domenica 24 febbraio 2013
24 febbraio 2013
Le famiglie dei magistrati ringraziano Berlusconi
di Beppe Giulietti
L’ex datore di lavoro del mafioso Mangano ha ritenuto di violare la giornata del silenzio elettorale per far sapere agli amici degli amici che: “Certa magistratura è peggio della mafia“,ovviamente si riferiva proprio a quei pm che indagano su corruzione, mafie e camorre.
Per questo vergognoso sport elettorale finalizzato alla conquista di qualche voto in più lo ringraziano, tra le tante, le famiglie di:
Agostino Pianta, magistrato ammazzato il 17 marzo 1969.
Pietro Scaglione, ucciso con l’agente Antonio Lorusso, il 5 maggio 1971.
Francesco Ferlaino stroncato il 3 luglio 1975.
Francesco Coco eliminato l’8 Giugno del 1976 con gli agenti di scorta Giovanni Saponara e Antioco Diana.
Cesare Terranova colpito dai mafiosi il 25 settembre del 1979 con Lenin Mancuso.
Mario Amato, 23 gennaio del 1980.
Gaetano Costa, 6 agosto del 1980
26 gennaio del 1980 Giangiacomo Ciaccio Montalto e Bruno Caccia.
29 luglio del 1983 Rocco Chinnici con gli agenti Mario Trapani, e Salvatore Bartillotta.
14 settembre 1988 Alberto Giacomelli.
25 settembre Antonio Gaeta e il figlio Stefano.
21 settembre 1990 Rosario Livatino.
9 agosto 1991 Antonio Scopelliti.
22 maggio 1992 Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo, e gli agenti Vito Schifani, Rocco Dicilo e Antonio Mortinaro.
19 luglio 1992 Paolo Borsellino con la sua scorta: Emanuela Lisi, Vincenzo Limuli, Walter Cosina, Claudio Traina.
Un elenco sicuramente incompleto (un grazie a Gerardo Mazziotti per la sua ricerca), ma sufficiente a far capire la gravità di parole che hanno il peso di proiettili.
Speriamo solo che sia stata l’ultima esibizione del più pericoloso molestatore della Costituzione.
Con
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1 commento:
Salve, un caro saluto (anche se non ci conosciamo), sono il curatore del sito web del Club Scherma Osimo. Volevo esprimerle la vicinanza alle idee da Lei espresse in questo articolo. Purtroppo alla luce degli ultimi risultati elettorali il corruttore n. 1 è sempre sulla breccia. Vorrei che gli italiani vedessero le nostre cose con gli occhi dei cittadini esteri (gestisco per la mia scuola i progetti di scambio europei e so che un personaggio così non sopravviverebbe a lungo in un altro paese che non fosse il nostro). Passando al nostro amato sport le auguro una buona permanenza in Giappone, sperando che il cambio di guardia da noi, non ci faccia rimpiangere i successi passati.
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