martedì 28 aprile 2015

28 aprile 2015


Italicum, ma che paura avete?

di  | 28 aprile 2015

I deputati chiamati a votare Sì o No all’Italicum dovrebbero portarsi in aula due libriccini. Uno, piuttosto noto, s’intitola Costituzione della Repubblica Italiana ed è stato scritto fra il 1946 e il 1947 da un’Assemblea costituente appositamente eletta dai cittadini con il sistema elettorale più democratico che esista: il proporzionale. Il secondo, piuttosto ignoto, è il Discorso sulla servitù volontaria dello scrittore francese Etienne de la Boétie, che lo ultimò intorno al 1549 ma poté pubblicarlo clandestinamente, solo nel 1576, e con un altro titolo, Il Contra uno. E basta leggerne qualche riga per capire il perché: “Vorrei soltanto riuscire a comprendere – scrive De la Boétie – come sia possibile che tanti uomini, tanti paesi, tante città e tante nazioni talvolta sopportino un tiranno solo, che non ha altro potere se non quello che essi stessi gli accordano, che ha la capacità di nuocere loro solo finché sono disposti a tollerarlo, e non potrebbe fare loro alcun male se essi non preferissero sopportarlo anziché opporglisi”.
Il pensatore francese, che è un po’ il papà di tutti gli anarchici, sosteneva che il potere diventa tirannide non tanto per la prava volontà dei dittatori, quanto piuttosto per la supina condiscendenza dei cittadini che diventano sudditi senza neppure accorgersene. E incoraggiava tutti gli spiriti liberi alla resistenza passiva contro i regimi autoritari che li opprimevano, rassicurandoli sul fatto che non avrebbero dovuto versare neppure una goccia di sangue: bastava che non collaborassero. “Non c’è bisogno di combattere questo tiranno, né di toglierlo di mezzo; si sconfigge da solo, a patto che il popolo non acconsenta alla propria servitù. Non occorre sottrargli qualcosa, basta non dargli nulla”. E tutto il suo enorme potere verrebbe giù come un castello di carte al primo soffio di vento. “Sono dunque i popoli stessi che si lasciano incatenare, perché se smettessero di servire, sarebbero liberi. È il popolo che si fa servo, si taglia la gola da solo e, potendo scegliere tra servitù e libertà, rifiuta la sua indipendenza e si sottomette al giogo: acconsente al proprio male, anzi lo persegue”.
Ovviamente Renzi non è un tiranno, anche se ogni tanto gli piacerebbe. Ma molti suoi oppositori – per non parlare di tanti cittadini anestetizzati da tv e stampa governative – si comportano come se lo fosse. Non per paura di repressioni, ci mancherebbe. Ma di piccole vendette di potere. Per una sorta di horror vacui da poltrone. Per quel naturale conformismo che rende più comodo e meno faticoso lasciar fare e lasciar passare tutto, che non contestare e mettersi di traverso su qualcosa. E anche per un generale senso di spossatezza che fa dire a tanti: ma sì, lasciamolo lavorare, ne abbiamo provati tanti, tentiamo anche questo, che poi peggio di chi l’ha preceduto non può essere.
Questo atteggiamento può persino esser comprensibile con le varie riformette ordinarie del governo. Ma oggi, in Parlamento, è in gioco ben altro: una legge elettorale che ci terremo per anni e che stravolge la democrazia parlamentarecome l’abbiamo conosciuta fin qui molto più e peggio di come faceva il Porcellum.
Un gruppo di costituzionalisti e intellettuali ha lanciato un estremo appello per chiedere “a tutti i parlamentari di ritrovare la propria dignità e la forza di rappresentare davvero la Nazione senza vincolo di mandato, come la Costituzione loro garantisce ed impone”. Cioè di fermare questo scempio incostituzionale e dannoso per tutti i cittadini. I quali cittadini cominciano ad accorgersene, visto che – almeno quelli che dicono di conoscere l’Italicum – sono decisamente contrari.
Sappiamo bene quali sono i numeri alla Camera in questa che potrebbe essere l’ultima lettura, in mancanza di modifiche al testo licenziato dal Senato. Se è vero che neppure Verdini presterà il soccorso azzurro all’amico Renzi, la minoranza del Pd sarà più che mai decisiva. Ed è bene che tutti gli elettori democratici facciano sentire – con email, lettere, telefonate e messaggi sui social network – a Bersani, Cuperlo, Bindi & C. il peso della responsabilità che si assumerebbero votando Sì o anche non votando No all’Italicum (o alla fiducia al governo, se Renzi avrà la sfrontatezza di porla).
Le ragioni costituzionali – come ricorda l’appello – sono tutte dalla parte del No. Ma, se i peones della sinistra Pd imbullonati alla poltrona non vogliono farlo per noi, lo facciano almeno per se stessi. Le minacce di Renzi e dei suoi giannizzeri sono sparate con pistole a salve. Anzi, i peggiori rischi la minoranza interna li corre proprio se l’Italicum passa: a quel punto Renzi avrà buon gioco ad andare alle elezioni anticipate, prima di perdere altri consensi, e certamente spazzerà via i suoi oppositori escludendoli dall’elenco dei capilista bloccati con elezione assicurata. Se invece l’Italicum non passa, a Renzi non conviene più azzardare le urne (sempreché Mattarella gliele conceda) per un semplicissimo motivo: si voterebbe con il Consultellum, cioè col proporzionale puro. E, se son veri i sondaggi, lui prenderebbe il 35%, e il 15 mancante per governare dovrebbe andare a mendicarlo da B. per una riedizione delle larghe intese che gli sarebbe (a Renzi, non a B.) letale.
Quindi chi non vuole consegnare l’Italia a un uomo solo per chissà quanti anni, oggi sa quel che deve fare: bocciare l’Italicum e presentare subito un ddl che ripristini il Mattarellum. “Questo vostro padrone che vi domina – scriveva De la Boétie – ha solo due occhi, due mani, un corpo, niente di diverso da quanto possiede l’ultimo abitante delle vostre città, eccetto i mezzi per distruggervi che voi stessi gli fornite… Decidete una volta per tutte di non servire più, e sarete liberi”.
Il Fatto Quotidiano, 28 aprile 2015

domenica 26 aprile 2015

27 aprile 2015

Ciao amici, un saluto da Tauber. Durante il weekend si sono svolti i campionati tedeschi under 20.
Nella gara individuale ha vinto Leandra Behr davanti a Leonie Ebert . Nella gara a squadre Tauber ha  vinto davanti a Berlino, sul terzo gradino del podio e' salita la squadra di Moers. Con la seduta atletica di questa mattina entriamo nella settimana che ci portera' alla gara di coopa del mondo di Tauber; la prima gara valida per la qualificazione olimpica.
Ciao

venerdì 24 aprile 2015

24 aprile 2015

Ciao amici, con la doppia seduta odierna concludiamo una buona settimana di allenamento, condivisa con le ragazze giapponesi e con le ragazze di Singapore. Golubytsky e Sauer sono oramai vicine al completo recupero fisico, solo la Bingenheimer continua ad avere alcuni problemi fisici. sono veramente contento quando le ragazze giapponesi vengono ad allenarsi con noi, rivederle mi rende felice e ricordo tutti i meravigliosi istanti passati con loro.
Questo fine settimana ci saranno i campionati tedeschi under 20, individuali e a squadre; ieri si sono conclusi gli europei under 23 a Vicenza. Per le nostre ragazze nessun risultato brillante, mi auguro che sia servito loro per sviluppare delle buone esperienze. Nella gara individuale Knauer e Behr hanno perso nel tabellone delle 32, Hampel e Schmitz nel giro delle 16.
Nella gara a squadre, batuta l'Olanda , abbiamo perso nettamente da Russia in semifinale e nella finalina per il bronzo dall'Italia.
Ciao

mercoledì 15 aprile 2015

15 aprile 2015

Bruno Contrada: fatti confermati, ed erano gravissimi


Le molte inesattezze che stanno circolando dopo la decisione di ieri della Corte europea di Strasburgo sul “caso Contrada” impongono alcune precisazioni. Basta leggere le sentenze che riguardano il dott. Contrada per constatare che l’azione penale è stata intrapresa esclusivamente sulla base di fatti gravissimi, concreti e specifici; e che sono questi stessi fatti – supportati da prove imponenti – che hanno portato alla condanna dell’imputato in tre gradi di giudizio.
Ora, Strasburgo non pone minimamente in discussione né i fatti né la ricostruzione che i giudici italiani ne hanno dato. E se i fatti e le prove su cui si basa la condanna non sono contestati, appare singolare sostenere poi – con Strasburgo – che non si sarebbe dovuto condannare perché in pratica l’imputato non poteva sapere cosa stava facendo (in quanto l’infrazione non sarebbe stata sufficientemente chiara e prevedibile; e la pena eventuale non conoscibile). E ciò perché vi sarebbero state oscillazioni giurisprudenziali che (all’epoca dei fatti addebitati al dott. Contrada) avrebbero reso il concorso esterno non applicabile alla contiguità mafiosa
La tesi non convince, posto che il concorso esterno compare addirittura in sentenze della Corte di Cassazione risalenti all‘800 ed è poi stato ripreso in molte altre successive (che non sono un fuor d’opera rispetto alla mafia quando trattano di cospirazione politica o terrorismo, perché si tratta pur sempre, ontologicamente, di associazioni criminali e di partecipazione esterna, per cui la struttura è identica e i precedenti ci sono). In realtà, le oscillazioni giurisprudenziali sono sopravvenute successivamente, ben dopo i fatti contestati al dott. Contrada, e cioè a partire dal 1991: quando l’introduzione della speciale aggravante mafiosa ha dato luogo al c.d. “favoreggiamento mafioso”, a fronte del quale si è ipotizzato che non potesse esservi più spazio autonomo per il concorso esterno, in quanto assorbito dal favoreggiamento. Quindi, il contrario di quel che ha scritto Strasburgo.
La sensazione è che (con tutto il rispetto per Strasburgo) vi sia stata una eccessiva semplificazione delle complesse questioni di mafia. Complessità ben chiara a tutti coloro che si sono occupati della materia. A partire dal pool di Falcone, che fece ampio ricorso alla figura del concorso esterno, come dimostra per esempio un passo della sentenza-ordinanza conclusiva del maxi-processo “ter” (17 luglio 1987): “Manifestazioni di connivenza e di collusione da parte di persone inserite nelle pubbliche istituzioni possono – eventualmente – realizzare condotte di fiancheggiamento del potere mafioso, tanto più pericolose quanto più subdole e striscianti, sussumibili – a titolo concorsuale – nel delitto di associazione mafiosa. Ed è proprio questa ‘convergenza di interessi’ col potere mafioso… che costituisce una delle cause maggiormente rilevanti della crescita di Cosa nostra e della sua natura di contropotere, nonché, correlativamente, delle difficoltà incontrate nel reprimerne le manifestazioni criminali”.
Chiave di lettura in materia di concorso esterno sono dunque le parole “condotte di fiancheggiamento subdole e striscianti”. Ma ciò che è subdolo e strisciante non può per sua natura essere definito con la facilità con cui si beve un bicchier d’acqua. E alcune (pretese) oscillazioni della giurisprudenza possono corrispondere ad una realtà – il concorso esterno – comunque esistente e operante, nonostante la variabilità (subdola e strisciante) delle sue possibili configurazioni.
Per certi profili, Strasburgo ricorda la criticatissima sentenza della Cassazione italiana sulla prescrizione Eternit. Anche nel caso di Strasburgo si potrebbe pensare che è difficile, forse impossibile, liberarsi dalla sensazione che i giudici abbiano deciso rimanendo esclusivamente nel perimetro delle “carte”, considerate asetticamente e soppesate con criteri burocratico-formalistici. Senza poter percepire e tenere in conto anche la realtà concreta della mafia in tutte le sue articolazioni. Forse è proprio l’assenza di questo contatto con la realtà che non ha indirizzato Strasburgo verso una decisione capace di affermare un diritto che non contrasti con la giustizia.
E poi, i giudici italiani non ignorano il principio di legalità (nessuno può essere condannato per una azione od omissione che, al momento in cui è stata commessa, non costituiva reato), su cui Strasburgo fonda la sua pronunzia richiamando l’art.7 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo: perché si tratta dello stesso identico principio scolpito nell’art.25 della nostra Costituzione e nell’art.1 del codice penale. Impossibile quindi che una ventina circa di magistrati italiani se lo siano tutti dimenticato. Tanto più che Strasburgo sembra essere caduta in un equivoco, perché (ammesso e non concesso che il concorso esterno non fosse configurabile) si sarebbe dovuto comunque condannare per il delitto di favoreggiamento della mafia, sicché le gravi condotte del dott. Contrada mai sarebbero potute andare esenti da pena.
E questo il dott. Contrada, come qualunque altro cittadino italiano, lo sapeva bene.
di Gian Carlo Caselli e Antonio Ingroia
Il Fatto Quotidiano, 15 aprile 2015

lunedì 13 aprile 2015

14 aprile 2015

Ciao amici, da ieri sera siamo a Tata in Ungheria. Questa mattina iniziamo i quattro giorni che ci vedranno allenarci con la nazionale maggiore ungherese. Abbiamo organizzato questo scambio con le magiare che saranno nostre ospiti la settimana dopo la coppa del mondo di Tauber in preparazione della trasferta di Shanghai. Il Menu' di questa settimana prevede principalmente assalti, cosi'  da riprendere il ritmo in pedana dopo la settimana di riposo e la settimana di lavoro fisico dedicato alle ragazze Senior. Lo stato di salute e' buono tutte si sono riprese dagli infortuni che le avevano colpite all'Havana e ai campionati tedeschi.
Ciao

mercoledì 8 aprile 2015

9 aprile 2015

Tabellone degli 8 di F.M.  Match Cina Australia 45/41.... Caro Maestro Antonio Signorello complimenti enormi per lo straordinario lavoro che stai facendo in Australia. Solo chi e' un vero Maestro, incide, segna il solco, semina e costruisce anche in posti dove la scherma non e' nel dna delle persone.
Ti abbraccio e ti rinnovo i miei complimenti.

9 aprile 2015

Ciao amici, ieri sera con la vittoria dell'Italia sugli Usa e con la conquista del bronzo da parte della Polonia sulla Russia si e' conclusa la gara a squadre dei mondiali under 20. Le ragazze tedesche hanno chiuso all'ottavo posto la rassegna iridata. Conquistato l'accesso alle 8 avendo la meglio su Uzbekistan e Egitto poi abbiamo perso dalla Russia e per i piazzamenti dal 5 all'8 posto da Romania e Giappone. Questa gara mi ha confermato l'enorme lavoro tecnico che bisognera' fare in Germania per sperare di tornare ad essere competitivi nel futuro.
Domani rientro in Germania, weekend di riposo e poi lunedi' mi trasferiro' a Tata in Ungheria per una settimana di allenamento con la nazionale Senior.
Ciao

lunedì 6 aprile 2015

6 aprile 2015

Ciao amici, un saluto da Tashken. Ieri e' arrivata un'altra medaglia prr il fioretto femminile tedesco; Leonie Ebert ha conquistato il bronzo nella gara under 20. Un'altra grande prestazione della giovane fiorettista tedesca. Sono soddisfatto della prova delle altre due ragazze tedesche.leandra Behr e Valentina Moor purtroppo si sono incontrate nel tabellone delle 32 , la Behr ha prevalso nel derby tedesco perdendo  nelle 16 dall'americana Taffel poi vincitrice della gara.
Oggi abbiamo iniziato la gara a squadre, nel tabellone delle 32 e delle 16 sono arrivate due vittorie tranquille contro Uzbekistan e Egitto, dopodomani nel tabellone delle 8 sfideremo la Russia campione d'europa.
Ciao

venerdì 3 aprile 2015

4 aprile 2015

Ciao amici, un saluto da Tashken. Oro per Leonie Ebert , che vince i campionati mondiali under 17. Dopo aver conquistato l'oro nella rassegna continentale di Maribor ieri sera ha centrato il secondo obbiettivo vincendo anche la rassegna iridata. Sono felicissimo per Leonie .
Ciao