Roma, chiude il teatro Eliseo: verso Neanderthal:
Di Alessandro GassmanDa Il Fatto Quotidiano
Sono all’estero da quasi due settimane e,come sempre,mi viene da osservare il nostro paese da lontano,vedendone chiaramente e sempre più tristemente i limiti.
Leggo oggi dell’imminente sfratto per ilTeatro Eliseo di Roma ed i suoi dipendenti. L’Eliseo è un teatro fondamentale per la vita culturale della capitale, sul suo palcoscenico si sono, nei decenni, esibiti i più grandi attori della storia del nostro teatro, Eduardo tra questi.
La chiusura di una struttura così importante, equivale alla scomparsa di una fetta di libertàper i cittadini, e tutto questo nella quasi totale disattenzione da parte di una classe politicache veramente dimostra, per l’ennesima volta, di non aver capito quanto il teatro, la drammaturgia, i suoi spazi, siano centrali e fondamentali in un paese civile. Ai circa 1000 lavoratori coinvolti nell’indotto del teatro Eliseo, a coloro che sino ad oggi lo hanno fatto vivere, ai circa 200.000 spettatori che ogni anno lo frequentano, alle compagnie italiane ed internazionali che ne hanno calcato il palcoscenico, va il mio abbraccio e il mio fraterno sostegno!
Quando un teatro chiude, facciamo un passo indietro nell’evoluzione umana.
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