sabato 16 marzo 2013
16 marzo 2013
GAZZETTA DELLO SPORT CALCIO ADEBAYOR È UN ALTRO CASO RAZZISTA. FRIEDEL: "DISGUSTATO"
Milano, 15 marzo 2013
Nel ritorno degli ottavi di Europa League tra Inter eTottenham insulti rivolti all'attaccante degli Spurs. Il portiere degli inglesi: "È un fenomeno mondiale che coinvolge gente molto ignorante". Villas Boas: "I cori erano si sentivano benissimo". Wenger: "Problema ricorrente in Italia"
Il duello tra Emmanuel Adebayor e Cristian Chivu.
Se l'Inter dà una bella lezione al Tottenham quanto a spirito nell'affrontare l'impresa qualificazione, altrettanto non si può dire della curva nerazzura, o almeno di una parte di essa, incivile nei riguardi di Emmanuel Adebayor. Durante gli ottavi di ritorno a San Siro tra la squadra di Stramaccioni e quella di Villas Boas, sono partiti cori razzisti e ululati all'indirizzo dell'attaccante togolese. A più riprese, e in particolare al termine del primo tempo, Adebayor è stato offeso dal pubblico e il Tottenham si è indignato. "I cori si sentivano benissimo. E non è la prima volta", ha detto alla fine del match il tecnico degli Spurs André Villas Boas.
"GENTE IGNORANTE" — Anche Brad Friedel, portiere degli inglesi, è interventuo dicendosi "disgustato" da un comportamento simile. "L'Uefa può continuare ad organizzare campagne e iniziative in merito, ma finché certi comportamenti non verranno insegnati nelle scuole in certi paesi non cambierà mai nulla - ha dichiarato al "Sun" - Mia moglie è delle Barbados, vivo il razzismo da vicino. È un fenomeno mondiale che coinvolge gente molto ignorante".
SANZIONI INSUFFICIENTI — Il delegato FARE (Football Against Racism in Europe) ha riportato all'arbitro Bebek i cori contro Adebayor e per l'Inter dovrebbe scattare il deferimento Uefa e la successiva multa: "Ma non sono sanzioni sufficienti - denuncia Piara Powar, direttore esecutivo di FARE - Tutte le partite degli Spurs in Italia in questa stagione sono state classificate a rischio razzismo da noi. Credo che il calcio italiano stia attraverso una mini-crisi, forse perchè la società italiana solo ora si sta confrontando con la propria diversità".
WENGER — Anche Arsene Wenger interviene su una questione che non può essere più trascurata in Italia: "Il razzismo sembra essere un problema ricorrente in Italia quando le squadre inglesi giocano lì e non è accettabile - denuncia il manager dell'Arsenal - Se penso a quando giocavo io, ad oggi abbiamo fatto grandi progressi ma c'è ancora del lavoro da fare e c'è sempre la possibilità di ricadute".
I PRECEDENTI — Boateng e il Milan che abbandona il campo nell'amichevole di Busto Arsizio, le banane all'indirizzo di Balotelli nel derby, la Lazio costretta a giocare a porte chiuse in Europa League per i cori razzisti nella gara col Burussia Moenchengladbach, la finale di Coppa Italia Primavera tra Juventus-Napoli a ritmo di "Vesuvio lavali col fuoco". Sono questi solo alcuni degli episodi da non dimenticare in questa stagione, che dimostrano come una bella fetta di italiani non abbia ancora imparato che cosa significhi vivere
Purtroppo cari amici in Italia il razzismo e' ancora molto lontano dall'essere sconfitto, ignoranza ed omerta' lo proteggono!!! Ogni caso dovrebbe essere denunciato con forza e punito in maniera esemplare!!!!
Ciao
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