giovedì 31 maggio 2012
mercoledì 30 maggio 2012
30 maggio 2012
Ciao amici, questa mattina alle 2 siamo finalmente arrivati in albergo a San Pietroburgo. Abbiamo perso quasi due ore in Aereoporto per firmare dei documenti per lo staff del fioretto maschile che aveva del materiale per riprese video che necessitava di determinati documenti. Questa mattina riposo totale per le ragazze e nel pomeriggio massaggi, domani ci alleneremo sul luogo di gara. La bellissima citta' russa ci ha accolto con una temperatura fredda, pioggia e vento; speriamo migliori nei prossimi giorni.
Ciao
domenica 27 maggio 2012
28 maggio 2012
Ciao amici, un saluto dal Jiss di Tokyo, Con la doppia seduta schermistica di ieri, abbiamo finito il lavoro in pedana per San Pietroburgo. Questo mattina faremo del lavoro leggero in piscina e poi domani mattina partenza per la bellissima citta' russa. La Ikeata fara' il suo rientro, questa settimana si e' allenata regolarmente senza accusare dolori al polso.
Ciao
sabato 26 maggio 2012
26 maggio 2012
Ascoltate le parole del Procuratore Generale Di Caltanisetta, Roberto Scarpinato!!!!
Dedicato a tutti gli italiani che fanno finta di non sapere chi sono i colpevoli!!!!!!
26 maggio 2012
Il Fatto Quotidiano:
Mangiarotti, addio a un immortale dello sport
fosse immortale, l’ormai mitico Edoardo Mangiarotti, il Grande Vecchio della scherma tricolore, colui che ha incamerato tredici medaglie olimpiche di cui sei d’oro, più di ogni altro italiano e più – quasi – di ogni altro atleta della storia, superato solo dai ginnasti sovietici Larissa Latynina (18) e Nikolai Andrianov (15) e dal nuotatore statunitense Michael Phelps. L’avevo conosciuto a Los Angeles, anzi a Long Beach, durante i Giochi del 1984, le Cocaliadi senza i russi e i loro alleati: la scherma era ospitata in un vecchio teatro, e servita come uno spettacolo. Fu un’ideona: Mangiarotti era un poco l’archetipo dei campioni in sala, il Maestro di spada e fioretto che aveva dominato la scherma per un quarto di secolo, a cavallo della seconda guerra mondiale, e che aveva concluso la sua carriera proprio come l’aveva cominciata, vincendo. Sapevo che si stava preparando per affrontare – da spettatore e commentatore, da testimonial di uno sport meraviglioso ed anacronistico – la trasferta delle Olimpiadi londinesi. Sperava nell’apoteosi di Valentina Vezzali, da lui considerata schermitrice straordinaria e tenace. Sarebbe stato per l’ennesima volta l’interlocutore ideale dei giornalisti più giovani ed inesperti ai quali avrebbe spiegato i segreti delle armi bianche, e raccontato gli aneddoti e l’apoteosi di una dinastia, quella dei Mangiarotti, a cominciare da papà Giuseppe, il maestro che aveva forgiato lui e Dario (un terzo fratello, Mario, preferì dedicarsi alla medicina, dopo comunque aver vinto un argento ai mondiali…).
Invece, ci ha lasciato. Aveva 93 anni, un’età da patriarca e tale è stato, sino all’ultimo respiro, nell’antico mondo delle pedane e dei duelli, nella memoria di noialtri cronisti d’Olimpiade che ci servivamo della sua straordinaria cultura sportiva, per non incappare in errori ed omissioni: pochi lo sanno, ma Edo scriveva quasi come tirava. Anzi: tirava e scriveva, tra una pausa e l’altra dei tornei. Fu Gianni Brera che lo volle alla Gazzetta dello Sport, affidandogli la rubrica della scherma: una volta, l’arguto Mangiarotti aggiunse nel servizio (che la moglie Mimì regolarmente dettava al giornale): “In pedana ho ecceduto, all’ultimo assalto, nelle azioni di offesa così da accorciare l’incontro e, conseguentemente, i tempi di chiusura della pagina e della spedizione del giornale”. Insomma, aveva regolato l’avversario in quattro e quattr’otto. Una “d’Artagnata”.
Se lo poteva permettere. Nel 1935 era già nazionale, l’anno dopo, grazie alle pressioni di Nedo Nadi – altro leggendario schermidore italiano, capace di vincere nella stessa Olimpiade cinque medaglie d’oro (successe ad Anversa, anno di grazia 1920) – approda ai Giochi nazisti di Berlino e lì conquistò la prima medaglia d’oro, nella spada a squadre. Passò la guerra, non il talento né il senso straordinario della vittoria. Continuò a mietere successi omerici: ad Helsinki fece suo l’oro nella spada individuale davanti al fratello Dario e lo bissò con quello a squadre; quattro anni dopo replica a Melbourne (1956) sia nel fioretto che nella spada a squadre; a Roma (1960) ancora un oro nella spada a squadre. Oltre a questi sei ori, cinque argenti e due bronzi. Si chiudeva così il cerchio, o meglio, si chiudevano così i cinque cerchi di Edo Mangiarotti. Aveva 41 anni suonati, e in bacheca una caterva di titoli mondiali, europei, nazionali; trionfi alle Universiadi e ai Giochi del Mediterraneo, trofei prestigiosi come il Monal di Parigi, che era il redde rationem tra le scuole italiane, francesi, ungheresi ognuna delle quali si riteneva depositaria della scienza schermistica, e di una tradizione che affondava le lame nella storia e nella letteratura, una figlia dell’altra. Siamo stati tutti, almeno una volta, dei piccoli moschettieri, e a scuola alzi la mano chi non ha sorbito l’epopea della disfida di Barletta, con Ettore Fieramosca che sconfigge l’arroganza degli invasori stranieri in duelli micidiali.
Mentre Bartali e Coppi facevano girar le balle ai francesi, Edo li infilzava senza pietà, e proprio a casa loro, alla faccia degli organizzatori che ogni anno cambiavano le regole pur di ostacolare l’enfant prodige della scherma, come l’Equipe del 1950 l’aveva soprannominato. Il buon Mangiarotti era fulmineo, nella controffesa e difesa di spada, l’arma in cui eccelleva. Lui aveva un debole per il fioretto, ma era meno bravo: indimenticabili gli scontri col rivale Christian d’Oriola, dal quale le beccava e questo confortava i francesi, e leniva il loro orgoglio ferito. Negli anni della Ricostruzione e del boom l’Italietta democristiana e bacchettona si aggrappava alle gesta quadriennali degli spadaccini per fare digerire le porcherie quotidiane di una politica e di una società reazionaria. L’eleganza e la raffinatezza della scherma veniva spennellata dai rotocalchi e dai giornali che ravvivavano le cronache stimolando rivalità campanilistiche, Milano contro Livorno, Livorno contro Mestre, Mestre contro Jesi, e poi Napoli, e i siciliani, e chi è il più grande schermidore di tutti i tempi? Mangiarotti o Nedo Nadi? Come sempre, l’Italia si spaccava in due, Mangiarotti ha avuto più medaglie, Nedo, replicava il fratello Aldo – che morirà a Los Angeles nel 1965 – ha preso lo stesso numero di ori, ma tre erano individuali…e si rischiava d’essere sfidati a duello. Quando nel 1952, Mangiarotti si portò via due ori e due argenti (fioretto individuale e a squadre) ed il fratello l’argento nella spada, qualcuno titolò salomonicamente “I Mangiarotti come i Nadi”.
Fu un anno di magico sport. Alberto Ascari con la Ferrari re di Formula Uno. Coppi che bissa la doppietta Giro-Tour. Masetti e Lorenzetti motomondiali di 500 e 250. L’oro olimpico invernale di Zeno Colò a Oslo. Imprese che regalano gioia di vivere. Gli orrori del nazismo, le nefandezze del fascismo, le distruzioni della guerra sono ancora incubi difficili da dimenticare. Mangiarotti, una volta, mi raccontò di quando a Berlino a premiare fu Rudolf Hess, “c’era un’atmosfera troppo marziale, io appena potevo mi misi a fotografare con la mia Leica i gerarchi nazisti, le bandiere uncinate, le svastiche, gli atleti che cercavano di ignorare la possente coreografia…tutto ciò metteva i brividi addosso”. Diceva, il buon Edo, che ebbe la fortuna di assistere al salto di Jesse Owens e alla stizza di Hitler. Lo sport aveva sconfitto il dittatore.
di Leonardo Coen
giovedì 24 maggio 2012
24 maggio 2012
'Niente al mondo può sostituire la tenacia.
Il talento non può: non c'è niente di più comune di falliti di talento.
Il genio non può: il genio incompreso è proverbiale
L'istruzione non può: il mondo è pieno di derelitti istruiti.
La tenacia e la determinazione, da sole, sono onnipotenti.'
C.Coolìdge
ex Presidente USA
mercoledì 23 maggio 2012
25 maggio 2012
Ciao amici, ho passato questi tre giorni di riposo per le senior a lavorare con la Ikeata, che spero potra' rientrare a San Pietroburgo, con la Sugawara, che deve mantenere un ritmo,non alto, ma continuo e con un gruppo di ragazzine. Oggi al Jiss e' il giorno delle visite mediche e delle prove per il materiale olimpico. Ho visto la gioia nelle facce delle ragazze che sanno di aver conquistato la qualificazione e il posto, la speranza nel viso delle ragazze che sperano di raccogliere il sogno per il quale tanto hanno lavorato!!! Immagino cosa stiano sentendo queste ragazze; per tutte,a parte la Sugawara, sarebbe la prima olimpiade, il sogno di un atleta che si avvera. Provo grande gioia per loro, sento dolore dentro di me per chi non potra' esserci!!
Ciao
domenica 20 maggio 2012
20 maggio 2012
Ciao amici, un saluto da Seoul, nessun bellissimo risultato, ma sono soddisfatto di alcune cose che ho visto. Sugawara, Matzuky, Mori, Yoshizawa e Oishi hanno perso nelle 64. La Sugawara ha fatto un match incomprensibile per una ragazza della sua esperienza, ma non posso non ricordare che aveva smesso dopo le olimpiadi di Pechino e che ha ripreso da 1 anno...quindi diventa difficile pretendere continuita' dopo la finale di Shanghai. Della Oishi sono contento ha 20 anni ma con un bagaglio di esperienza ridottissimo rispetto alle sue pari eta', ieri ha superato il girone e oggi ,pur perdendo, ha fatto un buon match contro l'americana Wuillette. Sono soddisfatto del miglioramento della Nishioka, un buon girone ieri, un bel primo incontro contro una forte koreana, poi nelle 32 ha perso dalla Mohamed, ma ho visto delle buone cose. Ora spero riesca a registrare questa esperienza positiva. Domani rientriamo a Tokyo, 3 giorni liberi per le ragazze poi un mini ciclo di lavoro e via per San Pietroburgo.
Ciao
sabato 19 maggio 2012
19 maggio 2012
Ciao amici, un saluto da Seoul, si e' conclusa da poche ore la prima giornata di gare. Vorrei parlarvi della nostra prova, vorrei parlarvi di sport, ma ho da poco letto e visto le immagini di Brindisi, ho il cuore straziato....ma come Cristo e' ridotta la nostra nazione!!! Basta non se ne puo' piu'...basta parole ci vogliono fatti, bisogna reagire, bisogna combattere la criminalita' organizzata, strada per strada, casa per casa, fino ai palazzi di chi la protegge, di chi ci fa affari assieme!!! Basta non se ne puo' piu' !!!! Parole, cordoglio, lutti cittadini, funerali di stato....basta ora fatti!!! Bisogna lottare veramente per cambiare questa Italia collusa, con mafia, camorra andrangheta..ecc ecc !!! Poveri bambini che atto schifosamente vigliacco!!!!!
Delle 8 ragazze che hanno partecipato al primo giorno di gara , 6 si sono qualificate per il tabellone delle 64 che si svolgerà domani mattina. Sono soddisfatto della prova di oggi.
giovedì 17 maggio 2012
17 maggio 2012
Ciao Fabio, un grande abbraccio a te, alla tua mamma e a tutta la tua famiglia. Mi dispiace tantissimo per il tuo papa'.
Mandi
17 maggio 2012
Ciao amici, un saluto da Seoul, questa mattina ci siamo allenati; lezione e assalti a 5 stoccate, domani mattina solo lezione e controllo delle armi.Il clima e sereno e tranquillo, lavorare con Emura San e' veramente bello, e' una persona meravigliosa, un gentleman d'altri tempi e un ottimo Maestro.
Ciao
martedì 15 maggio 2012
16 maggio 2012
Ciao amici,ieri si e' concluso l'alenamento internazionale svolto al centro olimpico di Tokyo.Sono molto contento perché si e' trattato di una bellissima esperienza, sia dal punto di vista tecnico che umano.Un grazie sincero a tutti i maestri e a tutte le ragazze. Oggi partiamo per Seoul dove ci attende la gara di coppa del mondo individuale. Come vi avevo preannunciato la Ikeata restera'a Tokyo per proseguire le cure al polso. Abbiamo ripreso a fare lezione ma ci vorra' ancora un po' di tempo. Ciao
lunedì 14 maggio 2012
14 maggio 2012
Se potessi rifare il mondo metterei il tuo sorriso al posto del sole, il tuo sguardo al posto del cielo, la tua voce al posto del vento...e ti assicuro che sarebbe un mondo da favola!!!!
Ciao Tommy
giovedì 10 maggio 2012
10 maggio 2012
Ciao amici, sono molto contento , l'allenamento internazionale con le ragazze di Francia, Gran bretagna, Canada, Usa e Colombia prosegue. L'atmosfera è molto bella, lavoriamo con serenità ed allegria. Mi fa un immenso piacere vedere le ragazze giapponesi assetate d'apprendere, questa è la strada buona per migliorare!! Sono dispiaciuto per la Ikeata che è ferma per il polso e per la Nishioka che ha un pò di febbre, ma spero tutto si possa risolvere in breve tempo.
Ciao
martedì 8 maggio 2012
9 maggio 2012
Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, e ricorda quanta pace puo' esserci nel silenzio.
Finche' e' possibile senza doverti abbassare sii in buoni rapporti con tutte le persone.
Di la verita' con calma e chiarezza; e ascolta gli altri, anche i noisi e gli ignoranti; anche loro hanno una storia da raccontare.
Evita le persone volgari ed aggressive; esse opprimono lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgoglio e acredine, perche' sempre ci saranno persone piu' in basso o piu' in alto di te.
Gioisci dei tuoi risultati, cosi' come dei tuoi progetti.
Conserva l'interesse per il tuo lavoro, per quanto umile; e' cio' che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari perche' il mondo e' pieno di tranelli. Ma cio' non acciechi la tua capacita' di distinguere la virtu'; molte persone lottano per grandi ideali, e dovunque la vita e' piena di eroismo.
Sii te stesso. Sopratutto non fingere negli affetti e neppure sii cinico riguardo all'amore, poiche' a dispetto di tutte le aridita' e disillusioni esso e' perenne come l'erba.
Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall'eta', lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza. Coltiva la forza dello spirito per difenderti contro l'improvvisa sfortuna. ma non tormentarti con l'immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di la' di una disciplina morale, sii tranquillo con te stesso. Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai diritto ad essere qua. E che ti sia chiaro o no, non vi e' dubbio che l'universo ti stia schiudendo come dovrebbe. Percio' sii in pace con Dio, comunque tu lo concepisca, e qualunque siano le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita. Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni infranti, e' ancora un mondo stupendo.
Fai attenzione cerca di essere felice.
Trovata nell'antica chiesa di San Paolo Baltimora datata 1692
lunedì 7 maggio 2012
8 maggio 2012
Da: Il Fatto Quotidiano > Blog di Franco Battiato
Al di là del piacere e del dolore
Sri Nisargadatta Maharaj, al secolo Maruti Kampli (Bombay, 17 aprile, 1897-8 settembre 1981) è stato un maestro spirituale indiano. Illetterato, crebbe nella suburra di Bombay, dove aprì un piccolo negozio di tabacchi che ebbe una discreta fortuna. Quando aveva da poco varcato i trentanni, conobbe Sri Siddharameshwar Maharaj (da cui prese il cognome). Sotto la sua guida intraprese una disciplina che gli fece provare esplosive esperienze mistiche.
Alcuni libri: “Io sono Quello”, “Alla sorgente dell’Essere”, “Nessuno nasce, nessuno muore”.
Un estratto del suo pensiero:
“Quando non chiedi niente né al mondo né a Dio, quando non vuoi nulla, non cerchi nulla, non attendi nulla, allora lo Stato Supremo verrà da te inaspettatamente, senza che tu l’abbia invitato!
Il desiderio di verità è il migliore fra tutti, ma è pur sempre un desiderio. Tutti i desideri devono essere abbandonati perché la Realtà affiori. Ricordati che tu sei.
Ecco il tuo capitale con cui puoi lavorare. Fallo circolare e ne trarrai notevole profitto.
Quando incontri il dolore, la sofferenza, stai lì, non andartene. Non precipitarti ad agire. Non sono né il sapere né l’azione che possono veramente aiutare. Stai insieme al dolore e metti a nudo le sue radici. Il mondo è appeso al filo della coscienza: se non c’è la coscienza non c’è nemmeno il mondo. Quando ti rendi conto che il mondo è una tua proiezione, sei libero dal mondo.
L’uomo realizzato sa quello che gli altri conoscono per sentito dire, ma non hanno mai sperimentato direttamente. Ogni cosa esiste nella mente; anche il corpo è l’insieme di un’infinità di percezioni sensoriali che si integrano nella mente, e ogni percezione è uno stato mentale…Sia la mente che il corpo sono stati intermittenti. Il sommarsi di questi momenti di percezione crea l’illusione dell’esistenza.
La mente non può sapere quello che c’è aldilà della mente, ma quello che sta aldilà della mente conosce la mente.
La fine del dolore non è nel piacere. Quando ti rendi conto di essere aldilà del piacere e del dolore, in disparte ed inattaccabile, allora smetti di inseguire la felicità e se ne va anche il dolore che ne consegue. Perché il dolore anela al piacere e il piacere finisce inesorabilmente nel dolore.
La sofferenza è interamente dovuta al fatto che ci attacchiamo a qualcosa oppure facciamo resistenza a qualcos’altro; è segno che non abbiamo voglia di muoverci, di fluire con la vita”.
7 maggio 2012
Ciao amici, sono rientrato da poche ore da Shanghai. In Cina non ho potuto aggiornarvi sui risultati perchè il blog non si apriva in rete.
Un buon risultato individuale nella prova cinese, la Sugawara ha centrato la finale facendo una bella gara e tirando bene. Sono molto felice per Cieko che da quando ha deciso di accettare la mia proposta e riprendere a tirare per aiutarci a qualificarci si è impegnata molto e sta dando tutta se stessa; è per me un vero piacere lavorare con lei. superato agevolmente il girone con 5 vittorie e 1 sconfitta, nel tabellone delle 64 ha vinto con la francese Huin, nelle 32 con la tunisina Bourbaky e nelle 16 con la russa Biroukova, conquistando così l'accesso alle prime 8. Qui è stata sconfitta dalla Vezzali, ma facendo delle cose interessanti.Avevano conquistato l'ingresso nelle 64 la Yoshizawa, la Matzsuki, la Mori e la Nishioka che hanno perso tutte il primo incontro. L'Hirata dopo un pessimo girone è stata eliminata nelle 128. Sono uscite nel girone la Oishi, la Asano e la Miyawaky, tutte piccoline venute a fare esperienza.Domani mattina avremo un altro consulto per il polso della Ikeata che dopo uno stop di 10 giorni ha provato a tirare ma dopo i dolori del girone abbiamo deciso assieme di non rischiare e quindi di toglierla dalla gara, vedremo cosa dirà lo specialista domani ma penso che farò saltare anche Seoul a kanae nella speranza di farla tirare a San Pietroburgo. Nella gara a squadre abbiamo conquistato un 8 posto che non mi soddisfa. Battuto il Canada senza problemi, abbiamo perso dalla Russia, con Sugawara e Hirata che hanno offerto una buona performance; poi abbiamo perso dagli USA tirando molto male e dalla Cina per una stoccata facendo il grave errore di non tirare due match vedendo quindi persa, con la passività, la possibilità di incrementare il risultato e sfruttare la possibilità di fare le cose e di provare.
Domani mattina le ragazze avranno un giorno libero e poi riprenderemo, sfruttando la grande chanche di allenarci con Francia, Inghilterra, Canada Usa e Colombia che si sono spostate a Tokyo in attesa della gara di Seoul.
Ciao
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