'Udinese sta avendo. Udine città aperta vorrebbe, forse, solo sognare un po', come ha fatto in passato. Non si chieda il mister, non si chiedano i padroni del club perché lo stadio è vuoto: la risposta la danno loro quasi quotidianamente. La realtà è questa, godetevela. Noi ce la godiamo, ma vorremmo aspirare anche a sognare, non a vincere.
Ma come si fa a farlo se dentro il club stanziano procuratori che giornalmente piazzano un giocatore di qua o di là? Come si fa a farlo se si sa già che per il bilancio chissà quanti verranno sacrificati? Come si fa ad appassionarsi quando i bilanci diventano il discorso principale per cui si prendono i complimenti? "Auguro per tutta la vita sportiva dell’Udinese che questo periodo accada tutti gli anni, ma non è avvenuto in tutte le stagioni della gestione Pozzo." Lo sappiamo, ma Udine città aperta si è emozionata anche per la promozione ad Ancona, per lo spareggio di Bologna, per una serie di partite inutili che però hanno regalato emozioni.
Quello che manca a Guidolin, oggi, è dare una speranza vera. Lasci stare il nervosismo, si lasci andare: Udine gli vuole bene, le critiche sono ovvie se perdi come a Siena o a Novara. Qui non si cercano scuse, tutti hanno visto com'è andata. Per cui basta frasi fatte anche in conferenza stampa, si guardi avanti con la lavagna rispolverata con un numero: 65. Poi quel che sarà sarà. Noi, il Friuli intero, l'applauso lo farà sempre e comunque.
L'OPINIONE - Udine città aperta di Monica Valendino
Udine è strana: brontolona e appassionata, poco presente, quasi dimessa, eppure i discorsi di tutti vertono sull'Udinese. Udine apre le sue porte a tutti: è capace di dare fiducia piena anche ai misconosciuti, ma nel frattempo è capace di prendere di mira qualcuno e di non mollarlo più finché non se ne va (e anche dopo).
I friulani sono così: qualcuno ci considera montanari, in maniera un po' offensiva, noi ci consideriamo arcigni e come il granito, ma anche allegri come il Tagliamento che nasce dal Volaja.
Pochi riescono a capirci davvero: non di certo il club e i suoi protagonisti, "forestieri" che amano la tranquillità di questa città, ma non ne riescono a carpire le sfumature. E soprattutto non mettono radici. Qualche tifoso vorrebbe fare come gli struzzi, mettere la testa sotto la sabbia e sperare che tutti i bianconeri sono affezionati al simbolo che hanno davanti piuttosto che al nome che hanno dietro. Una pia illusione. Possiamo raccontare con certezza la frase di un calciatore che ad Arta, l'anno scorso, dopo un complimento (questo sarà il tuo anno) ha risposto un po' stizzito "non credo di rimanere". Piccole storie che "dal di dentro" appaiono decisamente più tristi. A volte mi chiedo se rimanere tifosi, Peter Pan del calcio, fosse stato meglio. La risposta è che comunque si cresce e si deve guardare le cose per come sono.
Il tempo delle bandiere è finito quando è cominciato il business che a Udine è il vero fiore all'occhiello del club. Società modello si dice. Anche ieri Guidolin l'ha ribadito: "Ovunque andiamo ci fanno i complimenti. Abbiamo le squadre metropolitane che ci sono a ridosso, ma se dovesse essere Europa, quella importantissima per il terzo posto, oppure l’Europa League, io farò una festa megagalattica. Magari la farò solo io visto che ci si abitua ai successi e non ci si rende conto di tante cose"
Udine città aperta non si fa forse capire. Non bastano striscioni e qualche bicchiere di vino per far comprendere al tecnico che qui nessuno chiede la Luna: che se preferisce ballare das solo, bé avrà i suoi motivi, noi balleremo comunque assieme. Perché il bene alla squadra non c'entra con le critiche. "Se qualcuno a inizio stagione avesse detto che l’Udinese a otto partite dalla fine si sarebbe trovata a giocare per il terzo posto non so quanti ci avrebbero creduto, e io di questo lavoro sono orgoglioso". Noi per primi non avremmo scommesso su questa classifica, ma ora che siamo lì il pensiero va a chi ci ha insegnato, da friulani, a non lamentarci per ogni cosa e a guardare avanti. Zac e Zico, sempre loro esempio indissolubile di questo club, hanno tracciato la strada: "sempre guardare davanti, mai indietro, sempre porsi il massimo obiettivo, perché il blasone di una quadra non lo fa il suo passato, ma il suo presente". E il presente bianconero dice che siamo ancora lì a poter lottare.
Infastidisce il nervosismo che traspare dal tecnico, perché di rimando viene inevitabilmente rigettato su squadra e ambiente. Dire che non si riferisce ai tifosi quando dice che l'ambiente è abituato bene non significa nulla. La stampa ha il diritto di criticare, i tifosi hanno un cervello per pensare da soli se uno scrive una cazzata. Ai tempi di internet non rimbalza nulla, anzi è la gente il primo termometro della situazione. E in questo momento segna febbre.
Udine città aperta non ama troppe parole da sermone più che da conferenza stampa: "Sono sempre in discussione e quando le cose non vanno bene è giusto che la responsabilità principale sia mia, ma non ho grosse recriminazioni da farmi". Il dubbio è che o si manchi di umiltà o che ci sia una frecciata nemmeno troppo velata alla società, visto che Guidolin, siamo tutti d'accordo, più di quello che sta facendo non può fare con la rosa misera che il club gli ha messo a disposizione. Vecchio problema, ("Certi pensieri li tengo per me") sosteneva ad Arta. Oggi fa lo stesso, cercando di impugnare alibi che rischiano di diventare seducenti per i calciatori.
Guidolin ha però qualche colpa, lo dovrebbe ammettere: non aver mai provato alternative vere a un modulo che sta facendo acqua da tutte le parti nel ritorno è sintomo di ostinazione portata all'estremo. I giornalisti saranno pure ignoranti, i tifosi che dicono lo stesso anche? Udine città aperta è anche dialogo. Magari aspro, ma genuino. Non accettarlo, pensando di essere sotto tiro rende tutto più complicato.
Guidolin è l'Udinese: deve solo fare chiarezza con sé stesso e con la sua città prima di tutto. Cancellare definitivamente i sospetti che lo vedono sognare l'estero prima del previsto, perché qui la società non gli darà mai la possibilità di fare più di quanto sta facendo.
Non grandi cose, per carità: ma il calcio a Udine, come a Palermo è sogno: non si può sempre aspettare la pioggia perché si finisce col guardare una partita senza passione, senza il pensare che, chissà, prima o poi torno a fare il bagno in Piazza Primo Maggio.
Udine città aperta a tutto: ha sempre applaudito anche nelle sconfitte se i bianconeri hanno dato tutto. Applaudirà anche se quest'anno il calo diverrà crollo. Non si preoccupi Guidolin. "’Capisco che qui si fa fatica a capire la dimensione e il senso della realtà. Io guardo in faccia la realtà, noi siamo abituati bene". No la realtà la guardiamo tutti i giorni: ed è fatta di sacrifici, di soldi che non bastano, di licenziamenti, di crisi, quella vera non quella che l'Udinese sta avendo. Udine città aperta vorrebbe, forse, solo sognare un po', come ha fatto in passato. Non si chieda il mister, non si chiedano i padroni del club perché lo stadio è vuoto: la risposta la danno loro quasi quotidianamente. La realtà è questa, godetevela. Noi ce la godiamo, ma vorremmo aspirare anche a sognare, non a vincere.
Ma come si fa a farlo se dentro il club stanziano procuratori che giornalmente piazzano un giocatore di qua o di là? Come si fa a farlo se si sa già che per il bilancio chissà quanti verranno sacrificati? Come si fa ad appassionarsi quando i bilanci diventano il discorso principale per cui si prendono i complimenti? "Auguro per tutta la vita sportiva dell’Udinese che questo periodo accada tutti gli anni, ma non è avvenuto in tutte le stagioni della gestione Pozzo." Lo sappiamo, ma Udine città aperta si è emozionata anche per la promozione ad Ancona, per lo spareggio di Bologna, per una serie di partite inutili che però hanno regalato emozioni.
Quello che manca a Guidolin, oggi, è dare una speranza vera. Lasci stare il nervosismo, si lasci andare: Udine gli vuole bene, le critiche sono ovvie se perdi come a Siena o a Novara. Qui non si cercano scuse, tutti hanno visto com'è andata. Per cui basta frasi fatte anche in conferenza stampa, si guardi avanti con la lavagna rispolverata con un numero: 65. Poi quel che sarà sarà. Noi, il Friuli intero, l'applauso lo farà sempre e comunque.
4 aprile 2012
Ciao amici, complimenti alle giovani fiorettiste italiane per la strepitosa tripletta conquistata ai campionati del mondo under 20. Volpi, Mancini e Monaco hanno conquistato tutte le medaglie confermando una supremazia che dura da tantissimi anni, dalla vittoria a squadra dei mondiali di lyone del 1990 il fioretto femminile italiano è con continuità al vertice mondiale; passando per le Olimpiadi del 92, 96, 2000, 2004, 2008 il settore continua a produrre atlete e medaglie e sono certo continuerà ancora per molti anni. Grazie a talenti straordinari coltivate da grandi Maestri, allenate da grandi allenatori,supportate da dirigenti e Società, gestite da strutture federali di primissimo piano. Conosco (avendoci lavorato come ct) di più Alice e le mando i miei più vivi complimenti per aver raggiunto ciò che merita. Complimenti a tutti i loro Maestri e alle loro Società, complimenti all staff federale per il risultato raggiunto.
Ciao
Ciao
martedì 3 aprile 2012
3 aprile 2012
Ciao amici, oggi era la giornata del fioretto femminile under 20 ai mondiali di Mosca. Pessima prova delle fiorettiste nipponiche che hanno complicato la loro gara già dal girone raccogliendo poche vittorie. Non so come abbiano tirato, perchè non le ho seguite ma i risultati parlano abbastanza chiaro!! Se dopo londra resterò in Giappone la priorità passerà al settore giovanile dal quale dovremo costruire la nuova squadra del fioretto femminile. La Oshi ha fatto 3 vittorie e 3 sconfitte e poi ha perso nelle 64 dalla cinese Hung 15a6, la Kawamura ha fatto 3 vittorie e 3 sconfitte e poi nel tabellone ha perso dalla Volpi 15a10, infine la Aizawa ha vinto 3 assalti e persi 2 nel girone e poi ha perso 15a6 dalla polacca Hausmann.
Ciao
Ciao
lunedì 2 aprile 2012
2 aprile 2012
Ciao amici, un saluto da Tokyo, questa mattina abbiamo ripreso con il lavoro schermistico; io ed Emura San abbiamo diviso il gruppo per fare lezione. Sono contento dell'11 posto della Yanaoka al mondiale cadetti. Grandissimi complimenti al Maestro Oleg e al suo collaboratore Aoki per la bellissima doppietta nel fioretto maschile, oro e bronzo danno luce allo straordinario lavoro , che da anni, portano avanti nel fioretto maschile. Questa sera sarò a cena ospite a casa del Ministro dell'Ambasciata il Dott. Durante, ci sarà anche Alberto Zaccheroni,sarà un piacere rivedere l'allenatore dei Blu Samurai!!!
Ciao
Ciao
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