domenica 12 maggio 2013
13 maggio 2013
POVERA ITALIA....
Berlusconi si "video-assolve"
alla vigilia della requisitoria su Ruby
Oggi riprende il processo, parla la Boccassini. Intanto ieri sera Mediaset ha riscritto la storia delle serate con la minorenne. Mai citata la Tumini, che ha raccontato ai pm le scene erotiche viste ad Arcore
di PIERO COLAPRICO
- Una volta, nelle scuole di giornalismo, s'insegnava a mettere la notizia nelle prime righe. Ieri, lo speciale di Canale 5, "La guerra dei vent'anni, Ruby ultimo atto", non ha seguito quell'antico precetto, e questa scelta la dice lunga: notizie non ce n'erano, c'era invece l'autoassoluzione del Cavaliere a mezzo tv, il suo "Mai fatto sesso con Ruby", come se il processo si potesse spostare dalla sua sede e celebrare in un altro modo.
Per l'ennesima volta compare, dopo un servizio sul comizio di Brescia di sabato che mostra solo una volta la folla degli antipatizzanti, la giovane Ruby: per ascoltare le sue verità al telefono rimandiamo alle registrazioni, perché altri le hanno taciute, e la Ruby di ieri sera, tra luci soffuse, trucco perfetto, voce impostata, è davvero un'altra persona. Le prime dolci domande riguardano i suoi lavori e l'infanzia, ci vuole tempo perché si arrivi alla prostituzione: "Mai, era contro quello in cui credevo". E sui rapporti sessuali con Silvio Berlusconi: "Mai avuti". Tutto questo, però, c'è già nei verbali della minorenne Karima El Mahroug, firmati da lei nell'ormai lontana estate 2010. Dunque dov'è la notizia? Viene più facile chiedere: quante sono le omissioni di queste ricostruzioni?
C'è un semplice messaggino che Ruby manda a Nicole Minetti poco dopo le sue deposizioni: "Amorino ti prego mi manderesti per messaggio il numero di Spinelli o di Gesu cristo capisci a me :) ho bisogno, ho cambiato scheda e il loro numero lo perso!!". Gesù, ovviamente, è per Ruby Berlusconi. E per spiegare un po' meglio che razza di piatto sia stato servito ai telespettatori ieri sera, ecco Elisa Toti. Per la tv dell'imputato narra di "una cena al piano di sotto e basta". In realtà, nell'aula del processo - che i giornalisti hanno seguito - Toti, fedelissima di Arcore, aggiunge che nella sala del bunga bunga le ragazze si spogliavano "rimanendo in intimo, cioè reggiseno e mutande, ma "carino"".
Questa parte, così importante, è sparita. Infatti parlano la parlamentare e segretaria di Berlusconi Maria Rosaria Rossi, parlano camerieri ancora in servizio ad Arcore, parlano ragazze che sono attualmente stipendiate da Berlusconi e parla anche Carlo Rossella, il quale non ha "l'impressione - dice - che si sia andati oltre un rapporto gioviale". Ma sparisce, guarda caso, Melania Tumini, due lauree, che Nicole Minetti invitò il 19 settembre a una festa, avvisandola che avrebbe trovato "disperate delle favelas e zoccole". La signora Tumini racconta che già tra un piatto e l'altro, a cena, "partirono dei trenini" con le ragazze che "iniziarono a scoprire i seni ed il fondoschiena". Ricorda quanto Berlusconi gioisse, finché qualcuno disse "scendiamo al bunga bunga" e in questa seconda fase Nicole Minetti rimase in coulotte e camicia da uomo, si spostò dal palo della dance per farsi toccare "lascivamente" da Berlusconi, con "baci ... palpeggiamenti sul sedere e sul seno". Anche le altre ragazze mimavano anche "contatti omosessuali" e Carlo Rossella, ricorda Melania Tumini, c'era. Avrà dimenticato? Chissà.
Dal Tg 5 spiegano che altre ragazze smentiscono queste versioni, ma il problema è che sono le intercettazioni telefoniche ad aiutare a capire chi mente e chi dice il vero. Per esempio, ancora un sms. Due ragazze si dicono in quale modo conviene attrarre Berlusconi: "Domani se è aperto vado in un sexy shop e prendo un po' di cose.. Per me e te, più troie siamo più bene ci vorrà". Oppure, altre due criticano un'amica: l'hai vista "con quel corpetto e il reggicalze, come mi ero vestita io...". Spesso si parla di compensi, e di quella ragazza che "voleva dormire con lui per spillargli qualcosa la mattina".
Nello speciale Silvio Berlusconi parla moltissimo, quasi si commuove spiegando quanto sia stato buono con Ruby, ma a chi parla? Ai suoi elettori, su lui dice che si è "favoleggiato" e "ironizzato", ripete il disco rotto della storia tragica di Ruby, e qui e là, da parte dei cronisti Mediaset, si criticano le "domande morbose del pubblico ministero" Antonio Sangermano. È come se non sapessero che le udienze vengono registrate e trascritte. È tutto nero su bianco, quello che è accaduto al processo, compresa la parte delle telefonate del presidente del Consiglio per far liberare Ruby, minorenne marocchina spacciata per nipote di Moubarak: nei rapporti di polizia spariscono sia il nome di Berlusconi, sia quello del presidente egiziano, e resta solo quello della povera Minetti. La quale, al telefono, di Silvio parlava così: "È soltanto un pezzo di merda. Perché lui m'ha tirato nei casini (...) Io sono una brava persona e posso prendere qualche multa (...) ma di lì ad arrivare a commettere un reato, ti assicuro che c'è di mezzo un mare. Quindi, io gli ho parato il culo, perché la verità è che gli ho parato... e gli sto parando il culo". E non è la sola, pare. Oggi la requisitoria di Ilda Boccassini è davvero tutta da ascoltare, se possibile in diretta: prima che sia taroccata dai media in un altro speciale-flop.
(13 maggio 2013)
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