giovedì 25 gennaio 2018

26 Gennaio 2018

Salamaleco amici, mercoledi sera siamo rientrati a Kuwait City dalla trasferta Parigina. Sono state due settimane molto interessanti, che mi hanno consentito di conoscere meglio il gruppo di fiorettisti che mi hanno seguito. Abbiamo lavorato molto, ma molte energie sono state spese per spiegare ai singoli atleti e al gruppo come ci si comporta in giro per il mondo, quali sono le cose fondamentali da fare per iniziare a pensare di essere degli atleti e degli schermidori. La puntualita’ il rispetto delle regole, l’alimentazione, la gestione del proprio bagaglio schermistico , tutte cose ovvie che qui non lo sono e che vanno insegnate. I ragazzi kuwaitiani sono molto” distratti”, la vita che conducono non li porta ad affrontare e risolvere da soli i problemi che la normale quotidianita’ presenta loro, c’e’ sempre qualcuno che li risolve per loro!!! Quindi immaginatevi che capacita’ possono avere di affrontare e risolvere da soli le situazioni che si creano in pedana quando devono affrontare un avversario. Se a questo poi aggiungiamo la totale inesperienza internazionale della quasi totalita’ del gruppo, potrete capire in che direzione dovra’ andare il mio lavoro.
Volete un esempio? Dopo tre mesi che ho spiegato loro con quanto e che materiale schermistico dovevano portarsi a Parigi per l’allenamento e la gara, dopo che ben due volte hanno avuto la possibilita’ di andare al negozio di materiale schermistico, Ali si e’ presentato al controllo delle armi con un fioretto solo, con montata una lama non Maraging..... puo’ bastare????
Ogni singola seduta di allenamento e’ stata utile per i ragazzi per capire che cio’ che hanno fatto per anni in Kuwait, purtroppo per loro, non esiste da decenni in giro per il mondo; se a questo aggiungete, come ho detto prima, che tutti i ragazzi a parte Yasser erano alla loro prima esperienza internazionale capirete quanto sara’ grande la montagna che dovremo scalare.
Devo dire che alcune cose positive sul lavoro che stiamo facendo le ho intraviste, e di questo ne sono molto felice. Le quattro vittorie e due sconfitte( fatte con un enorme mal di schiena che lo hanno poi portato al ritiro alla fine del girone) di Yasser sono state il frutto di una buona performance. Le tre vittorie di Khaled e una parte del match dei 256 mi hanno fatto vedere alcune cose sulle quali stiamo lavorando. Il resto dei ragazzi under 20 e under 17 non sono andati, in alcuni casi, oltre ad una vittoria per girone; ma tutti erano contenti di aver potuto cimentarsi in una gara di cosi’ alto livello. Nella gara a squadre, non avendo punti nel ranking internazionale, abbiamo affrontato la Francia perdendo 45a9.
Da domani riprenderemo gli allenamenti per poi a meta’ febbraio andare al Cairo per i campionati arabi under 17 e under 20.
Massalam

2 commenti:

Paolo Cuccu ha detto...

Caro Andrea, a forza di stare in giro per il mondo evidentemente ti sei un po' perso l'evoluzione della italiaca famiglia. La descrizione della situazione diciamo di "maturità" dei ragazzi che curi non è molto diversa dalla media di qualsiasi ragazzo italiano. Tu mi dici che uno si è presentato da una gara con un fioretto non maraging, come se a me non sia mai successo. E non con uno che fa scherma da poco tempo.... Quanto all'incapacità di risolvere anche semplici problemi in quanto disabituati a farlo, beh è ne più ne meno quello che capita in qualsiasi palestra italiana. Te lo dico anche nella speranza di rincuorarti un po', vedrai che cominciando a fare gare internazionali ti renderai conto da solo che sono tutti ampiamente nella media. Armati di tanta santa pazienza, e buon lavoro!

Andrea Magro ha detto...

Ciao caro Paolo, la pazienza non mi manca e di venire qui non me lo ha ordinato il medico, quindi so bene che devo accettare molte situazioni particolari e cercare di fare il meglio possibile. Diciamo che la loro cultura sportiva e la loro mentalita’ non aiuta il mio lavoro. Un caro abbraccio