sabato 31 dicembre 2011
31 dicembre 2011
Cara Claudia, caro Simone grazie di cuore, siete due persone speciali . Vi voglio bene.
Un abbraccio
Un abbraccio
lunedì 26 dicembre 2011
26 dicembre 2011
Da: IL FATTOQUOTIDIANO, Marco Travaglio
Giorgio Bocca, l’ultimo dei grandi
Quando muore un grandissimo, come Giorgio Bocca, che se n’è andato oggi, giorno di Natale, a 91 anni, tutte le parole sono inutili tranne le sue. Ricordiamoci com’era, che cosa diceva, che cosa scriveva e soprattutto come scriveva. Acquistiamo i suoi libri, leggiamoli. Io vorrei ricordarlo con l’intervista che gli feci per il Fatto Quotidiano nel febbraio 2010, in occasione dell’uscita del suo penultimo libro, Annus Horribilis.
Giorgio Bocca, lei ha appena scritto Annus Horribilis (Feltrinelli): ma si riferiva al 2009. Il 2010 si annuncia ancora più horribilis…
Vedremo. Il 2009 mi è sembrato il più orribile per una tendenza irresistibile alla democrazia autoritaria. Più Berlusconi ne combinava di cotte e di crude, più i sondaggi lo premiavano. Ora, con questi ultimi scandali, la gente potrebbe cominciare a stancarsi e capire qualcosa.
Quindi c’è speranza?
Non esageriamo. Qualche barlume. E’ come all’inizio della guerra partigiana, ma allora ero giovane e forte dunque fiducioso. Ora sono vecchio e fragile, mi è più difficile essere ottimista. La cecità degli italiani mi ricorda la Germania all’ascesa di Hitler: tutti potevano vedere che tipo era, Hitler, eppure i tedeschi, e anche gli europei, gli cascarono tra le braccia come trascinati da un vento ineluttabile.
Che cosa la spaventa di più?
Il muro di gomma. Succedono cose terribili, o terribilmente ridicole, e nessuno reagisce. Lanci allarmi, provocazioni anche forti, e non risponde nessuno. Come dicono i giudici dello scandalo Bertolaso? “Sistema gelatinoso”. Ecco, è tutto gelatinoso. Non resta che sperare, come sempre nella nostra storia, in qualche minoranza coraggiosa che cambi la storia.
Che cosa la colpisce di più negli ultimi scandali?
La loro incomprensibilità. Leggo la confessione di questo consigliere comunale di Milano beccato con la tangente in mano: ‘Mi sono rovinato per 5 mila euro’.O è un pazzo incapace di ragionare, o faceva sempre così. Almeno Berlusconi ha le sue giustificazioni: è ricco sfondato, ha ville dappertutto. Almeno Tangentopoli era un sistema di corruzione che portava almeno una parte dei soldi ai partiti: una logica, sia pure perversa e criminale, c’era. Ma qui i partiti non ci sono più. E questi si vendono in cambio di qualche massaggiatrice, di qualche viaggio gratis, di pochi spiccioli… La corruzione dilaga a tal punto che c’è gente che ruba senza nemmeno sapere il perché.
Anche Tangentopoli, 18 anni fa, partì da una mazzettina di 7 milioni a Mario Chiesa.
Andai a intervistare Borrelli e gli domandai perché i magistrati fossero riusciti a scardinare il sistema così tardi. Mi rispose che la magistratura in Italia riesce a incidere nel profondo solo quando nella società c’è un grande allarme, quando si accende una grande luce. Oggi la luce non si accende, non ancora. Ce ne sarebbero tutti i presupposti, la corruzione ci costa decine di miliardi all’anno, siamo in fondo alle classifiche di tutti gli indicatori civili, scavalcati anche da metà del Terzo Mondo, eppure tutto va ben madama la marchesa.
Possibile che, in Italia, le classi dirigenti non riescano a smettere di rubare?
Quando esplose Tangentopoli, a costo di essere frainteso, dissi che i gerarchi fascisti rubavano molto meno dei democristiani e dei socialisti. Arrivai a elogiare i “barbari” della Lega che ce li avevano tolti dai piedi. Ora questi rubano ancor più della Dc e del Psi. E lo fanno alla luce del sole, con trucchetti da ciarlatani: invitiamo i capi del mondo al G8 e buttiamo centinaia di milioni. Ma non possono farsi una telefonata, i capi del mondo?
Paolo Mieli dice che sta per saltare il tappo, come nel ’92.
Eh eh, Mieli è un mielista, furbo ma intelligente. Siamo in attesa della grande luce di Borrelli. Forse Berlusconi finirà per stancare, ma siamo ancora all’accecamento della morale: quegli imprenditori che si fregano le mani per il terremoto dicono che la febbre del denaro è ancora alta. E’ come nella Bibbia: Mosè che scende dal Sinai con le tavole della legge e trova gli ebrei che festeggiano attorno al vitello d’oro. Noi li abbiamo superati.
Che idea si è fatto di Bertolaso?
Non credo che abbia rubato di suo, ma che abbia lasciato rubare gli altri. Quando si vuol fare tutto in fretta, si aboliscono i controlli e succede di tutto. L’ha perduto la vanità: si credeva Superman, uno che va a dare lezioni agli americani… Non era difficile capire cosa succedeva. Se gli italiani fossero raziocinanti gli avrebbero impedito di buttare i soldi in tante opere inutili.
Forse, con più informazione e più opposizione, sarebbe più facile ribellarsi.
La cosa più deprimente è la lettura dei giornali, per non parlare della televisione. La nostra democrazia diventa autoritaria anche perché ci sono giornalisti comprati con prebende e privilegi, ma soprattutto terrorizzati. Incontro colleghi, si finisce per parlare di quel che combina Berlusconi, e quelli cambiano subito discorso. Se diventi nemico, sei segnato. Tu ce l’hai spesso col Corriere: credo che la carta stampata sia rimasta democratica, ma ha paura di lui. Si inventa di tutto, pur di parlar d’altro: chiamano ‘terzismo’ il doppiogiochismo. Dicono persino che, a parlar male di Berlusconi, si fa il suo gioco. Ma a chi la danno a bere?
Lei guarda molta televisione?
Sì, ho il gusto dell’orrido. E’ una galleria di mostri. Non riesco a levarmi l’incubo di Feltri, Belpietro, quel Sallusti… E le facce di Ghedini, di Brunetta… Quando li critichi, ti rispondono che sei un vecchio arteriosclerotico. Ma come si fa a diventare così?
La beatificazione di Craxi, i dossier su Di Pietro e ora l’immunità parlamentare d’accordo col Pd.
Beh, è tutto collegato. E’ la complicità fra colpevoli delle due parti. Di Pietro lo attaccano perché ha il merito di essere l’unica opposizione. Craxi piace tanto a questa destra e a questa sinistra per due motivi: intanto perché era un corrotto, e poi perché, con l’idea della Repubblica presidenziale, ha dato un’ideologia alla democrazia autoritaria che questi selvaggi di oggi inseguono ma non riescono nemmeno a teorizzare. Questa democrazia malata la dobbiamo pure a questa sinistra alla D’Alema che collabora da 15 anni con Berlusconi. Hanno capito che, se non partecipano in qualche modo alla sua greppia, non campano più.
Dicono che non bisogna attaccarlo, che i problemi sono altri.
E quando ne parlano, degli altri problemi?Allora almeno parlino male di un aspirante tiranno, no? Prima avevamo i Bobbio, i Foa, ora che fine han fatto gli intellettuali di sinistra? Possibile che non nascano più persone intelligenti?
Violante si spende molto per l’immunità parlamentare, dice che la magistratura non deve scalare il trono del principe.
Perché lo fa? Boh, vorrà fare carriera anche lui. Che personaggio viscido, non lo sopporto.
Il presidente Napolitano non le pare troppo condiscendente?
Va considerato nella sua biografia. E’ sempre stato un comunista prudente. Vuole durare, e non so se sia un bene o no. Ogni tanto tira un colpetto, ma chiedergli di fare l’eroe è troppo.
Che speranza abbiamo?
Che la gente si accorga del suicidio di farsi governare da uno abilissimo a fare soldi: quello i soldi, invece di darteli, te li porta via. Che gli italiani si vergognino almeno per le sue cadute di stile, tipo gli sghignazzi sulle belle ragazze mentre parla del dramma degli immigrati col presidente albanese. Che capiscano come un minimo di decenza e legalità è meglio di questa anarchia lurida. Non dico la virtù, l’onestà: un po’ di normalità e di civiltà. L’unica bella notizia degli ultimi anni è il Popolo viola, spero che le prossime manifestazioni siano ancora più massicce e visibili. Se si ribellano i ragazzi, non tutto è perduto.
Giorgio Bocca, l’ultimo dei grandi
Quando muore un grandissimo, come Giorgio Bocca, che se n’è andato oggi, giorno di Natale, a 91 anni, tutte le parole sono inutili tranne le sue. Ricordiamoci com’era, che cosa diceva, che cosa scriveva e soprattutto come scriveva. Acquistiamo i suoi libri, leggiamoli. Io vorrei ricordarlo con l’intervista che gli feci per il Fatto Quotidiano nel febbraio 2010, in occasione dell’uscita del suo penultimo libro, Annus Horribilis.
Giorgio Bocca, lei ha appena scritto Annus Horribilis (Feltrinelli): ma si riferiva al 2009. Il 2010 si annuncia ancora più horribilis…
Vedremo. Il 2009 mi è sembrato il più orribile per una tendenza irresistibile alla democrazia autoritaria. Più Berlusconi ne combinava di cotte e di crude, più i sondaggi lo premiavano. Ora, con questi ultimi scandali, la gente potrebbe cominciare a stancarsi e capire qualcosa.
Quindi c’è speranza?
Non esageriamo. Qualche barlume. E’ come all’inizio della guerra partigiana, ma allora ero giovane e forte dunque fiducioso. Ora sono vecchio e fragile, mi è più difficile essere ottimista. La cecità degli italiani mi ricorda la Germania all’ascesa di Hitler: tutti potevano vedere che tipo era, Hitler, eppure i tedeschi, e anche gli europei, gli cascarono tra le braccia come trascinati da un vento ineluttabile.
Che cosa la spaventa di più?
Il muro di gomma. Succedono cose terribili, o terribilmente ridicole, e nessuno reagisce. Lanci allarmi, provocazioni anche forti, e non risponde nessuno. Come dicono i giudici dello scandalo Bertolaso? “Sistema gelatinoso”. Ecco, è tutto gelatinoso. Non resta che sperare, come sempre nella nostra storia, in qualche minoranza coraggiosa che cambi la storia.
Che cosa la colpisce di più negli ultimi scandali?
La loro incomprensibilità. Leggo la confessione di questo consigliere comunale di Milano beccato con la tangente in mano: ‘Mi sono rovinato per 5 mila euro’.O è un pazzo incapace di ragionare, o faceva sempre così. Almeno Berlusconi ha le sue giustificazioni: è ricco sfondato, ha ville dappertutto. Almeno Tangentopoli era un sistema di corruzione che portava almeno una parte dei soldi ai partiti: una logica, sia pure perversa e criminale, c’era. Ma qui i partiti non ci sono più. E questi si vendono in cambio di qualche massaggiatrice, di qualche viaggio gratis, di pochi spiccioli… La corruzione dilaga a tal punto che c’è gente che ruba senza nemmeno sapere il perché.
Anche Tangentopoli, 18 anni fa, partì da una mazzettina di 7 milioni a Mario Chiesa.
Andai a intervistare Borrelli e gli domandai perché i magistrati fossero riusciti a scardinare il sistema così tardi. Mi rispose che la magistratura in Italia riesce a incidere nel profondo solo quando nella società c’è un grande allarme, quando si accende una grande luce. Oggi la luce non si accende, non ancora. Ce ne sarebbero tutti i presupposti, la corruzione ci costa decine di miliardi all’anno, siamo in fondo alle classifiche di tutti gli indicatori civili, scavalcati anche da metà del Terzo Mondo, eppure tutto va ben madama la marchesa.
Possibile che, in Italia, le classi dirigenti non riescano a smettere di rubare?
Quando esplose Tangentopoli, a costo di essere frainteso, dissi che i gerarchi fascisti rubavano molto meno dei democristiani e dei socialisti. Arrivai a elogiare i “barbari” della Lega che ce li avevano tolti dai piedi. Ora questi rubano ancor più della Dc e del Psi. E lo fanno alla luce del sole, con trucchetti da ciarlatani: invitiamo i capi del mondo al G8 e buttiamo centinaia di milioni. Ma non possono farsi una telefonata, i capi del mondo?
Paolo Mieli dice che sta per saltare il tappo, come nel ’92.
Eh eh, Mieli è un mielista, furbo ma intelligente. Siamo in attesa della grande luce di Borrelli. Forse Berlusconi finirà per stancare, ma siamo ancora all’accecamento della morale: quegli imprenditori che si fregano le mani per il terremoto dicono che la febbre del denaro è ancora alta. E’ come nella Bibbia: Mosè che scende dal Sinai con le tavole della legge e trova gli ebrei che festeggiano attorno al vitello d’oro. Noi li abbiamo superati.
Che idea si è fatto di Bertolaso?
Non credo che abbia rubato di suo, ma che abbia lasciato rubare gli altri. Quando si vuol fare tutto in fretta, si aboliscono i controlli e succede di tutto. L’ha perduto la vanità: si credeva Superman, uno che va a dare lezioni agli americani… Non era difficile capire cosa succedeva. Se gli italiani fossero raziocinanti gli avrebbero impedito di buttare i soldi in tante opere inutili.
Forse, con più informazione e più opposizione, sarebbe più facile ribellarsi.
La cosa più deprimente è la lettura dei giornali, per non parlare della televisione. La nostra democrazia diventa autoritaria anche perché ci sono giornalisti comprati con prebende e privilegi, ma soprattutto terrorizzati. Incontro colleghi, si finisce per parlare di quel che combina Berlusconi, e quelli cambiano subito discorso. Se diventi nemico, sei segnato. Tu ce l’hai spesso col Corriere: credo che la carta stampata sia rimasta democratica, ma ha paura di lui. Si inventa di tutto, pur di parlar d’altro: chiamano ‘terzismo’ il doppiogiochismo. Dicono persino che, a parlar male di Berlusconi, si fa il suo gioco. Ma a chi la danno a bere?
Lei guarda molta televisione?
Sì, ho il gusto dell’orrido. E’ una galleria di mostri. Non riesco a levarmi l’incubo di Feltri, Belpietro, quel Sallusti… E le facce di Ghedini, di Brunetta… Quando li critichi, ti rispondono che sei un vecchio arteriosclerotico. Ma come si fa a diventare così?
La beatificazione di Craxi, i dossier su Di Pietro e ora l’immunità parlamentare d’accordo col Pd.
Beh, è tutto collegato. E’ la complicità fra colpevoli delle due parti. Di Pietro lo attaccano perché ha il merito di essere l’unica opposizione. Craxi piace tanto a questa destra e a questa sinistra per due motivi: intanto perché era un corrotto, e poi perché, con l’idea della Repubblica presidenziale, ha dato un’ideologia alla democrazia autoritaria che questi selvaggi di oggi inseguono ma non riescono nemmeno a teorizzare. Questa democrazia malata la dobbiamo pure a questa sinistra alla D’Alema che collabora da 15 anni con Berlusconi. Hanno capito che, se non partecipano in qualche modo alla sua greppia, non campano più.
Dicono che non bisogna attaccarlo, che i problemi sono altri.
E quando ne parlano, degli altri problemi?Allora almeno parlino male di un aspirante tiranno, no? Prima avevamo i Bobbio, i Foa, ora che fine han fatto gli intellettuali di sinistra? Possibile che non nascano più persone intelligenti?
Violante si spende molto per l’immunità parlamentare, dice che la magistratura non deve scalare il trono del principe.
Perché lo fa? Boh, vorrà fare carriera anche lui. Che personaggio viscido, non lo sopporto.
Il presidente Napolitano non le pare troppo condiscendente?
Va considerato nella sua biografia. E’ sempre stato un comunista prudente. Vuole durare, e non so se sia un bene o no. Ogni tanto tira un colpetto, ma chiedergli di fare l’eroe è troppo.
Che speranza abbiamo?
Che la gente si accorga del suicidio di farsi governare da uno abilissimo a fare soldi: quello i soldi, invece di darteli, te li porta via. Che gli italiani si vergognino almeno per le sue cadute di stile, tipo gli sghignazzi sulle belle ragazze mentre parla del dramma degli immigrati col presidente albanese. Che capiscano come un minimo di decenza e legalità è meglio di questa anarchia lurida. Non dico la virtù, l’onestà: un po’ di normalità e di civiltà. L’unica bella notizia degli ultimi anni è il Popolo viola, spero che le prossime manifestazioni siano ancora più massicce e visibili. Se si ribellano i ragazzi, non tutto è perduto.
sabato 24 dicembre 2011
giovedì 22 dicembre 2011
22 dicembre 2011
Ciao amici, un saluto da Pignano. Una gioia immensa questa vacanza nel mio Friuli. Mi godo ogni istante, ogni panorama, ogni profumo di questi giorni.Vivere accanto ai miei affetti, vivere per un pò di giorni qua mi sta dando una gioia e una carica enorme. Vi devo confessare che allo stesso tempo mi manca il mio lavoro, mi mancano le ragazze e Tokyo; credo che il legame con la mia terra e la gioia e la serenità che ho trovato in Giappone mi rendano un uomo fortunato e felice.
Vi auguro un sereno Natale e un 2012 in salute.
Mandi
Vi auguro un sereno Natale e un 2012 in salute.
Mandi
venerdì 16 dicembre 2011
giovedì 15 dicembre 2011
16 dicembre 2011
Ciao amici, un saluto da Tokyo. Ultima giornata di allenamento per me e domani rientro a Pignano. Al mattino le ragazze hanno svolto una seduta di preparazione atletica, al pomeriggio lezione e assalti liberi a 15 stoccate. Sono veramente felice di rientrare a casa per le feste natalizie, sento l'emozione crescere dentro di me; so che questa notte faro' fatica a dormire e vorrei che la notte volasse via veloce!!!!
Mandi
Mandi
mercoledì 14 dicembre 2011
14 dicembre 2011
Ciao amici, la cosa drammatica è che in Italia la verità la dicono ....i comici!!!!!
martedì 13 dicembre 2011
14 dicembre
Ciao amici, lunedi abbiamo svolto preparazione fisica al mattino mentre il pomeriggio le ragazze hanno fatto un girone a 5 stoccate (15 atlete): martedi sempre preparazione al mattino e il pomeriggio lezione e assalti liberi a 15 stoccate. Oggi, dopo la seduta fisica di questa mattina le ragazze faranno un'oretta di gambe scherma e poi tutti in piscina a rilassare la muscolatura con del nuoto leggero, un po' di apnea e poi vasche di acqua fredda , acqua calda e idromassaggio. Domani ripeteremo il programma di lunedi e venerdi quello di martedi, poi week end libero di meritato riposo per le ragazze. Sabato rientro in Italia per le festivita' natalizie, le ragazze proseguiranno l'allenamento fino al 28 poi avranno libero fino al 4 di gennaio quando riprenderemo gli allenamenti.
Ciao
Ciao
13 dicembre 2011
13 dicembre...Santa Lucia, uno dei ricordi più belli della mia infanzia in Viale Ledra, uno dei ricordi più forti legati a quell'età e ai miei genitori. Mi ricordo come fosse adesso l'eccitazione del dopo cena, nella mia cameretta ad aspettare di addormentarmi ma con le orecchie tese a sentire se arrivava Santa Lucia...mi ricordo quando il sonno aveva la meglio ma di colpo la mattina mi svegliavo e schizzavo fuori, correvo lungo il corridoio e sotto lo specchio trovavo tutti i regali, una gioia immensa una felicità incontenibile associata al mistero di Santa Lucia che non ero riuscito a vedere.....che notte incredibile, quella notte che ho sentito un rumore e con il cuore in gola ho lentamente aperto la porta e con mio grande stupore ho visto i miei genitori con tutti i pacchi...non capivo!!!??? Mi ricordo di essere tornato a letto con un misto di stupore e delusione e la mattina dopo l'apertura pacchi era sempre stata bella, ma qualcosa dentro di me era cambiato....una favola era finita !!!
Ciao amici e buona Santa Lucia
Ciao amici e buona Santa Lucia
lunedì 12 dicembre 2011
12 dicembre 2011
Ha ragione Santoro quando dice che il futuro è come il passato. Intanto i Calle 13 cantano:
Tú no puedes comprar al viento,
Tú no puedes comprar al sol
Tú no puedes comprar la lluvia,
Tú no puedes comprar al calor.
Tú no puedes comprar las nubes,
Tú no puedes comprar los colores
Tù no puedes comprar mi alegria
Tú no puedes comprar mis dolores.
Nessuno potrà comprare le nostre vite e la nostra dignità!
domenica 11 dicembre 2011
sabato 10 dicembre 2011
11 dicembre 2011
Ciao amici, ieri sera abbiamo passato una bellissima serata per festeggiare il compleanno della Ikeata. Siamo stati a mangiare in un piccolo ristorante italiano a Itabashi.Con Kanae , la festeggiata, sono venute Kyomi, Shio, Chie e Yuki.L'atmosfera era serena ed allegra: Kanae e' stata molto felice per la cena che le ragazze hanno organizzato e per i regali ricevuti. Al momento della torta tutti i camerieri hanno intonato una canzone giapponese per festeggire il compleaano e tutto il ristorante si e' associato. Un gruppo di persone, poi abbiamo scoperto essere un coro di cantanti , capita l'atmosfera si sono offerti di festeggiare Kanae e ci hanno deliziato con delle canzoni, vi assicuro che le voci erano meravigliose. Insomma una bella cena, una serata speciale, ma la cosa che mi ha colpito molto mentre passeggiavo sulla strada del rientro a casa e' la grande serenita', la leggerezza che sento quando vivo in mezzo a queste persone. Mi fanno stare bene, mi fanno sentire uno di loro: hanno un modo di interpretare la vita e le cose in maniera molto diversa da noi; sono molto riservati , timidi,alle volte in maniera quasi incomprensibile per noi,ma semplici, gentili ed educati allo stesso momento. Oramai sono quasi due anni che vivo qui; a modo mio,la barriera linguistica e' stata superata per quanto riguarda i rapporti interpersonali e vi devo dire che vivo felice sia dal punto di vista umano che professionale.mi manca la famiglia ma sogno di colmare questa lacuna....non da poco.
Auguri Kanae !!!!!
Auguri Kanae !!!!!
venerdì 9 dicembre 2011
giovedì 8 dicembre 2011
8 dicembre 2011
Ciao amici, oggi è stata una piacevolissima dura giornata di allenamento.Al mattina preparazione fisica, al pomeriggio lezione ed assalti a 5 stoccate. Ho fatto 8 lezioni , alla fine ero proprio cotto, ma contento per il lavoro che stiamo facendo; spero che tutto questo possa emergere durante le gare e dare soddisfazione alle ragazze, che si stanno impegnando tantissimo.
Ciao
Ciao
8 dicembre 2011
Ci chiedete sacrifici? Ci chiedete di pagare più tasse? lo faremo ma dopo aver preteso che tutta questa gente vada a casa!!! Ma come possono i cittadini italiani sopportare tutto questo???!!!
martedì 6 dicembre 2011
lunedì 5 dicembre 2011
5 dicembre 2011
Ciao Simone, caro Maestro Cappelletto, complimenti per il titolo conseguito, per il bel lavoro che stai facendo, per i risultati che i tuoi bambini stanno raccogliendo, complimenti per l'amore che hai per la scherma, per la tua voglia di apprendere e di crescere. Sono pochi quelli che vogliono e possono andare in giro per aggiornarsi; tutto questo ti sta ritornando; le esperienze che hai fatto l'anno scorso le stai riportando nel tuo lavoro e questo è molto bello. Se altri non capiscono, non starci male, vai avanti per la tua strada, tu vuoi fare questo nella vita e giustamente da professionista vuoi aggiornarti...ma non tutti possono capire!!!! Continua così, giorno dopo giorno a nutriti dell'amore per questo sport e della voglia di imparare, se farai così sarai felice e i tuoi bambini si appassioneranno a questo sport.
Sono felice di aver vissuto anni indeminticabili sulle pedane assieme a te.
Mandi Simo .
Sono felice di aver vissuto anni indeminticabili sulle pedane assieme a te.
Mandi Simo .
5 dicembre 2011
Ciao amici, dopo la seduta mattutina di preparazione(yo yo test), questo pomeriggio abbiamo iniziato con gli assalti. Dopo tre settimane di preparazione fisica intervallata alle lezioni, oggi le ragazze hanno iniziato a incrociare le lame;per un ora abbiamo fatto assalti da 3 minuti senza stop, con 4 minuti di pausa; senza contare le stoccate, anche domani ripeteremo lo stesso tipo di allenamento.
Ciao
Ciao
domenica 4 dicembre 2011
4 dicembre 2011
Ciao amici, per festeggiare il successo dell'Udinese a Milano e il primo posto in classifica ho voluto postare questo bellissimo articolo firmato dalla redazione di Udinese blog.Un articolo che condivido in pieno e che, secondo me, centra in pieno il momento della squadra e della società.
FUARCE UDIN
UDINESE - Il grande passo
Scritto da redazione
Domenica 04 Dicembre 2011 05:46
S caramanticamente la squadra, la società e, soprattutto Guidolin, parlano di -13 alla salvezza. Lo facciano pure se credono che porti bene. Ma è ora di non potersi più nascondere. L'Udinese si appresta a dare la tesi, come abbiamo già scritto, e proprio per questo vorremmo ricordare qui le parole di un grande uomo che con la forza delle idee ha cambiato il mondo.
La prima storia parla di "unire i puntini".
Non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere fiducia che, nel futuro, i puntini che ora vi paiono senza senso possano in qualche modo unirsi nel futuro. Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il vostro karma, la vostra vita, il vostro destino, chiamatelo come volete...
Il lavoro occuperà una parte rilevante della vita, e l'unico modo per esserne davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l'unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che si fa. Non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l'avrete davanti. E, come le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Non accontentatevi.
Il tempo è limitato, perciò non sprecatelo. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.
Steward e il suo team pubblicarono diversi numeri di The whole Earth catalog, e quando concluse il suo tempo, fecero uscire il numero finale. Era la metà degli anni Settanta e nella quarta di copertina del numero finale c'era una fotografia di una strada di campagna nel primo mattino, del tipo che potete trovare facendo autostop se siete dei tipi così avventurosi. Sotto, le seguenti parole: "Siate affamati. Siate folli". (S. Jobs)
Chiediamo scusa se un discorso così bello, intenso e importante lo adattiamo all'Udinese: ma è come se questa squadra sia davvero alla stretta finale di un decennio passato all'università. Il 30 e lode con cui ha passato lo scoglio Inter è la dimostrazione che si può fare qualcosa di grane. Ma bisogna iniziare a "pensare differente". Non crediamo che i dogmi che ci hanno insegnato siano eterni. L'Inter ha dimostrato che non è il blasone a fare il risultato, ma altre doti, quelle che ha mostrato l'Udinese,
La fame di ricivincita di Floro Flores, la classe di Danilo, sconosciuto ai più fino a oggi, la forza di Basta e Isla e la loro voglia di sacrificarsi. Questa classe può fare il grande passo: ma deve volerlo. Allora rilanciamo la sfida: perché non scrivere -50 sulla lavagna? 74 punti finali non sappiamo se potranno regalare qualcosa di grande, ma sicuramente saranno un qualcosa che ricorderemo lo stesso. Non vorremmo che la squadra, dopo quanto accaduto in estate, non voglia illudere per non illudersi. Crediamo, invece, che proprio quel dirsi tutto in faccia abbia scatenato qualcosa nello spogliatoio che si sta traducendo in quel che stiamo vedendo. Il grande passo però deve essere fatto nella testa: pensare in grande, essere affamati, folli, con la voglia di unire tutti i puntini da qui alla fine con la curiosità di capire che forma prenderanno.
Noi non ci attendiamo nulla: a Udine, come già detto non è di casa la delusione, non lo è masi stato nemmeno quando la squadra è andata in B. Ci si è rimboccati le maniche e via con nuovi sogni. Solo che allora il massimo della vita era espugnare Licata, oggi abbiamo la possibilità di creare qualcosa di unico: un calcio fatto di risparmi e di investimenti oculati, di un gioco talmemnte semplice che nessuno lo capisce, di un gruppo di amici prima che una squadra, quando solo 3 anni fa gli stranieri sembravano un gruppo a sè. Abbiamo sbagliato nel giudizio estivo: non avremmo scommesso un euro su questa squadra oltre a una salvezza tranquilla. Siamo contenti, come già deto, di essere stati smentiti, ma siccome sognare non è reato ora vogliamo credere. Perché la rivincita su chi pensa ancora che Udine sia quella città vicno a Venezia, perché chi la vede solo come un porto di mare, perché chi pensa che debba vincere solo chi è titolato (sui giornali) deve ricredersi.
All'Udinese il compito di crederci, di creare un sogno unico. E se non si sogna assieme l'impresa già titanica appare davvero difficilissima. Nessuna delusione: vada come vada, già siamo orgogliosi di quello che c'è. Però unirsi per credere nel grande passo è l'unico modo per tentare davvero di farlo.
A Milano si è vinto, ma si è dimostrato che la grande da battere è la squadra di Guidolin. Via i discorsi di "trasfertite", via tutto: la forza di questa squadra è saper smentire subito chi alza la voce per una critica, che ricordiamo è fatta, almeno da queste parti, per amore viscerale non per distruggere qualcosa. Brontoloni sì, ma anche speranzosi di vedere finalmente zittire le opinioni altrui con la forza della nostra voce. Fuarce Udin, Fuarce Friul: è la nostra terra, a nostra imagine e somiglianza. Alla squadra l'onore di scrivere una delle pagine più belle, dopo tante sofferenze nei secoli.
All'Udinese il compito di crederci, di rendere un sogno unico. Perché se non si sogna assieme l'impresa già titanica appare davvero difficilissima. Nessuna delusione: vada come vada, già siamo orgogliosi di quello che c'è..
©
Mandi
FUARCE UDIN
UDINESE - Il grande passo
Scritto da redazione
Domenica 04 Dicembre 2011 05:46
S caramanticamente la squadra, la società e, soprattutto Guidolin, parlano di -13 alla salvezza. Lo facciano pure se credono che porti bene. Ma è ora di non potersi più nascondere. L'Udinese si appresta a dare la tesi, come abbiamo già scritto, e proprio per questo vorremmo ricordare qui le parole di un grande uomo che con la forza delle idee ha cambiato il mondo.
La prima storia parla di "unire i puntini".
Non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere fiducia che, nel futuro, i puntini che ora vi paiono senza senso possano in qualche modo unirsi nel futuro. Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il vostro karma, la vostra vita, il vostro destino, chiamatelo come volete...
Il lavoro occuperà una parte rilevante della vita, e l'unico modo per esserne davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l'unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che si fa. Non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l'avrete davanti. E, come le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Non accontentatevi.
Il tempo è limitato, perciò non sprecatelo. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.
Steward e il suo team pubblicarono diversi numeri di The whole Earth catalog, e quando concluse il suo tempo, fecero uscire il numero finale. Era la metà degli anni Settanta e nella quarta di copertina del numero finale c'era una fotografia di una strada di campagna nel primo mattino, del tipo che potete trovare facendo autostop se siete dei tipi così avventurosi. Sotto, le seguenti parole: "Siate affamati. Siate folli". (S. Jobs)
Chiediamo scusa se un discorso così bello, intenso e importante lo adattiamo all'Udinese: ma è come se questa squadra sia davvero alla stretta finale di un decennio passato all'università. Il 30 e lode con cui ha passato lo scoglio Inter è la dimostrazione che si può fare qualcosa di grane. Ma bisogna iniziare a "pensare differente". Non crediamo che i dogmi che ci hanno insegnato siano eterni. L'Inter ha dimostrato che non è il blasone a fare il risultato, ma altre doti, quelle che ha mostrato l'Udinese,
La fame di ricivincita di Floro Flores, la classe di Danilo, sconosciuto ai più fino a oggi, la forza di Basta e Isla e la loro voglia di sacrificarsi. Questa classe può fare il grande passo: ma deve volerlo. Allora rilanciamo la sfida: perché non scrivere -50 sulla lavagna? 74 punti finali non sappiamo se potranno regalare qualcosa di grande, ma sicuramente saranno un qualcosa che ricorderemo lo stesso. Non vorremmo che la squadra, dopo quanto accaduto in estate, non voglia illudere per non illudersi. Crediamo, invece, che proprio quel dirsi tutto in faccia abbia scatenato qualcosa nello spogliatoio che si sta traducendo in quel che stiamo vedendo. Il grande passo però deve essere fatto nella testa: pensare in grande, essere affamati, folli, con la voglia di unire tutti i puntini da qui alla fine con la curiosità di capire che forma prenderanno.
Noi non ci attendiamo nulla: a Udine, come già detto non è di casa la delusione, non lo è masi stato nemmeno quando la squadra è andata in B. Ci si è rimboccati le maniche e via con nuovi sogni. Solo che allora il massimo della vita era espugnare Licata, oggi abbiamo la possibilità di creare qualcosa di unico: un calcio fatto di risparmi e di investimenti oculati, di un gioco talmemnte semplice che nessuno lo capisce, di un gruppo di amici prima che una squadra, quando solo 3 anni fa gli stranieri sembravano un gruppo a sè. Abbiamo sbagliato nel giudizio estivo: non avremmo scommesso un euro su questa squadra oltre a una salvezza tranquilla. Siamo contenti, come già deto, di essere stati smentiti, ma siccome sognare non è reato ora vogliamo credere. Perché la rivincita su chi pensa ancora che Udine sia quella città vicno a Venezia, perché chi la vede solo come un porto di mare, perché chi pensa che debba vincere solo chi è titolato (sui giornali) deve ricredersi.
All'Udinese il compito di crederci, di creare un sogno unico. E se non si sogna assieme l'impresa già titanica appare davvero difficilissima. Nessuna delusione: vada come vada, già siamo orgogliosi di quello che c'è. Però unirsi per credere nel grande passo è l'unico modo per tentare davvero di farlo.
A Milano si è vinto, ma si è dimostrato che la grande da battere è la squadra di Guidolin. Via i discorsi di "trasfertite", via tutto: la forza di questa squadra è saper smentire subito chi alza la voce per una critica, che ricordiamo è fatta, almeno da queste parti, per amore viscerale non per distruggere qualcosa. Brontoloni sì, ma anche speranzosi di vedere finalmente zittire le opinioni altrui con la forza della nostra voce. Fuarce Udin, Fuarce Friul: è la nostra terra, a nostra imagine e somiglianza. Alla squadra l'onore di scrivere una delle pagine più belle, dopo tante sofferenze nei secoli.
All'Udinese il compito di crederci, di rendere un sogno unico. Perché se non si sogna assieme l'impresa già titanica appare davvero difficilissima. Nessuna delusione: vada come vada, già siamo orgogliosi di quello che c'è..
©
Mandi
sabato 3 dicembre 2011
3 dicembre 2011
Ciao amici,
Da Goldrake a Lady Oscar, passando poi negli anni Ottanta a Lupin III e Kiss me Licia, molti dei cartoni animati che hanno cresciuto un’intera generazione li aveva disegnati lui: Shingo Araki, morto oggi all’età di 72 anni in Giappone. Araki, nato a Nagoya nel 1939, fu uno dei più grandi disegnatori specializzati nel far vivere nei cartoon (anime) personaggi nati come fumetti (manga).
Da Goldrake a Lady Oscar, passando poi negli anni Ottanta a Lupin III e Kiss me Licia, molti dei cartoni animati che hanno cresciuto un’intera generazione li aveva disegnati lui: Shingo Araki, morto oggi all’età di 72 anni in Giappone. Araki, nato a Nagoya nel 1939, fu uno dei più grandi disegnatori specializzati nel far vivere nei cartoon (anime) personaggi nati come fumetti (manga).
venerdì 2 dicembre 2011
2 dicembre 2011
Ciao amici, in ITALIA ogni anno.....
EVASIONE FISCALE 120 MILIARDI
LAVORO NERO 52 MILIARDI
ABUSIVISMO EDILIZIO 20 MILIARDI
CORRUZIONE 60 MILIARDI
RECUPERO EVASIONE
GRAN BRETAGNA 91%
FRANCIA 87%
GRECIA 31%
ITALIA 10%
Buonanotte amici......
EVASIONE FISCALE 120 MILIARDI
LAVORO NERO 52 MILIARDI
ABUSIVISMO EDILIZIO 20 MILIARDI
CORRUZIONE 60 MILIARDI
RECUPERO EVASIONE
GRAN BRETAGNA 91%
FRANCIA 87%
GRECIA 31%
ITALIA 10%
Buonanotte amici......
giovedì 1 dicembre 2011
2 dicembre 2011
Ciao amici, sono in palestra, non c'e' ancora nessuno, la sala di scherma e' semi buia, le pedane sono in parte illuminate dalla luce che filtra dalle finestre, il silenzio crea un'atmosfera romantica, sono seduto in un angolo guardo la sala e dentro di me sento il rumore delle lame e il vocio delle persone che tra poco la riempiranno, quante volte mi sono goduto questa scena in tante palestre in giro per il mondo , quante volte ho aspettato che la sera si svuotasse per spegnere le luci, per sentire l'ultimo respiro che lascia la sala nel suo silenzio e per guardare quelle pedane brillare nell'oscurita'.
Ciao
Ciao
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